La Seat Leon indossa l’abito da coupè per la sua variante a 3 porte.
La Seat Leon indossa l’abito da coupè per la sua variante a 3 porte.
La Leon di nuova generazione ha portato una ventata di novità in Casa Seat, grazie alla piattaforma modulare MQB, condivisa con la VW Golf e l’Audi A3, sfoggia una base meccanica di prima qualità e la linea presenta degli spunti stilistici che la differenziano nettamente dalle sue cugine teutoniche. D recente la gamma si è poi arricchita anche della variante a 3 porte, denominata SC, acronimo di Sport Coupè che, nell’allestimento FR, come quello della vettura provata, risulta particolarmente affascinante. Nel nostro test-drive abbiamo messo alla frusta la 2.0 TDI da 184 CV con Cambio a doppia frizione Cambio DSG che offre una spinta corposa a fronte di consumi decisamente contenuti.
Estetica: design tagliente
La Seat Leon SC enfatizza il concetto di design già visto sulla 5 porte aggiungendovi degli spunti da coupè. Il frontale è reso più aggressivo dalla presa d’aria e dalla calandra a nido d’ape, con tanto di logo FR, circondata dai gruppi ottici full LED. La vista laterale presenta i caratteristici tagli che partono dai gruppi ottici e vanno a disperdersi in prossimità dei passaruota posteriori. Mentre dietro spiccano i fari a LED, il doppio terminale di scarico, i montanti inclinati e il lunotto dalla forma a V; completano il quadro i cerchi da 18 pollici con pneumatici 225/40.
Interno: tutto sotto controllo
Con una posizione di guida ideale per affrontare qualsiasi percorso, la Leon SC presenta un abitacolo pensato per consentire al conducente di avere tutto sotto controllo. E grazie alle “palette” situate dietro al volante si può persino cambiare marcia in maniera manuale come sulle auto da corsa quando non si ha voglia di lasciare il comando delle operazioni alla trasmissione DSG. Le luci ambientali cambiano poi tonalità, passando dal bianco al rosso quando si seleziona la modalità sport. Le portiere di generose dimensioni creano qualche problema nei parcheggi più stretti e l’accessibilità ai posti posteriori impone una certa agilità rispetto alla versione a 5 porte, ma è un piccolo dazio da sacrificare sull’altare del design. Mentre il bagagliaio, con 380 litri, non perde nulla rispetto alla versione convenzionale.
Al volante: fluida, veloce e sicura
L’assorbimento delle sospensioni, l’erogazione del motore e la stabilità in curva consentono di guidare nella massima tranquillità e con un certo coinvolgimento. In modalità Eco i consumi si abbassano a livello di un’utilitaria, con medie di 5 l/100 km, mentre in “Normal” la vettura è ancora più spigliata e leggera mentre danza da una curva all’altra. Le cose cambiano quando si seleziona la modalità Sport, infatti il cambio Cambio DSG scala rabbioso non appena si sfiora l’acceleratore, lo sterzo s’indurisce e la Leon scatta al minimo affondo del piede destro. In questo frangente i 184 CV e i 380 Nm del motore 2.0 TDI sembrano ancora di più e bisogna stare attenti al tachimetro per non rischiare di perdere punti sulla patente. A limite c’è un leggero sottosterzo, ma diminuendo la pressione sul gas l’auto ritorna velocemente in traiettoria, mentre sui curvoni autostradali la stabilità è da riferimento. Buone notizie anche dall’impianto frenante, sempre pronto e dagli spazi d’arresto contenuti. Certo, i pneumatici con la spalla bassa, 225/40 non rappresentano il massimo della comodità sulle sconnessioni, ma un piccolo compromesso è accettabile.
Prezzo: 27.650 euro
La Leon SC della nostra prova, con il 2 litri TDI da 184 CV e il cambio Cambio DSG a doppia frizione ha un prezzo di listino di 27.650 euro, ma è equipaggiata con numerosi optional tra cui interni in pelle, navigatore satellitare e sensori di parcheggio che fanno lievitare il costo finale.