Abbiamo guidato la variante elettrica della Kona che si è dimostrata brillante e con un’autonomia valida
La Kona è un B-SUV simpatico e intelligente firmato Hyundai, con un rapporto qualità-prezzo interessante, ed al passo con i tempi, talmente attuale che è disponibile anche in variante elettrica, come quella che abbiamo provato nelle belle e trafficate strade romane.
Esterno: cambia per essere più efficiente
La linea è quella della Kona che conosciamo, non ci sono effetti speciali a distinguerla, ma alcuni accorgimenti che vanno a migliorarne l’aerodinamica, come la calandra chiusa e le ruote con meno spazio tra le razze dei cerchi. Inoltre, le luci diurne a LED si ergono sopra i gruppi ottici anteriori. Per il resto, ritroviamo i passaruota squadrati, la nervatura che corre lungo la fiancata, ed il disegno originale delle luci posteriori.
Interno: tutto sotto controllo
L’abitacolo riprende la plancia della variante convenzionale con tanto di tablet posizionato in alto, sparisce la leva del cambio che viene rimpiazzata da 4 pulsanti, mentre la strumentazione digitale da 7 pollici varia la grafica in funzione della modalità di guida prescelta. Non mancano le integrazioni con gli smartphone tramite Apple CarPlay o Android Auto, e lo spazio a bordo è valido per ospitare 4 persone. Il conducente ha tutti i dati relativi all’unità elettrica sempre sotto controllo e può contare anche sull’Head-up Diasplay.
Al volante: brillante e con tanta autonomia in città
Una volta in movimento i 204 CV si sentono tutti appena si spinge sull’acceleratore e si sfrutta l’energia del pacco batterie da 64 kWh. Sono 3 le modalità di guida tra cui scegliere, e rispondono ai nomi di Eco, Normal e Sport. Come è possibile intuire, in Sport la vettura si fa più reattiva, ma in ogni caso la risposta del motore elettrico non si fa mai attendere ed è sempre più che soddisfacente, soprattutto nella guida in città dove serve spunto per divincolarsi dalle maglie del traffico. Semmai, bisogna fare l’abitudine ad una frenata che appare più lunga di quella di un modello convenzionale, ma potrebbe essere anche un aspetto legato alla diversa modulabilità del pedale. In ogni caso si può sfruttare la frenata generativa in rilascio in modo da ottenere un’autonomia cittadina non molto lontana da quella dichiarata, ovvero 449 km nel ciclo WLTP (in realtà la Kona Electric oggi in listino garantisce un’autonomia di 484 km nel ciclo WLTP, 35 km in più ottenuti con un diverso set di pneumatici in primo equipaggiamento rispetto alla versione da noi provata).
Considerando un percorso che prevede anche statali ed autostrada invece il quadro è positivo ma un filo meno lusinghiero, in quanto si percorrono circa 330 km. Chiaramente, lo stile di guida influisce molto, perché se ci si fa prendere la mano e si sfrutta la meccanica con un andamento on-off del pedale dell’acceleratore, allora le percorrenze diminuiscono in maniera importante, poi c’è da considerare l’utilizzo dell’aria condizionata, imprescindibile nella calda stagione. Niente male i tempi di ricarica se si sfruttano le potenzialità di una colonnina rapida a corrente continua da 100 kW: poco più di 50 minuti per avere l’80% dell’energia. Mentre con il caricatore di bordo da 10,5 kW (optional) il tempo per una ricarica completa è di 7 ore e 30 minuti, e con quello standard da 7,2 kW arriva a 9 ore e 35 minuti.
Prezzo: da 43.300 euro
Con la batteria più potente da 64 kWh, la Kona Electric ha prezzo che parte dai 43.300 euro della variante XPrime, ed arriva ai 49.100 euro della versione Excellence. Ovviamente, bisogna considerare gli incentivi statali, che consentono di ridurre la spesa di ben 10.000 euro con una vettura da rottamare a partire dal 1 agosto. Poi ci sono anche gli incentivi regionali da considerare, i quali in alcuni casi sono decisamente importanti. Tutto questo induce a riflettere sulle potenzialità di quest’auto che, ad esempio, a Roma entra nelle ZTL senza pagare, e consente di parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu.