Maserati GranTurismo Sport: la prova su strada

Redazione Motori.it
22 Luglio 2020
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L’ultima Maserati con il V8 aspirato esce di produzione ma il suo sound vivrà per sempre.

Il mercato, la tecnologia, una coscienza sociale che è chiamata a salvaguardare l’ambiente deturpato in maniera feroce, impongono dei sacrifici, e così le auto diventano sempre più green, anche a discapito di modelli iconici con motorizzazioni che non potranno essere mai più in listino. E’ il caso della Maserati GranTurismo, che insieme alla GranCabrio poteva fregiarsi, fino a poco tempo fa, di uno degli ultimi motori V8 aspirati, un’unità firmata Ferrari, che mette i brividi con il suo sound, allunga come Pantani in una tappa in salita e scende di giri come un paracadutista in caduta libera. Un’auto dalla guida primordiale, pur con una stazza importante, che abbiamo voluto guidare per l’ultima volta.

Esterni: linee classiche che non invecchiano mai

Modifiche di dettaglio a parte, come la nuova calandra figlia dell’esperimento stilistico del concept Alfieri, o i paraurti rivisitati; la linea è rimasta fondamentalmente la stessa del 2007, quando l’auto fu lanciata, e la firma Pininfarina sulla carrozzeria impreziosisce ancora di più un design che appare senza tempo ed enfatizzato ulteriormente dalla livrea rosso magma.

Quasi 5 metri di eleganza, di sportività, con le branchie laterali, e di presenza scenica, che dopo 13 anni lascia ancora senza fiato e fa girare letteralmente la testa ai passanti. Non è una sportiva dura e pura, è una gran turismo, come spiega il suo nome, con un portamento da diva, e che racchiude un cuore tanto raffinato quanto possente.

Interni: 4 posti comodi, pelle ed Alcantara

Se pensate alle sportive moderne, quelle tutte computerizzate che sembrano uscite direttamente da un videogame, la GranTurismo vi riporta a momenti in cui c’è maggiore intimità tra l’auto e chi si siede al volante. Sarà per la strumentazione classica, per le grandi orecchie dei comandi manuali del cambio ZF a 6 rapporti, e per il nuovo display da 8,4 pollici che è stato cambiato, migliorato, funge da interfaccia con un sistema d’infotainment al passo con i tempi, ma è sempre in basso, come si usava posizionarlo qualche anno fa, e in parte è un bene perché quando si è alla guida della Maserati della nostra prova è meglio concentrarsi sulla strada considerando che appena si accarezza il gas le curve arrivano veloci.

In un’atmosfera dark, l’esemplare provato è stato allestito così, con pelle nera, Alcantara dello stesso colore ed elementi black sulla plancia, il tutto intervallato da cuciture rosse, trovano posto comodamente 4 persone, perché la GranTurismo può essere anche condivisa. C’è anche un bagagliaio degno di questo nome, e tutto ciò la rende utilizzabile anche nel quotidiano, a patto che non si intenda guidarla in città, in pieno centro storico.

Al volante: pelle d’oca, emozione, e commozione

Ricordo la prima volta che sono stato a Modena per vedere la linea dello stabilimento nella quale veniva assemblata la GranTurismo, con tutti i motori V8 provenienti dalla Ferrari e pronti per essere montati nelle scocche nel cosiddetto “matrimonio”. Ebbene, l’unione con questa unità tanto affascinante quanto emozionante, da scoprire ad ogni pressione sul gas, ha generato un’auto unica, che ho voluto guidare ancora una volta per fissare nella mente quelle sensazioni impossibili da ritrovare nelle auto dell’ultima ora. Tutto comincia da quando il V8 4.7 prende vita, la guida analogica passa anche per la chiave d’accensione che rifugge da scenografici pulsanti.

Il suono pieno, corposo, ma anche cupo del motore di origine Ferrari è un invito ad andare a caccia di curve, ma poi, nel tragitto che porta in un tratto di strada degno di questo nome, ricordo benissimo che la GranTurismo sa regalare anche un comfort superiore nei viaggi: è una Maserati in linea con la tradizione. Sapendo però che nella vita saranno rare le occasioni per tornare al volante della vettura in questione e, cogliendo in pieno l’eccezionalità del momento, inizio a bramare le curve, il silenzio di una montagna nel quale far riecheggiare il V8, e finalmente, una volta trovato lo scenario giusto, mi godo, è proprio il caso di dirlo, i giri del motore che salgono in un allungo sconosciuto ai turbo moderni, il gorgoglio in rilascio, e la cattiveria seducente in accelerazione.

Le rocce ringraziano e fanno da cassa armonica alla musica dei terminali di scarico, ma in tutto questo tripudio di suoni e sensazioni, il sistema Shyhook aiuta gli ammortizzatori a copiare al meglio la strada, mentre il differenziale meccanico a slittamento limitato non mette in imbarazzo il posteriore mentre scarica a terra i 460 CV ed i 520 Nm di coppia massima. Il comandi del cambio sono perfetti per essere trovati dalle dita anche nelle curve strette, e lo sterzo, beh lo sterzo è diretto, preciso e progressivo come dovrebbe essere su un’auto del genere, poi c’è un avantreno che non si alleggerisce per via della corretta distribuzione dei pesi e si percepisce un equilibrio generale che quasi porta a dimenticarsi della massa complessiva che non è certo quella di una sportiva peso piuma con scocca in fibra di carbonio.

Ma basta tenerne conto e richiamare all’ordine l’impianto frenante senza indugi ed anche questo dettaglio non andrà ad interferire con l’equilibrio generale della GranTurismo. Ad ogni curva capisco quanto questa auto sia speciale, poi mi fermo e guardo l’orizzonte meditando sul futuro: non so cosa ci porterà con certezza, ma so di sicuro cosa ci toglierà. Ci priverà della GranTurismo, o meglio, ci priverà della GranTurismo per come abbiamo imparato a conoscerla, con il suo V8 rampante che eleva l’esperienza di guida a livello estatico. Per questo ho preferito chiudere la prova in un ambiente che la consegnerà all’eternità, quello del centro di Roma, specchio di un passato glorioso e inarrivabile.

Prezzo: da 131.563 euro

La Maserati GranTurismo nella variante Sport ha un prezzo di partenza di 131.563 euro, ma vale molto di più per quello che rappresenta e riesce ad esprimere. Poi ci sono gli accessori, le personalizzazioni, ma si tratta di questioni estetiche: questa Maserati si acquista per il cuore e per l’anima.

Maserati GranTurismo Folgore: immagini

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