Con tanto spazio a bordo ed un assetto a prova di errore è nata per viaggiare.
Con tanto spazio a bordo ed un assetto a prova di errore è nata per viaggiare.
Ricordate la Classe B? Benissimo, ora dimenticatela, perchè il nuovo modello è stato completamente riprogettato dallo stile alla meccanica migliorando sotto tutti i punti di vista. Comoda e sicura, con una stabilità da riferimento, risulta gratificante nella guida e, grazie al 1.8 CDI da 136 CV, riduce le soste dal benzinaio.
Esterno: linee fluide e dinamiche
La Mercedes Classe B 2012 mantiene solo il nome del modello precedente e non c’è un centimetro del suo corpo vettura che non sia cambiato. La linea spigolosa ha lasciato posto ad una silhouette più morbida che ha nel frontale il suo punto di forza per via dei grandi gruppi ottici bi-xeno e dell’importante calandra che evidenzia la Stella a Tre Punte. La nostra versione, denominata Premium, era impreziosita dalle cromature sui paraurti, lungo la linea di cintura e nella zona posteriore. Nonostante l’altezza di 1,56 metri, questa monovolume è slanciata perché il pianale non è troppo distante da terra. Inoltre, le linee che contraddistinguono la fiancata la rendono meno imponente e le donano una piacevole verve stilistica. Più convenzionale la vista posteriore, caratterizzata dai grandi gruppi ottici, dallo spoiler integrato nel tetto e dalla grande cromatura sul portatarga.
Interno: qualità teutonica
Quando si parla di interni e di finiture la Mercedes vanta una tradizione importante e, nell’abitacolo della Classe B, c’è tutta la qualità della Stella a Tre Punte. La plancia dal design innovativo, caratterizzata dalle bocchette circolari e dal display multimediale in stile tablet, si sposa con la tipica razionalità teutonica nella disposizione dei comandi e tutto è a portata di mano. Accenni di sportività arrivano dallo sterzo a tre razze e dalla pedaliera in metallo con gommini antiscivolo.
Sul tunnel centrale troviamo la manopola per accedere al grande display e comandare dispositivi come il navigatore e l’impianto audio; non è difficile da usare, ma volendo si può accedere al menù anche dai comandi al volante. In questo caso le informazioni verranno visualizzate nel display posizionato tra i due quadranti principali della strumentazione. La seduta è comoda, la visuale è ottima, ma non c’è quel fastidioso effetto camion di alcune monovolume. Insomma, sulla Classe B la comodità delle vetture a baricentro alto si sposa con la praticità delle berline convenzionali. Abbondante lo spazio a bordo anche sul divano posteriore dove due passeggeri hanno grande libertà si per le gambe che per la testa. Il terzo passeggero, quello centrale, è costretto a sacrificarsi per via della conformazione del divano e del pavimento rialzato al centro della vettura. Manca, purtroppo, la ventilazione dedicata per i posti posteriori, non ci sono le bocchette d’areazione e, inoltre, la porzione centrale del divano non è reclinabile. Ampio il bagagliaio da 486 dm3 che può arrivare a 1545 dm3 e consente di sfruttare uno spazio nascosto sul fondo che originariamente era dedicato alla ruota di scorta.
Su strada: comoda e composta
Non ci saremmo mai aspettati da un’auto così alta e pensata per una famiglia “premium” un telaio così efficace, invece la Mercedes Classe B ci ha conquistato, grazie ad un comportamento stradale irreprensibile e ad uno sterzo che consente di impostare anche una condotta di guida dal piglio sportivo. Certo, non possiede l’agilità di una SLK, ma comunque è in grado di mettere a proprio agio anche l’automobilista appena sceso da una vettura sportiva. Merito dello sterzo, pronto e sincero nell’interpretare gli ordini impartiti dal pilota e di un comparto sospensioni capace di filtrare con successo le asperità e di garantire, nel contempo, una stabilità a tutta prova.
Una volta impostata la traiettoria, la Classe B la segue senza esitare e, a limite, allarga con il muso, senza che il retrotreno si scomponga. L’ESP non è invadente ma quando serve fornisce il suo contributo. Ad incentivare la guida ci pensa anche il cambio manuale a 6 marce preciso negli innesti e rapido nell’azionamento. Anche l’impianto frenante non si presta a critiche di sorta e le decelerazioni avvengono sempre in spazi brevi. Nelle curve si può avvertire qualche fenomeno di rollio, l’auto è pensata per una guida comoda, ma dopo qualche chilometro ci si fa l’abitudine e basta una giornata alla guida per capire che gli uomini della Stella a Tre Punte hanno lavorato bene perchè la schiena è ancora in perfetta forma e si scende dalla vettura rilassati.
Un capitolo a parte merita il motore, perchè si tratta un’unità completamente nuova derivata da quella montata sulle varie Classe C, Classe E e Classe S. La cilindrata è passata da 2.1 a 1.8 litri e la posizione è diventata trasversale per seguire lo schema più in voga tra le trazioni anteriori. Niente paura però, questo downsizing non mortifica un propulsore molto valido, e appare un’operazione meno dolorosa di quanto si potesse immaginare. Infatti, la spinta è sempre valida sin dai regimi più bassi e la potenza non manca mai con i 136 CV e 300 Nm sempre pronti sotto il piede destro che garantiscono una velocità massima di 210 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 9,5 secondi.
La ripresa è fluida e senza incertezze, però a volte, quando si ha bisogno di una spinta corposa per effettuare un sorpasso, è preferibile scalare rapporto. In ogni caso, l’auto avverte il guidatore quando arriva il momento migliore per cambiare marcia attraverso un display nel quadro strumenti, ma l’indicazione non sempre è ben visibile a causa delle piccole dimensioni dei caratteri. Seguendo i suoi consigli i consumi diminuiscono e le soste dal benzinaio diventano più rare, per quando ci riguarda il nostro consumo si è attestato intorno ai 5,8 l/100 Km: un dato interessante soprattutto alla luce di utilizzo non sempre votato all’economia. Un risultato figlio di un Cx da record per la categoria, di appena 0,26.
Qualità premium a 32.390 euro
Il nuovo MPV della Stella a Tre Punte ha un prezzo figlio dei suoi contenuti, 32.390 euro, infatti, la dotazione di serie annovera accessori come il Bluetooth, i fari Bi-Xenon e l’indicatore della pressione dei pneumatici. Certo, facendosi ingolosire dalla lista degli optional il suo costo crescerebbe in maniera esponenziale, ma a quel punto sarebbe una scelta personale. Tra tutti i possibili ammennicoli disponibili, di sicuro l’assistenza al parcheggio è da tenere in considerazione, così come il cruise control, ma la lista è veramente lunga e può accontentare anche i più esigenti.