Un po’ fuoristrada, un po’ suv e un po’ station wagon. Funzionale e spaziosa, equipaggiata con un compatto motore turbo benzina
Un po’ fuoristrada, un po’ suv e un po’ station wagon. Funzionale e spaziosa, equipaggiata con un compatto motore turbo benzina
Non sarà alla moda come certe concorrenti di segmento, ma almeno la Skoda Yeti promette quanto mantiene. Largo allo spazio, largo al volume, meglio essere che apparire. Il restyling non muta i valori in campo e il piccolo 1.2 TSI turbo benzina si adatta alla specifiche della vettura. Una Yeti che, nonostante il passare del tempo, rimane sempre attuale. Rinvigorita e ringiovanita dal recente maquillage che l’ha vista protagonista.
Skoda Yeti 1.2 TSI Elegance: pratica e squadrata
Non è difficile descrivere le forme di Skoda Yeti. Tutta sostanza direbbe qualcuno. Perché se il restyling ha riqualificato come di consueto lato A (i led non potevano mancare) e lato B, alla fine dei conti i connotati di Yeti si confermano gli stessi di sempre. Non c’è spazio per eventuali lineamenti curvi. Perché qui la linea gioca tutto sull’essere “tesa”. Che se dal punto di vista estetico forse dice poco ai cultori dell’auto, è però la soluzione migliore quando la funzione deve essere privilegiata rispetto allo stile. E così sia. Una Skoda Yeti ovviamente squadrata, ma adeguata al suo essere. Perché sarà anche un suv di taglia medio piccola, però chi l’ha compra non pare sia interessato a come sia classificata, ma a quanto sia razionale.
Gli interni: rigore “intelligente”
La vita di bordo si configura in funzione dello spazio. Vani e scomparti portaoggetti sono all’ordine del giorno. E ogni elemento dell’abitacolo è studiato per essere pratico e razionale. Così il piano di carico sfrutta un sistema di sedili removibili, in modo tale che la capacità di carico possa variare da 510 a 1.760 litri in poche semplici mosse. L’accesso al vano è poi garantito da un ampio portellone, che offre una notevole estensione (1,87 m) verso l’alto. E se a questo si aggiunge che a bordo si possa viaggiare comodamente in cinque, allora diventa chiaro che la Skoda Yeti possa essere una valida alternativa alla “classica” station wagon. Plancia e design degli interni non saranno originali, però la qualità dei materiali non si discute, così come l’ergonomia d’insieme.
Skoda Yeti 1.2 TSI Elegance: Cambio DSG e sovralimentazione
Nulla di nuovo sotto il cofano della brillante Yeti. Ennesima questione di famiglia, che sfrutta l’esperienza del motore turbo per “pompare” un po’ di cavalli dal piccolo quattro cilindri di 1.197 centimetri cubici. La potenza è pari a 105 CV, mentre la coppia a 175 Nm a 1.550 giri/minuto. Un dato, quest’ultimo, paragonabile a quello di una motorizzazione turbodiesel. Una conferma al volante, con una spinta costante sin dai bassi regimi. Frangente ideale per puntare ai bassi consumi. Che, secondo quanto dichiarato dalla casa, dovrebbero attestarsi a poco più di 6 l/100 km nel ciclo combinato. Mentre il fronte delle emissioni di CO2 si espleta in circa 142 g/km. Certezza coadiuvate dalla presenza del cambio automatico doppia frizione DSG, che ben sposa i pregi del piccolo milledue. Anche se l’unica soluzione per mantenere i consumi più bassi possibile, è guidare con un filo di gas. Perché la Skoda Yeti 1.2 TSI non ama viaggiare a pieno carico e soprattutto quando la pendenza comincia a farsi sentire. Condizioni tali per cui il piccolo 1.2 TSI non risulta sempre così “pronto”, ma piuttosto assetato.
Skoda Yeti 1.2 TSI Elegance: il test drive
Non fatevi trarre in inganno dalle linee, perché su strada si rivela molto più auto di quanto si possa immaginare. Certo non si tratta di una vettura sportiva e il compatto “milledue” non può essere annoverato tra quelle motorizzazioni per così dire “vivaci”. Ma il pacchetto è nel complesso più che positivo e sposa alla perfezione le caratteristiche dinamiche della vettura. Lo sterzo, preciso e diretto, asseconda l’avantreno, incline al Sottosterzo solo quando si forza davvero la mano. La stabilità, oltre ad essere sempre garantita dai sistemi di sicurezza, rimane comunque uno dei punti di forza di Skoda Yeti. Ben piantata a terra in ogni situazione, metterla in crisi è davvero difficile. Nonostante il baricentro alto, Rollio e beccheggio si rivelano relativamente contenuti. Grazie ad un assetto votato si al comfort, ma tarato in maniera corretta, che non sconfina mai in fenomeni di “galleggiamento”.
Skoda Yeti 1.2 TSI Elegance: il prezzo
Siamo difronte al top di gamma della famiglia Skoda Yeti. L’allestimento in oggetto (l’Elegance) è il più ricco e completo tra quelli disponibili. Si parte da quota 24.180 euro. La dotazione di serie comprende tra gli altri i fari adattivi allo Xeno con funzione curvante, la regolazione dinamica e l’impianto lavafari. Il climatizzatore è del tipo automatico bi-zona con AQS (Air Quality Sensor). Ma, come ogni modello del Gruppo, la tendenza a far lievitare il prezzo attingendo al listino degli optional, si palesa anche questa volta. Così, configurando la vettura secondo le specifiche del modello in prova, è facile arrivare intorno ai 27.000 euro. Cifra considerevole al di la delle qualità messe in campo da Yeti, soprattutto in relazione alle prestazioni messe in campo dal suv ceco.