Ibrida e avventuriera offre un’ampia abitabilità per 4 persone, vanta consumi da citycar, ed una ricca dotazione di serie
E’ una delle vetture più originali sul mercato, stiamo parlando della Suzuki Ignis, che vanta un design caratteristico, dimensioni compatte ed un abitacolo spazioso. L’abbiamo provata nella variante ibrida con l’aggiunta della trazione integrale che la rende capace di abbandonare l’asfalto senza particolari preoccupazioni.
Esterni: un piccolo SUV per la città
Le dimensioni della Ignis, con una lunghezza di 3,70 metri, si avvicinano più ad una citycar che ad una vettura di segmento B, mentre l’aspetto muscoloso, l’altezza da terra e i montanti posteriori che scendono in stile coupé ne rendono difficile una collocazione in una categoria specifica. E’ una sorta di mini SUV, come indicano anche le barre portatutto ed i rivestimenti dei passaruota. Il frontale si caratterizza per la grande calandra che incorpora i gruppi ottici dalle dimensioni importanti, la fiancata spicca per il taglio del terzo finestrino ed i giochi di luce sul montante posteriore, mentre dietro sono il taglio del lunotto, la forma dei fari e la fascia paracolpi a dominare la scena.
Interni: c’è spazio per quattro
L’abitacolo ospita comodamente quattro persone con le sedute posteriori che offrono molto spazio per le ginocchia, mentre la plancia è ben organizzata mediante una strumentazione mista, analogica-digitale, con il grande tachimetro al centro, il contagiri a sinistra ed il computer di bordo a destra che consente di tenere sotto controllo la carica del sistema ibrido in tempo reale. Non manca il display del sistema multimediale in stile tablet che ha una logica di funzionamento intuitiva e risulta rapido nell’esecuzione dei comandi. Interessante la combinazione di colori della plancia con la zona superiore scura, quella centrale bianca e la porzione che abbraccia la leva del cambio arancione. A livello di bagagliaio segnaliamo una capacità di carico di 204 litri che può essere ampliata fino 870 litri, ma il bello del vano della Ignis è la sua estrema modulabilità garantita dai due sedili posteriori che possono scorrere per 16 cm in maniera indipendente.
Al volante: svela la sua natura ibrida nei consumi ridotti
Al volante si apprezza la posizione di guida rialzata, l’agilità nel traffico cittadino, ed una certa brillantezza per via del 1.2 benzina da 90 CV che viene affiancato da un motore elettrico capace di aggiungere 3 CV quando si richiede potenza ai bassi regimi e nelle ripartenze. Difficile accorgersi della sua presenza in marcia, mentre è più facile apprezzarne i benefici a livello di percorrenze, visto che gravitano intorno ai 20 km/l sulle statali ed ai 16 km/l in città. Rigida sulle asperità, presenta un volante leggero, ma non molto preciso quando si richiede maggiore impegno alla meccanica. Buona la manovrabilità del cambio manuale a 5 marce dalla frizione piuttosto leggera. La trazione integrale invece le consente di mettere le ruote dove la maggior parte delle vetture andrebbe in difficoltà e fa la differenza sui fondi a bassa aderenza, oltre a rendere l’auto più sicura nella dinamica. Non mancano i sistemi di assistenza alla guida come la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento pedoni, l’avviso di superamento involontario della carreggiata, ed il controllo della stanchezza del conducente.
Prezzo: 18.450 euro
Il prezzo di questa “piccola” a baricentro alto con trazione integrale e tecnologia ibrida è di 18.450 euro, ed è rappresentativo anche di una dotazione di serie piuttosto corposa che annovera accessori quali il climatizzatore automatico, i cerchi in lega da 16 pollici, i fari full LED, le barre sul tetto, il cruise control, ed i sistemi di sicurezza attiva.