La Renault Twizy esce promossa dal primo contatto nella pista interna del Motor Show appena passato.
La Renault Twizy esce promossa dal primo contatto nella pista interna del Motor Show appena passato.
La Renault Twizy è un veicolo innovativo sotto molti aspetti: la forma della carrozzeria, la disposizione dei passeggeri, ma soprattutto la trazione completamente elettrica. Abbiamo avuto un primo contatto con la piccola vettura francese durante il Motor Show appena passato, un piccolo test drive che simulava il traffico della città, suo habitat naturale. Caratterizzata da una linea capace di far girare i pedoni al suo passaggio, la Renault Twizy si presenta come la soluzione ideale per chi cerca l’agilità di uno scooter e le comodità di un’automobile, il tutto a emissioni zero grazie al motore elettrico. Sarà veramente così? Per scoprirlo abbiamo provato la Renault Twizy insieme ai colleghi motociclisti.
Design: l’originalità non manca
Piaccia o non piaccia, la Renault Twizy non sarà mai un veicolo banale. Lunga solamente 2,32 metri, la biposto francese fa subito capire di essere nata per affrontare il traffico cittadino. Disponibile anche nella versione con portiere laterali (optional da 550), la Twizy stupisce per la facilità di accesso a bordo. Grazie alle soluzioni dei sedili in tandem, il passeggero posteriore può tranquillamente allungare le gambe sulle pedane laterali e lo spazio per la testa non manca. Unico neo è la scarsa (per non dire assente) imbottitura del sedile posteriore. Viaggiando sul pavè potrebbe rivelarsi un problema importante. Comodo invece il posto di guida da dove si hanno i comandi a portata di mano. Come vani portaoggetti si può contare su due spazi da 31 e 55 litri, non dimenticandosi però di poter utilizzare il sedile posteriore come piano per appoggiare il sacchetto della spesa o due casse d’acqua.
Su strada: la stabilità non manca
Una volta partiti la Renault Twizy sorprende per la reattività del motore elettrico. L’accelerazione non manca e la ripresa promette di muoversi agevolmente tra le auto “tradizionali”. L’assetto offre una stabilità quasi da “kart”, forse addirittura troppo rigido per le strade che dovrà andare ad affrontare. Considerando la mancanza di controlli di stabilità, Renault ha preferito puntare sulla sicurezza assoluta a scapito del comfort. Nonostante non sia servoassistito, lo sterzo permette manovre senza troppi sforzi grazie al peso contenuto e ai pneumatici con battistrada 135. Capitolo parcheggio: prima di salire a bordo la mancanza del lunotto posteriore (i sensori di parcheggio sono tra gli optional) non lasciava presagire niente di buono. Invece grazie alla generosa dimensione degli specchietti retrovisori, parcheggiare in retromarcia è stato più semplice del previsto. Qualche dubbio invece sulla protezione alle intemperie: sicuramente rispetto ad uno scooter non ci si bagna e le portiere laterali offrono una protezione maggiore ma nelle fredde giornate invernali, oltre alla coperta per il guidatore offerta come accessorio, l’abbigliamento pesante sarà obbligatorio.
Prezzi da 6.990 euro
La Twizy viene proposta in due versioni: la Twizy 45 (utilizzabile con il solo patentino ciclomotori) ha un prezzo che parte da 6.990 euro più 45 euro mensili per le batterie, mentre la Twizy 75 (motore da 20 cavalli destinata ai guidatori con patente A1 o B) è offerta a 7.690 euro più 49 euro per il noleggio delle batterie. La Renault Twizy sembra aver le carte in regola per aver successo in un mercato ancora acerbo. Le prime impressioni raccolte al Motor Show promuovo la novità francese e aprono scenari interessanti alla mobilità urbana per i prossimi anni. Nell’attesa di scoprire come va la Renault Twizy tra il traffico cittadino, non vi resta che cliccare play sull’intervista doppia realizzata a caldo dopo la prova in pista.