Al volante della piccola della Casa della Losanga con il propulsore più potente abbinato al cambio a doppia frizione EDC.
La Renault Twingo è sempre stata un’auto originale e l’ultima generazione non fa eccezione per via del propulsore posizionato al di sotto del pianale di carico e che svela una parentela progettuale con la Smart Forfour. L’abbiamo provata nel ricco allestimento Intens con il propulsore più potente in gamma e con l’aggiunta del cambio a doppia frizione EDC che in città rende la vita decisamente più agevole.
Esterni: originale e compatta
La Twingo della nostra prova nella colorazione giallo mango non passa certo inosservata, e alla tipica forma che ispira simpatia abbina anche cerchi in lega da 16 pollici e delle decorazioni che impreziosiscono la fiancata. Il frontale vede i gruppi ottici con firma luminosa a LED protagonisti, mentre dietro spiccano il lunotto che si prolunga tra i fari e lo spoiler sul bagagliaio. L’auto è compatta, con una lunghezza di poco superiore ai 3,60 metri ed appare muscolosa per via dei passaruota posteriori allargati che sembrano inglobare i gruppi ottici.
Interni: c’è spazio per 4 ma il bagagliaio non è il massimo
Con un corpo vettura di appena 3,60 metri è già da applausi avere un’abitabilità per 4 persone più che soddisfacente, merito di un passo generoso, di 249 cm, di conseguenza, non si può pretendere di avere un bagagliaio importante che, nello specifico, è di 188 litri. Quanto basta per affrontare con agio la città, ma insufficiente per le esigenze di 4 passeggeri in viaggio. Poco male, la Twingo è più che altro una cittadina che si presta a dei tratti fuori porta, ma nella variante Intens del nostro test non manca un sistema d’infotainment adeguato, l’Easy Link, compatibile con Android Auto e con tanto di retrocamera per il parcheggio. Comodo anche il climatizzatore automatico, che però si paga a parte e rientra nel comfort pack. Simpatica la plancia che riprende in alcuni elementi la colorazione esterna, e ben fatta la selleria, anch’essa con richiami alla livrea della vettura. Scomodi invece i vetri posteriori a compasso, una soluzione adottata anche da altre citycar ma non particolarmente amata da chi siede nella zona posteriore dell’auto.
Al volante: sterza in un fazzoletto
Con un peso di soli 1.074 kg il motore 3 cilindri da 1 litro sovralimentato e capace di erogare 93 CV e 135 Nm di coppia massima a soli 1.500 giri, regala brillantezza alla Twingo, con uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in poco meno di 11 secondi. Ne consegue una guida piacevole con il cambio a doppia frizione a 6 marce che regala comfort e fluidità. Anche lo sterzo, leggero e progressivo, consente di guidare la piccola Renault in scioltezza, ma quando si aumenta il ritmo la trasmissione mostra dei tempi di cambiata, soprattutto nello scalare i rapporti, più lunghi di quanto si vorrebbe. D’altra parte, la Twingo è pensata per la città dove gira tra i muri in appena 9 metri, e vanta un assorbimento delle sospensioni a prova di buche romane. In questo contesto ha ben poche avversarie e la trazione posteriore la favorisce. I consumi dipendono da quanta pressione si esercita sul piede destro, ma se non si esagera i 17 km/l sono alla portata di tutti.
Prezzo: da 16.050 euro
Poco più di 16.000 euro, 50 euro in più per la precisione, è questo il prezzo di partenza di questa Twingo che presenta una dotazione piuttosto ricca. Chiaramente, c’è sempre la possibilità di effettuare integrazioni aggiungendo i cerchi in lega ed altri accessori che possono portate il costo intorno ai 18.000 euro.