Più coupé che berlina, la nuova Audi A3 in formato (quasi) tre volumi celebra il suo lato più sportivo.
Più coupé che berlina, la nuova Audi A3 in formato (quasi) tre volumi celebra il suo lato più sportivo.
Più coupé che berlina, la nuova Audi A3 in formato (quasi) tre volumi celebra il suo lato più sportivo. E il due litri TDI coniuga parsimonia e piacere di guidaDue è meglio di uno. Si manifesta come berlina, ma tendenzialmente è una coupé. La nuova Audi A3 in formato Sedan, alimenta quel segmento di mercato creato dalla Mercedes CLA. Anche ad Ingolstadt si sono lasciati prendere la mano, mettendo in campo il meglio della recente tecnologia derivata dal pianale MQB. Il 2.0 TDI da 150 CV è il giusto compromesso per chi desidera una vettura “meccanicamente” sportiva ed è “fissato” con l’alimentazione a gasolio.
Audi A3 Sedan 2.0 TDI: gli esterni
Meno vistosa della sua diretta concorrente, la Audi A3 Sedan conserva un certo rigore nonostante l’aumentare dei volumi. Il pacchetto S line exterior amplifica le velleità dinamiche della vettura. Il frontale è il medesimo della altre A3. Tradizione rispettata. Mentre la vista laterale svela la sua natura di coupé. Una forma semplice, ma allo stesso tempo efficacie. Un montante, il terzo, che si fonde con la coda. Una scelta più incline al mondo dei coupé che a quello delle berline vere e proprie. La denominazione Sedan non offre solo una variazione sul tema del design, perché mette in campo una A3 leggermente ridimensionata. Più lunga dei modelli a due volumi, la A3 Sedan prende (in parte) le distanze dal resto della gamma. Queste le misure della vettura di Ingolstadt: lunghezza pari a 4.456 mm, larghezza di 1.796 mm e altezza di 1.416 mm.
Audi A3 Sedan 2.0 TDI: gli interni
La rivisitazione in chiave coupé ha mantenuto lo stile di bordo. Il disegno della plancia è lo stesso delle altre varianti. Un design teso come di consueto ad esaltare l’aspetto più Hi-Tech della gamma Audi. Uno stile che annovera elementi comuni con il resto della famiglia. La qualità dei materiali non è solo percepita, ma reale. Il livello maniacale delle finiture cela un’industrializzazione nella lavorazione dei materiali, tale da rendere la casa tedesca il rifermento tra i costruttori premium. L’allestimento Ambition si distingue per i sedili sportivi e per il volante a tre razze con la parte inferiore della corona appiattita. Bello da impugnare, divertente da manovrare.
Lo spazio non è il suo punto di forza e tolta la zona anteriore, chi siede dietro deve fare i conti con la forma del tetto. Di “quasi” coupé stiamo parlando e pertanto gli individui più alti potrebbero avere qualche difficoltà nel trovare posto per la propria testa. Lo spazio per le gambe non abbonda, però è più che sufficiente per viaggiare comodamente. Mentre l’ipotesi del terzo inquilino sulla seduta posteriore andrebbe scartata a priori. I 425 litri di volume messi a disposizione del bagaglio dovrebbero assecondare le necessità di chi “brama” una coupé sognando una berlina.
2.0 TDI: nuovo corso, nuovo feeling
Il nuovo pianale MQB non ha semplicemente ridefinito la piattaforma, ma ha introdotto una serie di novità anche a livello meccanico. Tanto che la nuova concezione telaistica del Gruppo tedesco ha rinnovato pure il parco motori. Proprio come i cugini a benzina, il 2.0 TDI ha il lato aspirazione davanti ed è montato con un’inclinazione di 12 gradi all’indietro. I 1.968 centimetri cubici di cilindrata sviluppano 150 CV di potenza e 320 Nm di coppia, disponibili tra i 1.750 e i 3.000 giri/min. Valori che consentono alla Audi A3 Sedan uno scatto da 0 a 100 km/h in 8,7 secondi e 220 km/h di velocità massima. Numeri che, secondo quanto dichiarato dalla casa tedesca, certificano un consumo medio intorno ai 4,1 l/100 km e attestano emissioni di CO2 pari a 107 g/km. Punto di forza del due litri Audi è l’elasticità. Sempre pronto a salire di giri indipendentemente dal rapporto inserito. Una qualità che vi permette di viaggiare con un filo di gas, senza dover “lavorare” di cambio. Di serie, presente sulla vettura in prova, la trasmissione manuale a sei rapporti. Ma in alternativa è disponibile il noto cambio doppia frizione S Tronic. La possibilità di modificare l’intervento dell’acceleratore attraverso l’Audi Drive Select, secondo le modalità comfort, auto, dynamic, efficiency, distingue in maniera sensibile la risposta del 2.0 TDI.
Audi A3 Sedan 2.0 TDI: la prova su strada
Tra tutte le varianti della tre volumi di Ingolstadt, questa è certamente la più sportiva. Pur conservando l’architettura delle altre versioni, MacPherson all’anteriore e multilink al posteriore, l’assetto è più basso di 15 mm, mentre la taratura di molle e ammortizzatori si fa più rigida. La scelta di privilegiare la dinamica di guida, non inficia sul comfort di marcia e non esalta neppure la sportività assoluta. La Audi A3 Sedan, come il resto della gamma, si rivela un’auto neutra, sottosterzante al limite, sempre facile da gestire anche nelle situazioni più critiche, soprattutto sui fondi a scarsa aderenza. In fase di rilascio, quando la velocità è sostenuta, la coda si riallinea con l’avantreno. Situazione sempre progressiva e sempre a portata di “pilota”. Lo sterzo, ha un rapporto relativamente diretto in relazione alla tipologia di vettura e i diversi settaggi disponibili (gli stessi riservati al motore: comfort, auto, dynamic, efficiency) sono ben percettibili da parte di chi si trova al volante. Il cambio manuale a sei rapporti è in linea con il resto della meccanica: privo di impuntamenti, adatto anche ad un impiego moderatamente sportivo. Un quadro senza difetti, che mette in luce una Audi A3 Sedan certamente poco incline al divertimento puro, ma che la rende l’auto ideale nel quotidiano indipendentemente dalla tipologia di percorso.
Audi A3 Sedan 2.0 TDI: Ambition, la sportiva
Che la qualità si paghi è cosa nota. E la nuova Audi A3 Sedan non trascende questa regola di base. L’allestimento Ambition equipaggiato con il turbodiesel 2.0 TDI, parte da quota 31.260 euro. Già di per sé una cifra importante, trattandosi di una vettura del segmento C. Cifra che, come di consueto, tende a salire verso l’empireo attingendo alla copiosa lista di accessori disponibili. Una pratica nota nel mondo dei Quattro Anelli, che non lesina neppure sul cavo Usb. Perché la presa posta all’interno del bracciolo funge esclusivamente da caricatore e non da lettore dati. L’impianto Bang & Olufsen, presente sulla vettura in prova, è offerto ad un prezzo di 935 euro. Il sistema di multimediale MMI plus con MMI touch mette in conto oltre 2.500 euro. E nonostante ci sia la possibilità di acquistare pacchetti dedicati, la variabile degli accessori ha sempre un ruolo determinate sul costo finale della vettura…quindi prestare sempre la massima attenzione, senza farsi prendere la mano dalla smania di “personalizzazione“.