Design originale e agilità da riferimento per la citycar delle Tre Ellissi.
Design originale e agilità da riferimento per la citycar delle Tre Ellissi.
Tra le proposte Toyota per conquistare la città non c’è solamente la Yaris Hybrid, ma anche la piccola Aygo, che è stata completamente rinnovata ed ha subito ricevuto l’apprezzamento del mercato. Abbiamo provato la versione x-wave, ovvero la variante con una grande porzione di tetto in tessuto, che la trasforma in una cabrio in formato ridotto.
Esterno: assolutamente originale
Si fa notare l’Aygo di nuova generazione, quel frontale ad X, è un qualcosa d’irresistibile per lo sguardo: intriga, invita ad una seconda occhiata più approfondita e raccoglie un’approvazione unanime. Nonostante la lunghezza ridotta, la vista laterale presenta numerosi elementi da esaminare: dalla zona superiore del passaruota anteriore, che forma una sorta di continuità cromatica con la parte centrale del frontale, al vetro della portiera posteriore inclinato verso l’alto. Anche da dietro l’Aygo non perde nulla della sua originalità, per via dei grandi gruppi ottici che si estendono dai montanti posteriori fino alla zona d’apertura del bagagliaio, e ricordano le antenne del famoso robot Gundam.
Interno: sfrutta tutto lo spazio disponibile
Nonostante sia una citycar, e quindi una vettura che deve avere un occhio di riguardo al prezzo finale, l’Aygo presenta un interno piacevole, dove qualche plastica più economica risulta abbellita da una verniciatura sgargiante. Bello e pratico lo schermo da 7 pollici del sistema multimediale, dotato, nella vettura in prova, di un navigatore vero e proprio, e di una preziosa retrocamera posteriore. Chiaramente, la lunghezza di 3,46 metri limita lo spazio per le gambe dei passeggeri più alti, che possono sfiorare anche il cielo dell’abitacolo con la testa. Anche il bagagliaio risente delle dimensioni generali, ma, volendo, è possibile sfruttarlo in altezza. La versione della nostra prova, la x-wave, poteva contare anche su un tetto apribile elettricamente, in tessuto, dalle dimensioni generose, che nelle belle giornate ci ha permesso di viaggiare in totale libertà come se fossimo su una cabrio.
Al volante: grande tenuta di strada
Di solito, quando si guida una citycar, si pensa all’agilità, che all’Aygo di sicuro non manca, e ci si aspetta una tenuta di strada accettabile, ma non certo entusiasmante. Niente di più sbagliato se si è al volante della piccola Toyota, che garantisce appoggi sicuri e reazioni equilibrate e progressive anche nelle manovre d’emergenza, nonostante una lunghezza complessiva di soli 3,46 m. Anche l’assorbimento delle sospensioni è buono, e il volante risulta decisamente consistente, come quello di una vettura di segmento B, tanto da non essere mai troppo leggero, né poco comunicativo. Insomma, un bel quadro generale dal punto di vista dinamico, tanto che si è portati a desiderare una maggiore verve dal 1.0 a 3 cilindri da 69 CV presente sotto il cofano, che, peraltro, si fa sentire in accelerazione. Comunque, il piccolo propulsore si fa apprezzare dal punto di vista dei consumi, visto che si riescono a percorrere 17 km/l senza essere troppo indulgenti con l’acceleratore. Buona la manovrabilità del cambio a 5 marce, al quale si ricorre frequentemente quando si è in cerca di maggior spunto, efficace la frenata.
A partire da 11.400 euro
La nuova Aygo non è una vettura low cost, ha molti punti di forza, ed è richiesta sul mercato, per cui, il prezzo di partenza della versione x-cool a 3 porte di 11.400 euro, è in linea con i contenuti. Certo, per la variante della nostra prova si parte dai 14.100 euro, ma la dotazione è piuttosto completa e presenta anche il tetto apribile elettricamente in tela. Ovviamente, con le promozioni in corso, che variano a secondo del periodo in cui si entra in concessionaria, si può anche ottenere uno sconto importante, o avere una vettura con tutti gli accessori che si desiderano ad un prezzo accessibile. Quindi, il consiglio è quello di non fermarsi alle apparenze, studiare il listino, e vedere cosa propongono gli showroom.