Tesla nel caos: vandalismi globali e crollo in borsa, Musk sotto assedio

Tesla si trova al centro di una crisi senza precedenti, caratterizzata da un’ondata di vandalismo che ha colpito i suoi showroom in diverse parti del mondo. La situazione è esplosa in modo drammatico il 7 febbraio 2025, quando un tentativo di incendio doloso ha colpito il concessionario di Loveland, Colorado. L’episodio, accompagnato da graffiti offensivi e il danneggiamento di diverse vetture in esposizione, ha segnato un’escalation preoccupante, richiedendo l’intervento di FBI e ATF per le indagini.

Questa ondata di ostilità non si limita agli Stati Uniti. Anche in Europa, i concessionari del marchio sono stati bersaglio di atti di vandalismo e proteste aggressive. In città come L’Aia, Berlino, Milano e Roma, sono apparsi messaggi anti-fascisti e riferimenti diretti alle controversie politiche che circondano la figura di Elon Musk. La tensione si riflette pesantemente sulle performance dell’azienda: le vendite Tesla Europa hanno toccato il minimo storico a gennaio 2025, con un calo significativo della fiducia da parte dei consumatori.

La reazione degli attuali proprietari di veicoli Tesla è stata quella di dissociarsi dalle posizioni del CEO, attraverso adesivi e messaggi personalizzati sulle loro auto. Tuttavia, questi tentativi sembrano insufficienti per arginare l’ondata di dissenso. La situazione è ulteriormente peggiorata dopo le controverse apparizioni di Musk durante eventi politici di alto profilo, come l’inaugurazione presidenziale di Trump.

La crisi in corso non è solo una questione di danni materiali agli showroom, ma mette in discussione il futuro stesso dell’azienda. La perdita di fiducia da parte degli investitori si è tradotta in un crollo del titolo in borsa, con una perdita di oltre 100 dollari rispetto ai massimi di dicembre 2024. L’impero di Elon Musk sembra vacillare sotto il peso di una crescente ostilità globale.