Abbiamo guidato la nuova Defender per scoprire come è cambiata e per comprendere come si comporta sia su strada che in off-road.
Ci sono auto che nel tempo sono diventate delle icone e tra queste non può mancare la Land Rover Defender, una vettura che adesso è stata completamente rinnovata tenendo conto delle esigenze degli automobilisti moderni, ma senza rinnegare le sue origini da fuoristrada dura e pura. Certo, si è ammorbidita notevolmente per questioni di comfort, ma riesce ancora a cavarsela alla grande oltre l’asfalto. L’abbiamo guidata con il 2 turbodiesel da 240 CV che riesce a spostare con una certa disinvoltura la sua massa generosa.
Reinterpretazione moderna di un grande classico
Anni e anni sul mercato non possono essere cancellati a colpi di matita o di disegni al PC, per cui i designer che hanno lavorato al progetto della nuova Defender hanno mantenuto i tratti di base dell’auto e la differenza tra la variante 3 porte e quella a 5 porte, identificate con le sigle 90 e 110: numeri che non indicano più i pollici del passo come in passato. Imponente, grazie ad una lunghezza di oltre 5 metri, ad una larghezza di due e ad un’altezza che sfiora i due metri, la Defender di nuova generazione si lascia guardare per via delle forme moderne che strizzano l’occhio al passato.
Nera ha un fascino grintoso, ma sono diverse le combinazioni di colore disponibili, e non mancano 4 pacchetti denominati, rispettivamente, Explorer Pack, Adventure Pack, Country Pack ed Urban Pack. L’Explorer Pack presenta anche il porta attrezzatura esterno, ed il porta pacchi expedition. L’Aventure Pack può sfoggiare anche il sistema di risciacquo portatile ed il compressore d’aria integrato, oltre allo zaino che diventa un tutt’uno con il divano. Simile a quest’ultimo ma meno specialistico il Country Pack, mentre l’Urban Pack si distingue per la piastra di protezione anteriore e la pedaliera in metallo.
Interni: spazio di qualità
L’abitacolo della Defender 110 è immenso per via dei 3 metri di passo, e questo le consente di offrire anche le configurazioni a 6 o 7 posti. La vettura della nostra prova è una 5 posti, ma sia davanti che dietro si viaggia con abbondanza di centimetri sia per le gambe che per la testa. Le viti a vista rappresentano un tocco vintage ben studiato ma la strumentazione digitale e lo schermo dell’infotainment ci ricordano che siamo su un’auto moderna; anche se quest’ultimo, perfettamente integrato nella plancia, si trova in una posizione non ottimale per una consultazione rapida. Di ottimo livello le finiture, grazie alle plastiche curate ed ai pellami di qualità, e non mancano vani portaoggetti con fondo morbido. Il bagagliaio può arrivare a quasi 2.000 litri di capacità di carico, ma l’accesso al vano di carico non è tra i più agevoli quando si trova parcheggio tra due veicoli.
Al volante: comoda su strada, intraprendete in off-road
Su strada le reazioni provocate dal telaio separato e dagli assali rigidi sono solamente un lontano ricordo perché adesso la Defender presenta la scocca portante in alluminio, le sospensioni a ruote indipendenti con bracci in lega leggera con tanto di sottotelai in acciaio, e può avere persino le sospensioni pneumatiche e gli ammortizzatori a controllo elettronico in opzione. Con questi elementi il comfort è divenuto speculare a quello di un SUV di alta gamma, e nei tratti guidati la Defender distanzia letteralmente le sue rivali.
Chiaramente, non bisogna mai sottovalutare il suo peso capace di provocare importanti trasferimenti di carico, ma in caso di necessità il conducente può sempre contare sugli ADAS, anche se bisogna riconoscere che alcuni di essi intervengono in maniera fin troppo intraprendente. Alle sensazioni positive trasmesse al volante contribuiscono anche il motore 2.0 biturbodiesel da 240 CV e 430 Nm di coppia massima, e la trasmissione automatica ad 8 rapporti, un binomio capace di spingere la Defender attuale da 0-100 km/h in 9,1 secondi, e di lanciarla fino ad una velocità massima di 188 km/h. Non male i consumi in rapporto a massa e dimensioni, visto che sfiorano i 10 km/l.
Quando si abbandona l’asfalto c’è il terrain response a mettere a suo agio il guidatore su ogni terreno, dove la Defender sfoggia angoli d’attacco e d’uscita rispettivamente di 38° e 40°, ed un angolo di dosso di 28°. Per i guadi nessun problema fino ad una profondità di 90 cm grazie ad un’estensione totale delle ruote di 500 mm. In ogni caso, a vigilare su tutto c’è la trazione integrale permanente, mentre in condizioni difficili si può ricorrere al riduttore, ed ai differenziali centrale e posteriore bloccabili e a controllo elettronico.
Prezzo: a partire da 66.700 euro
Per entrare in possesso della Defender 110 in allestimento S con il 2.0 biturbodiesel, come la vettura della nostra prova, bisogna mettere in conto un esborso di 66.700 euro, ma scegliendo colore, cerchi, vetri oscurati ed altri particolari, si superano facilmente i 70.000 euro. Gli ADAS di base sono presenti nella dotazione di serie, ma quest’ultima va integrata con altri dispositivi di assistenza alla guida contenuti in un pack che si paga a parte, per cui non sorprende che la vettura del test abbia un prezzo finale che gravita intorno ai 77.000 euro.