Tesla e il suo fragoroso crollo a Wall Street: il titolo preoccupa
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/03/GettyImages-2204032283.jpg)
Wall Street è stata travolta da una tempesta finanziaria che ha visto il crollo di oltre il 15% delle azioni di Tesla, con perdite superiori al 4% per il Nasdaq. L’ondata di vendite ha spazzato via mille miliardi di dollari dal mercato azionario americano, trascinando al ribasso tutti i principali indici. Il Dow Jones ha perso il 2,08%, mentre l’S&P 500 ha ceduto il 2,7%. La crisi ha avuto ripercussioni anche sulle Borse europee, con Milano e Francoforte in territorio negativo.
Tesla nei guai in Borsa
Il tonfo di Tesla, simbolo delle difficoltà dei colossi della Big Tech, ha alimentato le preoccupazioni degli investitori. Tra i fattori scatenanti, il calo delle vendite in Cina e l’impegno politico crescente di Elon Musk, considerato una distrazione dalla gestione aziendale. La crisi ha colpito anche altri giganti del settore, con Apple, Meta, Alphabet, Nvidia e Amazon che hanno registrato perdite superiori al 5%.
La situazione si è aggravata ulteriormente con l’introduzione di nuovi dazi cinesi sui prodotti agricoli americani e la minaccia dell’Ontario di interrompere le forniture elettriche agli Stati Uniti. Questi sviluppi hanno intensificato i timori di un’escalation nella guerra commerciale e di una possibile recessione americana. Nonostante le rassicurazioni del segretario al commercio Lutnick, gli esperti di JPMorgan e Goldman Sachs hanno rivisto al rialzo le stime sulla probabilità di una contrazione economica. Le politiche protezionistiche dell’amministrazione di Donald Trump sono state indicate come un potenziale catalizzatore della crisi.
Il mercato energetico
Nel frattempo, il mercato energetico non è stato risparmiato: il WTI è sceso dell’1,51% a 66,03 dollari al barile. Anche il Bitcoin ha subito un crollo, scivolando sotto gli 80.000 dollari, il livello più basso da novembre. Gli analisti di Morgan Stanley temono uno scenario di stagflazione entro il 2025, caratterizzato da inflazione elevata e crescita stagnante.
In un contesto di estrema volatilità, l’amministrazione Biden ha cercato di ridimensionare la portata del crollo borsistico, sottolineando che non riflette necessariamente lo stato di salute delle imprese americane. Tuttavia, l’assenza di contromisure concrete ha alimentato l’incertezza tra gli operatori di mercato, lasciando i settori tecnologico e dei veicoli elettrici particolarmente vulnerabili.
Se vuoi aggiornamenti su News inserisci la tua email nel box qui sotto:
Ti potrebbe interessare
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/03/jaguar-type-00-concept-in-paris-scaled.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/03/wp_drafter_3637898-scaled.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/03/peugeot-208-citroen-c3-risque-incendie-rappel-stellantis-scaled.jpeg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2020/06/ford-focus-2020-2.jpg)