A bordo della Dacia Lodgy per scoprire pregi e difetti della monovolume low cost che rivoluziona il mercato delle auto da famiglia.
A bordo della Dacia Lodgy per scoprire pregi e difetti della monovolume low cost che rivoluziona il mercato delle auto da famiglia.
Prezzo da saldo e tanto spazio per sette persone. Sulla carta la nuova Dacia Lodgy ha le qualità per sbaragliare la concorrenza nel segmento delle grandi monovolume. Per capire se la formula è davvero vincente abbiamo provato per oltre 1800 chilometri la nuova multispazio Dacia, valutando l’economia d’esercizio e sfruttando al massimo la modularità degli interni.
Esterni: appaga senza stupire
Caratterizzata da una linea sobria, impreziosita da pochi elementi di design, la Dacia Lodgy rivela il nuovo corso del design della Casa romena. Rendere originale una vettura di questa tipologia e tenere allo stesso tempo basso il prezzo di listino non è facile, ma i progettisti Dacia sono riusciti a realizzare un’auto piacevole e dotata di una forte personalità.
In questa grande vettura a 7 posti la squadrata semplicità della linea guadagna in originalità grazie al disegno del frontale e dei vistosi fanalini posteriori. Il primo deve quasi totalmente la sua piacevolezza al profilo inferiore del paraurti, dotato di uno spoiler proteso in avanti che ingloba i fendinebbia e fa da cornice alla presa d’aria. Di notevole effetto sono i due grandi fari che pur avendo ottiche tradizionali riescono a garantire la giusta illuminazione in tutte le condizioni d’utilizzo. Nella parte posteriore si nota immediatamente la forma ricercata dei gruppi ottici, che rompono la monotonia di una coda abbastanza scontata. Le grandi superfici laterali vedono prevalere la lamiera sui cristalli ma le maniglie esterne in tinta carrozzeria e le modanature antiurto nero opaco contribuiscono ad alleggerire la linea.
Degna di nota la terza luce posteriore apribile a compasso e di generose dimensioni: una soluzione semplice e geniale, retaggio di un passato automobilistico quasi dimenticato, che eleva notevolmente il livello di comfort per la terza fila di passeggeri. Peccato per gli specchi retrovisori, che avremmo gradito di dimensioni maggiori considerando la mole della vettura.
Interni: spazio per tutti
Le generose dimensioni esterne, con passo allungato e sbalzo anteriore e posteriore il più possibile contenuti, non possono che favorire l’abitabilità di un ambiente pensato principalmente per comitive di amici o famiglie molto numerose. La sorpresa è che gli spazi sono abbondantemente dimensionati per tutte le tre file di sedili presenti a bordo. Durante la nostra prova abbiamo verificato con piacere che potevamo tranquillamente assegnare la terza fila agli adulti, contrariamente a quanto accade sulla maggior parte delle vetture concorrenti.
La disponibilità di spazio per i bagagli è elevata e può arrivare con tutti i sedili abbattuti a 2617 litri. Il tessuto usato per la selleria e la forma delle sedute, fanno risultare i sedili piacevolmente comodi, anche se ben lontani dall’essere contenitivi per un uso allegro e sportiveggiante della vettura. Le impressioni ricevute dall’analisi esteriore della vettura si rispecchiano anche negli interni, dove due componenti, quali il quadro strumenti e soprattutto la consolle a centro plancia, catalizzano completamente le attenzioni degli occupanti per le loro caratteristiche di pregio nel design e nella finitura dei materiali utilizzati. Tra gli optional presenti a bordo troviamo, oltre agli utilissimi sensori di parcheggio posteriori, il nuovo navigatore integrato nel sistema Media-nav con display touch-screen da 7″, una soluzione multimediale offerta ad un costo abbordabile (450 euro) ma che non è dotata del lettore CD di serie. L’aria condizionata, pur essendo di tipo tradizionale piuttosto che a controllo elettronico, garantisce adeguato comfort termico anche agli occupanti l’ultima fila di sedili. L’impianto mono-zona, privo di bocchette posteriori, e stato sovradimensionato del 40% proprio per ovviare a questa carenza di diffusori.
Su strada: tenuta di strada sorprendente
Il downsizing, al quale si stanno adeguando quasi tutti i costruttori, non ha penalizzato troppo il comportamento dinamico della grossa Dacia. Il motore turbodiesel di 1461 cm3 da 107 CV, abbinato ad un cambio manuale a 6 rapporti dalla eccellente manovrabilità; non fatica troppo a spostare i 1926 kg della vettura. Velocità di punta ed accelerazione non dovrebbero scontentare l’utenza tipo anche se la ripresa in quarta e quinta marcia mostra i limiti di una cilindrata contenuta. Dal punto di vista della sicurezza dinamica, la tenuta di strada è senza dubbio il piatto forte della vettura, che pur maltrattata e forzata verso andature a lei poco consone, rimane neutrale pennellando le curve e ridimensionando gli eccessi di una condotta eccessivamente vivace in modo naturale. L’impianto frenante, dotato di tamburi al posteriore, risulta idoneo a fermare la vettura in spazi ristretti anche se la scarsa modulabilità della frenata, dovuta ad una consistente zona morta nella prima fase della corsa del pedale, compromette il giudizio su un impianto dalle buone potenzialità. Il volante, ampiamente regolabile, oltre ad avere una impugnatura non eccessivamente ergonomica per spessore della corona e dimensioni, sullo sconnesso ha reazioni talvolta fastidiose, pur se innocue sotto il punto di vista della sicurezza stradale.
Ottimi contenuti a prezzi di saldo
I 17.070 euro della Dacia Lodgy da noi provata in allestimento full optional rappresentano un’interessante opportunità in relazione ai contenuti offerti e alla versatilità d’impiego. Se si vuole veramente risparmiare rinunciando ai 7 posti e puntando sulla versione a benzina è possibile bloccare l’investimento a soli 9.900 euro.