Grazie al metano percorre oltre 100 km con meno di 4 euro
Grazie al metano percorre oltre 100 km con meno di 4 euro
La nuova Seat Leon, grazie ad una linea riuscita, a dei contenuti di livello ed alla nuova piattaforma MQB, ha suscitato l’interesse del mercato, proponendosi nelle varianti a 5 porte, coupé e wagon, adesso è arrivata anche la versione a doppia alimentazione benzina/metano, identificata dalla sigla TGI, che promette percorrenze da record a prezzi irrisori. Abbiamo provato la nuova “media” a metano di Seat su strade ed autostrade riscontrando consumi decisamente contenuti che non vanno a mortificare le prestazioni.
Esterno: sguardo intrigante
La linea della Leon è ancora troppo fresca per subire dei cambiamenti, per questo la silhouette della TGI non si discosta minimamente da quella delle sue sorelle alimentate esclusivamente a benzina o a gasolio. Infatti, il frontale cattura subito lo sguardo per via dei fari full led (optional), e trasuda una certa verve dalla grande presa d’aria inferiore. La vista laterale è resa dinamica dai giochi di luce della carrozzeria, con il terzo finestrino che slancia l’insieme. Mentre quella posteriore pone in evidenza i gruppi ottici orizzontali, il lunotto a V ed il logo identificativo del modello posizionato al centro del portellone.
Interno: semplicità e qualità
Anche l’abitacolo della Leon ormai non è più una novità, ma resta un luogo piacevole da vivere quando si affrontano viaggi importanti. Merito dei sedili che non affaticano neanche dopo molti km, della strumentazione chiara e leggibile e di un infotainment completo ed intuitivo. La posizione di guida consente a guidatori di qualsiasi taglia di trovare l’assetto ideale, mentre lo spazio a bordo è sempre abbondante e anche il bagagliaio è ben sfruttabile, nonostante il vano di carico abbia perso circa 100 litri rispetto a quello delle altre versioni. Inoltre, lo spazio destinato alla ruota di scorta è stato utilizzato per ospitare il serbatoio del metano, quindi, in caso di foratura, bisogna affidarsi ad un kit. A parte questi particolari, se non fosse per l’indicatore del metano posizionato all’interno del quadrante del contagiri, sarebbe impossibile comprendere di trovarsi a bordo di una Leon TGI.
Al volante: fluida e silenziosa
Inutile girarci intorno, con una vettura del genere l’interrogativo è sempre lo stesso: sarà in grado di mantenere un certo brio? Bene, la risposta è sì, in quanto il 1.4 turbo da 110 CV riprende con vigore non appena si spinge sul gas (la coppia di 200 Nm arriva a soli 1.500 giri) e non costringe ad esplorare la zona alta del contagiri neanche in caso di un sorpasso improvviso. Inoltre, è straordinariamente silenzioso, tanto che nei viaggi autostradali è veramente difficile percepire la sua presenza sonora. Di conseguenza, ci si ritrova a guidare utilizzando il motore nello stesso “range” di un turbodiesel, a tutto vantaggio dei consumi. Infatti, con poco più di 14 euro per fare il pieno di metano (15 kg), sono riuscito a percorrere ben 380 km senza praticare una guida particolarmente accorta. Il risultato? Circa 25,3 km/l ed una spesa inferiore ai 4 euro per percorrere poco più di 100 km. L’unica raccomandazione, se si decide di affrontare un viaggio dai 400 km in su, è quella di verificare la presenza di distributori di metano lungo l’itinerario, perché trovare delle stazioni di rifornimento lungo l’autostrada non è un’operazione così agevole come si potrebbe pensare. Certo, volendo si può contare sul serbatoio di benzina, ma considerati i tempi ed i consumi a metano, sarebbe un vero peccato! Una menzione a parte meritano i dispositivi dedicati alla sicurezza attiva, come il sistema che mantiene autonomamente l’auto in Carreggiata (optional) e poi avvisa il conducente attraverso un segnale sonoro e visivo che è il caso di riprendere il comando delle operazioni: una vera manna contro i colpi di sonno..
Prezzo Leon a metano: da 23.010 euro
La Seat Leon 1.4 TGI nell’allestimento Style della nostra prova è un’auto che vanta una buona dotazione di serie; infatti, l’autoradio, i cerchi in lega, i fendinebbia, il controllo automatico della velocità ed i vetri elettrici posteriori fanno parte dell’equipaggiamento standard. Ma la tentazione di montare accessori importanti come i fari Full LED può essere costosa, 1.220 euro, così come quella che spinge i guidatori più sensibili alla sicurezza ad equipaggiarla con il radar che mantiene invariata la distanza dagli altri veicoli, 540 euro. Quindi, considerando la lista degli optional, non ci vuole molto per far crescere il prezzo d’acquisto, fissato in origine a 23.010 euro.