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Tesla adotta una strategia social grintosa per risollevare il brand

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 10 apr 2025
Tesla adotta una strategia social grintosa per risollevare il brand
Tesla adotta una strategia 'edgy' sui social per affrontare la crisi del brand. Scopri come sta cercando di rilanciarsi tra critiche e polemiche

Il colosso automobilistico Tesla si trova in una fase cruciale della sua evoluzione comunicativa, cercando di riposizionare il proprio marchio sui social media con un approccio provocatorio. Tuttavia, questa strategia di marketing edgy non sembra ottenere il consenso sperato, sollevando interrogativi sulla direzione futura dell’azienda. La scelta di affidarsi principalmente alla piattaforma X (precedentemente Twitter), acquisita da Elon Musk, ha messo in evidenza una serie di sfide che potrebbero compromettere la percezione del marchio, già segnata da una crisi brand evidente.

Un investimento potente

Con un investimento considerevole, Tesla ha creato 37 account affiliati su X, ciascuno con un costo mensile di 50 dollari, mentre l’account principale comporta una spesa di 1.000 dollari. L’obiettivo? Adottare un tono irriverente e ironico, ispirandosi a marchi come Wendy’s e Ryan Air, noti per il loro stile provocatorio. Eppure, i risultati ottenuti finora sono stati ambivalenti. Post come quello sulla funzione “smart summon” del Cybertruck, soprannominata “ASS”, o il meme per il lancio del colore “Diamond Black”, hanno suscitato reazioni contrastanti. Il pubblico sembra diviso tra chi apprezza l’umorismo tagliente e chi lo considera poco efficace.

Uno dei principali ostacoli è rappresentato dalla figura di Elon Musk, la cui personalità polarizzante ha avuto un impatto diretto sulla reputazione del marchio. Accusato da alcuni di utilizzare Tesla per finanziare attività politiche controverse, Musk ha spinto una parte dei consumatori americani a boicottare il brand. Un esempio emblematico di questo malcontento sono gli adesivi venduti su Amazon con la scritta: “L’ho comprata prima che Elon diventasse pazzo”, un chiaro segnale del disagio tra i clienti storici.

Sfruttare X è la parola d’ordine

La decisione di concentrare la strategia di comunicazione su X appare inoltre limitante. Nonostante l’acquisizione della piattaforma, X si colloca solo al dodicesimo posto tra i social media per numero di utenti mensili, risultando meno popolare rispetto a canali come Instagram e TikTok. Questa scelta potrebbe ridurre significativamente la portata del messaggio di Tesla, restringendo il pubblico raggiungibile.

In un contesto in cui l’innovazione tecnologica è spesso associata alla capacità di dialogare con un pubblico ampio e diversificato, Tesla sembra invece focalizzarsi su un segmento ristretto e già polarizzato. Questo approccio rischia di accentuare ulteriormente la percezione di un brand elitario e divisivo, anziché inclusivo e accessibile. L’adozione di un marketing edgy, se non supportata da una strategia più ampia e meno controversa, potrebbe infatti rivelarsi controproducente.

Guardando al futuro, resta da capire se Tesla sarà in grado di superare questa fase di crisi e ridefinire la propria immagine. La sfida sarà trovare un equilibrio tra provocazione e inclusività, evitando di alienare ulteriormente una parte del proprio pubblico. Potrebbe essere necessario diversificare i canali di comunicazione, sfruttando piattaforme più popolari e adatte a una narrazione meno divisiva. Solo il tempo dirà se questa strategia riuscirà a rilanciare il marchio o se Tesla dovrà ripensare radicalmente il proprio approccio.

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