Il crossover della casa giapponese nella sua veste più attenta ai costi d’esercizio. Trazione anteriore e doppia alimentazione benzina e Gpl.
Il crossover della casa giapponese nella sua veste più attenta ai costi d’esercizio. Trazione anteriore e doppia alimentazione benzina e Gpl.
È il modello di punta Mitsubishi, quello che negli anni della crisi ha saputo tenere botta. La ASX, ennesima variazione sul tema dei crossover compatti, prende forma dalle origini fuoristradiste del brand giapponese. Auto di sostanza più che di apparenza, soprattutto nell’edizione Inform, che rappresenta a tutti gli effetti il modello base. Quindi nulla che non sia assolutamente indispensabile, perché al resto ci pensa ciò che rimane della gamma ASX. E siccome il Gpl sta tornando a dire la sua sul mercato, sotto il cofano della vettura Mitsubishi una conveniente unità da 1,6 litri con doppia alimentazione. L’antitesi della sportività, ma più che sufficiente a far quadrare i conti.
Mitsubishi ASX: forme in comune
Se sia nato prima o l’uovo o la gallina è un mistero che non siamo in grado di svelare. Ma tra una Mitsubishi ASX e una Citroen C4 Aircross, è d’obbligo sottolineare che sia stata la prima a lanciarsi sul mercato. Forme e contenuti sono simili, anche perché la base è la medesima e la caratterizzazione estetica si differenzia secondo le consuete abitudini: la sezione frontale e posteriore. Un’immagine, quella di ASX, che non brilla per l’originalità e nella variante Inform non offre spunti particolari. Non ci sono led a definire sofisticati giochi di sguardi e tutto sembra molto “formale“. La vista laterale, orfana di cerchi in lega di chissà quale diametro, si deve affidare a quelli da 16 pollici. Perfetti nel quotidiano, ma certamente non adatti ad esaltare un sopito spirito dinamico. Ci sta, questo è il modello base e non si nasconde dietro chissà quali false promesse.
Gli interni: spazio e praticità
Chi cerca di più dovrebbe puntare ad un altro allestimento di Mitsubishi ASX. Design razionale e quadro strumenti che risponde a tutte le informazioni necessarie per una guida accorta. Parlare di infotainment è quantomai a sproposito. Diciamo che la sezione musica non manca e vanta pure una presa Aux, ma l’attuale tecnologia circa i sistemi d’intrattenimento a bordo è tutta un’altra cosa. Lo spazio c’è, sia davanti sia dietro, anche se quello riservato agli ospiti della seduta posteriore non è da considerarsi da primato. La qualità delle plastiche segue la filosofia del modello d’accesso alla gamma e a prima vista pare essere un po’ sottotono. Ma questa Inform è una versione che punta sulla ragione e quindi il tocco spartano ci può stare. La posizione di guida privilegia chi ama la visuale dall’alto e la variabili di regolazioni di volante e sedili sono conformi ad ogni tipologia di statura e corporatura. Il capitolo bagagliaio non brilla per qualche peculiarità inedita, ma parte da una base di 442 litri. Un valore che sale a quota 1.219 quando il divano è completamente abbattuto.
Mitsubishi ASX: doppia alimentazione firmata BRC
Tecnologia italiana per l’aspirato giapponese. I 1.590 centimetri cubici del bialbero nipponico sono in grado di sviluppare una potenza pari a 116 CV e 154 Nm di coppia. L’impianto a Gpl di Mitsubishi ASX è realizzato da BRC, uno dei leader di settore. Un pieno con questa tipologia di carburante garantisce circa 400 km di autonomia, quando i consumi di benzina si attestano intorno ai 7,7 l/100 km e le emissioni di CO2 sono pari a 125 g/km. Il collegamento alle ruote anteriori, le uniche deputate alla trazione di ASX con questa motorizzazione, è regolato da un cambio manuale a cinque marce. E se il compatto “millesei” si lascia andare solo sopra quota 3.000 giri/min, la trasmissione a cinque rapporti non brilla per “scioltezza”. Soprattutto i passaggi tra le prime tre marce. Contrastati se ci si lascia prendere un po’ troppo la mano. Guida accorta, sia per tenere d’occhio ai consumi sia per preservare il comfort.
Mitsubishi ASX: il test drive
Il fatto che la Mitsubishi ASX sia una vettura che bada al sodo, lo si capisce subito dopo i primi chilometri. Facile e intuitiva. È alla portata di qualunque “manico”. È lo sterzo il suo punto debole. La servoassistenza elettrica non da le giuste indicazioni al guidatore. Troppo duro per le manovre in città, troppo lento per i passaggi più rapidi. Il filo conduttore è molto poco diretto e non sempre si ha la giusta percezione di dove si trovino le ruote anteriori. L’assetto, segue un grande classico della “dinamica“: Avantreno MacPherson e retrotreno multilink. La risposta è a tratti “secca” e la taratura, morbida, non agevola nelle sequenze di curve. Ambito in cui la Mitsubishi ASX cede al “fascino” di Rollio e beccheggio. Nulla di anomalo, assolutamente in linea con la tipologia di vettura, che deve essere condotta al passo e non al trotto.
Mitsubishi ASX: i prezzi
La base d’asta è fissa a quota 21.100 euro. Una partenza decisamente in linea con la concorrenza di settore, ma che potrebbe risultare non così accessibile per chi punta al mondo ASX. Modello base la Inform, ossia corredo standard che si riduce al minimo indispensabile e tecnologia di bordo praticamente assente. Chi sale su questo allestimento sa ciò che trova: molto poco. Le dotazioni di sicurezza non latitano, così come la voce comfort ha tutte le caselle al suo post: climatizzatore e radio con lettore Mp3 e presa Aux sono di serie. Però se cercate qualcosa di più, meglio puntare diritti alla variante Invite oppure alla più ricca Intense Panoramic. Ma in questo caso le cifre in gioco sono rispettivamente pari a 24.050 euro e 26.000 euro.