Abbiamo messo alla frusta la compatta del Biscione che vanta una dinamica da sportiva e consumi decisamente interessanti.
L’Alfa Romeo Giulietta non ha ancora un’erede ma gioca bene le sue carte in un mercato dove le concorrenti sono sempre più agguerrite. L’abbiamo provata nella variante Super, dotata di accessori in grado di renderla più affascinante e tecnologica. Al volante della compatta del Biscione abbiamo percorso oltre 5.000 km su ogni tipologia di percorso riscontrando in ogni caso ottime percorrenze. L’abbiamo guidata in tre, in periodi diversi
Tester 1, Gaetano Cesarano
Nonostante sia presente sul mercato dal 2010, la Giulietta non teme il confronto con le rivali dell’ultima ora sul piano estetico, e con la livrea Rosso Alfa e i cerchi da 18 pollici svela il suo lato più sportivo. In città si fa notare, ma gli pneumatici ribassati trasmettono le sconnessioni in maniera sin troppo diretta. In compenso la tenuta di strada è da riferimento, anche se l’auto paga lo scotto di un raggio di sterzata decisamente ampio che non agevola le svolte più strette. L’abitacolo è confortevole, offre una valida posizione di guida e il sistema vivavoce consente di leggere gli sms evitando pericolose distrazioni. Briosa in accelerazione e rapida in ripresa, la Giulietta sfrutta bene i suoi 120 CV e 320 Nm di coppia e il consumo riesce a mantenersi sui 7l/100 km anche al cospetto delle numerose ripartenze imposte dal traffico cittadino. Certo, lo start&stop è fonte di vibrazioni, ma con il DNA in All Wheater il motore si distende in modo da sfruttare al meglio la coppia e le sospensioni compensano, in parte, la gommatura sportiva. Nell’utilizzo giornaliero il bagagliaio risulta sufficiente, anche se non è al vertice della categoria, ma lo scalino nella zona d’accesso non agevola i carichi pesanti.
Tester 2, Francesco Parente
La Giulietta in redazione era una tentazione a cui non ho potuto resistere e così ne ho approfittato per rendere più divertente il percorso casa-lavoro facendo qualche sortita anche su percorsi extraurbani. Ricordavo la bontà del telaio, e infatti anche a dispetto delle numerose primavere sulle spalle, la compatta Alfa Romeo si conferma ai vertici del segmento per tenuta di strada e coinvolgimento alla guida. Le ruote da 18 pollici con pneumatici ribassati aumentano l’impronta a terra ed è semplice trovare l’appoggio giusto nel misto, quando entra in gioco anche la buona manovrabilità del cambio manuale a 6 rapporti che ha l’unica pecca rappresentata dalla corsa della frizione piuttosto lunga. Dettagli, perché lo sterzo è preciso e l’ambiente in cui viaggiano passeggeri e guidatore è curato grazie alle finiture satinate ed agli inserti in alluminio, anche se bisogna ammettere che sul tunnel centrale si avverte l’assenza di un vano per lo smartphone e quello sulla plancia risulta inadeguato allo scopo, così come la presa da 12V nei pressi del freno a mano, ormai demodé rispetto alle esigenze attuali. Inoltre, la strumentazione digitale di alcune concorrenti è un accessorio che non è possibile avere nemmeno in opzione e lo schermo del sistema d’infotaiment arriva solamente a 7 pollici, ma le due coppe della strumentazione in stile vintage non passano mai di moda e poi c’è anche la radio DAB per una purezza di suono superiore. L’abitacolo inoltre risulta silenzioso e i consumi a velocità costante sui tratti extraurbani sfiorano i 20 km/l, una media davvero niente male.
Tester 3, Valerio Verdone
La Giulietta non mi capitava sottomano da tempo, all’inizio mi incuriosì molto avendo in garage una 147, e adesso, dopo il restyling del 2016 la trovo ancora attraente, e pensare che seduce gli automobilisti dal 2010. Certo, quello schermo da 7 pollici nella plancia e non nella zona superiore della stessa lascia intendere che ne è passata di acqua sotto i ponti da quando si confronta con vetture del calibro di Volkswagen Golf e Ford Focus, tanto per citarne alcune. Ma il Rosso Alfa rimane un richiamo irresistibile per chi ha sempre guidato un’auto del Biscione, da ragazzo avevo una 33 Imola; sì lo so, sono sempre vetture a trazione anteriore come la Giulietta odierna e i puristi storceranno il naso, infatti, oggi la Giulia ha una dinamica di guida che incanta e la Stelvio non è da meno, ma fino a quando non hanno esordito chi ha portato in giro il nome Alfa Romeo con sudore, grinta e dignità? La Giulietta, che ha uno sterzo diretto e una rigidità torsionale capaci di rendere ancora la vita difficile alle principali concorrenti, anche a quelle più evolute, e che esteticamente non ha nulla da invidiare a le altre con quello scudetto, la griglia inferiore a nido d’ape, le maniglie posteriori annegate nei montanti e un posteriore tanto sportivo quanto equilibrato. Sono di parte? Forse, ma riconosco che le plastiche rigide degli interni rappresentano un retaggio del passato del quale farei volentieri a meno, ma poi mi concentro sul DNA, il comando per cambiare modalità di guida e devo dire che ancora mi fa un certo effetto, quindi seleziono quella più sportiva, denominata Dynamic, e mi metto in marcia. Sul misto la risposta ai comandi mi esalta ancora, e nonostante guidi spesso trazioni posteriori anche “cavallate” la Giulietta non mi annoia, anzi, anche il cambio manuale è divertente, e oggi che l’automatico va per la maggiore rispolvera sensazioni di guida senza filtri. Bello il pomello in metallo anche se in estate, dopo una sosta al sole, non è il massimo della vita, non male la posizione di guida, e la visibilità generale, anche se dietro è meglio affidarsi alla retrocamera (presente sul nostro esemplare). Infine, due parole sul consumo, sono un divoratore di autostrade per cui sono rimasto felicemente sorpreso da una media di 6l/100 km.
Una compatta ancora sulla breccia
Volendo tirare le somme, dopo una lunga convivenza con la Giulietta JTDM Super da 120 CV, possiamo dire che è ancora una proposta allettante, sempre che non siate dei maniaci della tecnologia, e che i consumi sono decisamente validi con una media di circa 6l/100 km nel ciclo misto. Certo, la vettura in prova, con cerchi in lega da 18 pollici, da 750 euro, e pack tech (sistema d’infotaiment Alfa Connect con schermo 7 pollici, radio Alpine e retrocamera) da 500 euro, ha un costo di 29.550 euro, ma sono diverse le promozioni che si alternano di mese in mese e ci sono occasioni vantaggiose sulle Giulietta in pronta consegna.