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Cybertruck rottamato dopo un banale incidente: ripararlo costava 57.000 dollari

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 25 apr 2025
Cybertruck rottamato dopo un banale incidente: ripararlo costava 57.000 dollari
Un incidente con il Tesla Cybertruck ha rivelato costi di riparazione superiori a 57.000$. È ancora un veicolo sostenibile per i consumatori?

Un incidente apparentemente banale ha scatenato un acceso dibattito sul futuro dei veicoli elettrici e, in particolare, del tanto atteso Tesla Cybertruck. Questo pick-up elettrico, pubblicizzato per la sua robustezza e design innovativo, è stato dichiarato rottame dopo uno scontro con un’auto compatta. Il motivo? Una stima di riparazione da ben 57.000 dollari, un costo che supera la metà del valore del veicolo, evidenziando quanto una riparazione costosa possa mettere in discussione la sostenibilità economica di questi mezzi.

L’episodio, riportato da Edmunds, riguarda un Cybertruck acquistato per test a lungo termine e coinvolto in un incidente lo scorso dicembre. I danni, concentrati sulla sospensione posteriore, hanno portato a un preventivo proibitivo che ha spinto i proprietari a vendere il veicolo come rottame per soli 8.000 dollari. Questa vicenda non solo sottolinea i rischi economici associati ai veicoli elettrici, ma anche la necessità di una rete di assistenza più capillare.

I dettagli dei costi di riparazione

Un’analisi approfondita delle spese evidenzia cifre impressionanti che hanno reso la riparazione insostenibile:

  • La sospensione posteriore: 9.149 dollari, di cui 2.500 dollari solo per il crossmember.
  • Il pianale di carico: 8.762 dollari.
  • Il paraurti posteriore: 2.417 dollari.
  • Il portellone: 2.495 dollari.
  • La manodopera, la voce più significativa, ammontava a ben 16.584 dollari.

Questi numeri mostrano come il design all’avanguardia del Cybertruck, caratterizzato da una carrozzeria in acciaio inossidabile e un’architettura elettronica parzialmente a 48 volt, si traduca in costi manutenzione Tesla straordinariamente elevati.

Una rete di assistenza insufficiente

La situazione è ulteriormente aggravata dalla limitata disponibilità di centri autorizzati per le riparazioni. Nella densamente popolata Los Angeles, ad esempio, esistono solo due centri in grado di lavorare su un Cybertruck. Uno di questi ha offerto un mese di attesa solo per la valutazione dei danni e sei mesi per iniziare i lavori. Questa carenza di infrastrutture, combinata con costi esorbitanti, solleva interrogativi sulla praticità quotidiana del veicolo.

Questo caso rappresenta un campanello d’allarme per l’intero settore dei veicoli elettrici. Se da un lato l’innovazione tecnologica, come quella offerta dal Cybertruck, rappresenta un passo avanti fondamentale, dall’altro la complessità strutturale e i costi di riparazione rischiano di rendere economicamente insostenibili anche piccoli incidenti. La combinazione di danni veicoli elettrici elevati e tempi di riparazione prolungati potrebbe scoraggiare i consumatori, limitando il mercato potenziale a una nicchia di appassionati.

Tesla Cybertruck, un futuro da ripensare

Per garantire un futuro sostenibile al Cybertruck e agli altri veicoli Tesla, sarà fondamentale rivedere il design per semplificare le riparazioni e ampliare la rete di assistenza. Solo così sarà possibile conquistare una fetta di mercato più ampia, oltre gli appassionati di tecnologia. Inoltre, questa vicenda sottolinea l’importanza di bilanciare innovazione e accessibilità economica, un tema che diventerà sempre più centrale con la diffusione dei veicoli elettrici.

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