Abbiamo provato la Mazda 3 con il motore Skyactiv-X accoppiato al cambio automatico a 6 rapporti per un comfort superiore
E’ stata la prima vettura Mazda a lanciare il rivoluzionario motore identificato dalla sigla Skyactiv-X, parliamo della 3 di ultima generazione, che abbiamo provato con questa soluzione tecnica all’avanguardia accoppiata ad una trasmissione automatica a 6 rapporti. L’allestimento è quello più ricco, denominato Exclusive, pensato per non rinunciare a nulla.
Esterni: una linea unica
La Mazda 3 è una vettura che non passa inosservata e dice qualcosa di nuovo nel segmento C con un design apparentemente semplice, ma che in realtà offre prospettive uniche. In particolare di ¾ posteriore dove il terzo finestrino è molto piccolo e il montante risulta particolarmente inclinato in stile coupé. Così, mentre davanti la calandra che si estende ai gruppi ottici ha il compito di mantenere il family feeling, dietro il lunotto dalla curvatura accentuata, lo spoiler, il design dei fari, ed i doppi scarichi, la rendono unica e sportiva. L’unica controindicazione di tutta questa bellezza è che le forme esterne vanno a condizionare la visibilità posteriore durante la marcia, riducono la luminosità interna per chi siede dietro, e la capacità di carico.
Interni: senza fronzoli ma con stile
Minimalista all’apparenza, elegante e curato nella sostanza, l’abitacolo della Mazda 3 in questione, spicca per la plancia ed i rivestimenti in pelle burgundy red, elementi che si abbinano alla perfezione con la vernice jet black metallic dell’esemplare in prova e fanno parte del design pack (da 500 euro) insieme ai cerch in lega da 18 pollici in nero lucido. C’è tutto quello che una vettura moderna deve avere, ma ogni cosa è integrata nell’insieme con discrezione: la strumentazione è semplice e ordinata, e presenta il plus del tachimetro digitale, mentre dalla parte alta della plancia spunta il display del sistema d’infotainmente da 8,8 pollici che si gestisce con la manopola sul tunnel ed è compatibile con gli smartphone. Non ci sono soluzioni di grande impatto emotivo come su alcune concorrenti, si veda ad esempio la Mercedes Classe A con l’Mbux, ma tutto funziona bene. Pochi i tasti fisici, come quelli deputati all’utilizzo del climatizzatore, tra cui alcuni meno visibili posti alla sinistra del volante. Quest’ultimo è a 3 razze dall’ergonomia praticamente perfetta. Come già accennato, i passeggeri posteriori godono di poca luminosità ed il bagagliaio non risulta particolarmente ampio, infatti la capacità di carico è di 358 litri e può arrivare a 1026 litri.
Al volante: precisa ma senza fretta
Le caratteristiche della motorizzazione Skyactiv-X che abbiamo spiegato nella prova della CX-30 con la stessa unità, hanno la peculiarità combinare il ciclo Otto, nel quale l’accensione è comandata dalla candela, con il ciclo Diesel, che presenta un’accensione spontanea. All’atto pratico, l’erogazione risulta fluida a tutti i regimi, senza picchi particolari, con una costanza di rendimento che rende la guida piacevole e silenziosa. Il comfort è amplificato dal cambio automatico a 6 marce, che snocciola i rapporti con grande naturalezza, e consente di viaggiare con maggiore relax, anche se il manuale, oltre a far risparmiare 2.000 euro, è particolarmente riuscito come trasmissione. Il telaio dalla giusta rigidezza e lo sterzo preciso rappresentano un valore aggiunto nel misto, ma la mission di questa Mazda non è quella di stupire tra le curve, dove comunque si difende bene, piuttosto è un’auto che ha deciso di contenere le emissioni con una soluzione tecnica unica nel suo genere, lasciando ancora una volta tutti sbalorditi dall’inventiva degli ingegneri giapponesi. Come sulla CX-30 con lo stesso motore ma con cambio manuale, i consumi gravitano intorno ai 7l/100 km sulle statali e crescono intorno ai 9l/100 km in città ed autostrada.
Prezzo: da 31.600 euro
La Mazda 3 della nostra prova, che ha un prezzo base di 31.600 euro, presenta alcuni accessori come il cambio automatico (2.000 euro), la vernice jet black metallic (750 euro) ed il design pack (500 euro) per un costo totale di 34.800 euro.