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Tesla in Borsa supera anche General Motors

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 10 apr 2017
Tesla in Borsa supera anche General Motors
Dopo il clamoroso sorpasso della scorsa settimana su Ford, il titolo Tesla supera anche un altro colosso quale General Motors.

Dopo il clamoroso sorpasso della scorsa settimana su Ford, il titolo Tesla supera anche un altro colosso quale General Motors.

In una settimana, Tesla ha operato un doppio sorpasso di rilievo: prima nei confronti dell’Ovale Blu; oggi su General Motors, in termini di capitalizzazione di mercato. Come dire: due terzi delle “Big Three” di Detroit.  La notizia che tiene [glossario slug=”banco”] in queste ore è destinata a suscitare nuovo clamore, dopo il sorpasso dei giorni scorsi su Ford, e che conferma la posizione di preminenza da parte del marchio della Silicon Valley anche nel comparto automotive.

Nel dettaglio, la prima parte dell’apertura di settimana a Wall Street ha visto Tesla operare un boost di oltre il 3,2%, per raggiungere un valore di 312,6 dollari e giungere ad una capitalizzazione di poco più di 51 miliardi di dollari: cifra che, di fatto, supera – seppure di poco – i 50,9 miliardi di dollari raggiunti da General Motors. Due sorpassi in Borsa che confermano l’ottimo stato di forma da parte di Tesla, corroborato dal buon consuntivo di vendite del primo trimestre 2017 che, a quanto pare, infonde fiducia negli investitori. Un buon momento che viene sottolineato anche sul piano dell’immagine.

Il sorpasso su General Motors di oggi è infatti la seconda freccia scoccata, nello spazio di una manciata di giorni, dal marchio fondato da Elon Musk nel 2003 che, una settimana fa, aveva superato un gigante quale Ford (circa 46 miliardi il valore in Borsa), forte del proprio ruolo fra i big player automotive quotati a Wall Street anche in virtù della storia automobilistica dell’Ovale Blu, nato 114 anni fa e che, nell’immaginario collettivo, è uno dei simboli dell’industria automobilistica (ma anche dell’industria tout court).

Chissà cosa penserebbe di tutto questo il fondatore Henry Ford, del quale proprio nei giorni scorsi ricorrevano i settant’anni dalla scomparsa.

Occorre considerare che il balzo operato da Tesla in Borsa è frutto di più elementi: su tutti, l’aumento del 69% annuo in termini di vendite globali (25.000 unità e qualcosa in più) e miglior trimestre della propria ancora giovane storia (lo stesso periodo del 2016 aveva fatto raggiungere al marchio californiano quota 24.500 unità vendute), che pone Tesla in condizione di raggiungere l’obiettivo di quota 50.000 esemplari da vendere a compimento del primo semestre 2017; e l’acquisizione del 5% delle proprie quote capitale da parte del colosso cinese Tencent: fattore, quest’ultimo, che ha ulteriormente contribuito a infondere fiducia dei mercati sul titolo Tesla. In termini assoluti, il guadagno delle azioni Tesla dall’inizio di quest’anno è stato nell’ordine del 40%.

È chiaro che i riflettori dei mercati internazionali e del comparto automotive sono puntati su Tesla: all’orizzonte, per il marchio fondato da Elon Musk c’è la attesissima Tesla Model 3, vettura di segmento compatto accompagnata da una grande aspettativa nei vertici dell’azienda di Palo Alto: nella futura Model 3, i vertici Tesla vedono una nuova rivoluzione dell’automobile, che si concretizzerebbe nel rendere l’auto elettrica alla portata di un numero sempre maggiore di potenziali clienti. Né più né meno di quanto avvenne, un secolo fa, con la iconica Ford T. La differenza sta, per il momento, nei numeri assoluti: Tesla è una realtà in crescita, mentre General Motors e Ford sono due colossi da milioni di esemplari venduti ogni anno. 

 

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