Con il nuovo diesel 130 dCi, la Mégane Coupé fa il pieno di prestazioni, economia d’esercizio e piacere di guida.
Con il nuovo diesel 130 dCi, la Mégane Coupé fa il pieno di prestazioni, economia d’esercizio e piacere di guida.
Prova su strada della Mégane Coupé 2012 in allestimento GT Line dotata del nuovo motore Energy 1.6 diesel 130 cv e delle giuste caratterizzazioni sportive per appagare chi è abituato a rincorrere la sportività a tutti i costi… tranne quello del carburante.
Esterni: personalità spiccata
Il Model Year 2012, disponibile sul mercato nazionale dallo scorso Aprile, introduce poche novità nella riuscita coupé di Renault che si evidenziano esternamente in tutta la gamma con l’apparizione dei nuovi fari a led, fino ad ora riservati solo all’agonistica RS. La vettura con le caratterizzazioni GT Line assume un aspetto più appagante e vicino all’idea di coupé che ci si aspetta dalla grande tradizione sportiva della casa d’oltralpe. I fascioni paracolpi specifici per questo allestimento con i fari diurni a led dal profilo a boomerang, la presa d’aria maggiorata, l’accenno di estrattore d’aria al posteriore e i nuovi cerchi in lega Celsium da 17″ esaltano la linea piacevole e filante della vettura.
Il riuscito accostamento delle finiture in grigio, ben evidenti sulle calotte degli specchi laterali, sul frontale e sulla coda, con il nero sia lucido che opaco, diffuso su alcuni particolari in plastica e richiamato dalle ampie superfici vetrate scurite comprensive di tetto panoramico fisso opzionale, vivacizzano non poco l’aspetto dell’esemplare in prova contrastando piacevolmente con la verniciatura speciale “blu malta”, optional esclusivamente riservata all’allestimento GT Line. Assente illustre il terminale di scarico a vista, che rimanendo nascosto sotto il paraurti sott’intendere le ridotte emissioni del gruppo motopropulsore prendendo le distanza da un passato in cui le prestazioni si misuravano ad occhio dal diametro dei tubi di scarico.
Interni: sportività a pelle
Cosi come per l’esterno, la gamma 2012 introduce poche novità all’interno, riguardanti esclusivamente le finiture ed il rivestimento dei sedili. Gli interni GT Line assicurano una buona caratterizzazione sportiva alla vettura che mutuando direttamente alcuni particolari dalla Rs permette agli occupanti di calarsi in un ambiente costruito a misura di pilota. Mancano solo i sedili Recaro per sentirsi a bordo dalla sorella maggiore che sono efficacemente sostituiti da sedili altamente contenitivi in misto tessuto/ecopelle con finitura carbone e logo Gt Line ricamato sul poggiatesta. Si notano immediatamente il volante in pelle con impunture rosse che vengono ripetute anche sulla cuffia e sul pomello del cambio, la pedaliera sportiva in alluminio, le finiture in carbonio con profilo rosso sulla plancia e il quadro strumenti analogico che si differenzia dal resto della gamma.
Come accessori sull’esemplare provato erano presenti: un poderoso impianto audio Bose dalla resa acustica impeccabile e doppia antenna per una ricezione radio ottimale, il navigatore Tom-Tom Live gestibile in modo non troppo disinvolto dal joystick presente sulla consolle centrale, il sistema di accesso keyless Easy Access System II per l’ingresso e l’allontanamento dalla vettura senza l’uso delle chiavi che prevede anche il freno a mano elettrico con hill-holder e il sensore ottico ad alta definizione Visio System che, oltre a commutare automaticamente i fari da abbaglianti ad anabbaglianti, provvede ad avvisare acusticamente in caso di uscita involontaria dalla corsia di marcia dovuta a distrazione o colpo di sonno. La visibilità laterale e posteriore scarsa, compensata parzialmente dai sensori di parcheggio di serie coadiuvati dalla retrocamera e lo spazio posteriore abbastanza preciso per gli occupanti, non riescono ad offuscare le qualità di una vettura nella quale emerge una notevole attenzione per tutti i particolari costruttivi.
Su strada: la rivincita del downsizing
Lo schema delle sospensioni, di tipo tradizionale con ponte torcente al posteriore e MacPherson evoluto per l’avantreno, sono ottimizzate al punto da permettere una tenuta di strada superiore che conferisce alla vettura un comportamento rapido e preciso negli inserimenti grazie anche ad uno sterzo dal comando millimetrico e ad un autotelaio perfettamente in carattere con le aspettative di una coupé. Neutra a tutte le andature grazie ad un accenno di sovrasterzo che bilancia il naturale sottosterzo della vettura: quest’ultimo si avverte solo in caso di errato inserimento in curva, ma l’elettronica prontamente provvede a ridimensionare gli eccessi imponendo al mezzo un repentino recupero della giusta traiettoria di guida.
Una coupé capace di far divertire tutti che riesce perfino a deliziare i più smaliziati, che anche con “soli” 130 cv riescono a percepire un assaggio del piacere di guida che l’esperienza agonistica di Renault Sport può dare. In realtà i cavalli del nuovo motore 1598 c.c. dCi con start&stop sembrano molti di più, e le prestazioni lo dimostrano con 320 Nm di coppia massima a 1750 giri/m, disponibile per l’ 80% già da 1500 giri su un’ampia fascia di regimi, il divertimento su strada è garantito e la risposta pronta all’acceleratore sembra più vicina a quella di un brillante motore a benzina che a un diesel, promettendo molto più dei 9,8 sec di accelerazione dichiarati dal costruttore sullo 0-100.
Il cambio a 6 marce dalla manovrabilità esemplare che segue la filosofia del “downspeeding” con spaziatura delle marce ravvicinata e l’impianto frenante ottimamente dimensionato rappresentano la quadratura del cerchio di una vettura che su strada può dire la sua nei confronti di concorrenti con cilindrata superiore. Tutto questo abbinato a dei valori di consumo molto interessanti, prossimi ai 4,4L/100Km in extraurbano e 5L/100Km in ciclo combinato che effettivamente durante la nostra prova abbiamo visto discostarsi poco dai rispettivi valori dichiarati di 3,6L/100Km e 4,0L/100Km. La cosa più sorprendente è stata verificare che nonostante i nostri tentativi di tirare fuori tutte le doti nascoste dalla vettura, il valore massimo di consumo raggiunto non ha mai oltrepassato la soglia dei 6,5 L/100Km.
Prezzi: da 25.200 euro
La vettura in configurazione standard, che rappresenta la giusta via di mezzo tra l’allestimento base e la sportività pura della dopata sorella al top di gamma non costa pochissimo, soprattutto considerando che il gap economico che la divide dal prezzo d’acquisto di quest’ultima non e poi così elevato. I quasi 30.000 euro necessari a configurarla come l’esemplare provato sono effettivamente prossimi al valore della conturbante Mégane Rs. Rimanendo comunque con i piedi ben saldi in terra, senza farsi ammaliare da soluzioni facili che rischiano di farci amaramente pentire al primo rifornimento di carburante; l’economia di esercizio, le prestazioni del nuovo motore serie “Energy” ed il piacere di guida che la vettura sa ugualmente donare in tutte le circostanze, la fanno comunque risultare appetibile per chi non vuole rinunciare a quel tanto di sportività disinvolta da poter sfruttare senza rimpianti sulle strade di tutti i giorni.