Al volante della variante più accessoriata della Cherokee con motore diesel da 200 CV.
Al volante della variante più accessoriata della Cherokee con motore diesel da 200 CV.
La Jeep ha una tradizione che farebbe invidia a qualunque costruttore, e la Cherokee rappresenta un modello di successo che da noi ha anticipato il concetto di SUV da diversi anni. Una volta era squadrata e rigida, oggi è cambiata e con la variante Overland della nostra prova, porta il lusso in off-road.
Esterni: una linea decisamente personale
Lo stile della Cherokee è cambiato, e di molto, nel corso degli anni, inizialmente era spigoloso, poi è diventato morbido e adesso ha assunto una connotazione personale che la distingue dagli altri modelli Jeep. Le origini sono inequivocabili, come testimonia la calandra a listelli verticali, ma i gruppi ottici anteriori snelli e sfuggenti le danno un tocco esotico che non guasta. La fiancata presenta una linea di cintura altalenante, mentre al posteriore spiccano i fari che sembrano un prolungamento naturale del lunotto. La Cherokee è lunga 4,63 metri, e larga come una sportiva, arrivando ad 1,90 metri se aggiungiamo la zona inferiore verniciata nello stesso colore. Si capisce che la sua presenza su strada non passa inosservata, visto che i cerchi da 18 pollici lucidati fanno tanto Miami vice.
Interni: un mix tra lusso e concretezza
L’abitacolo della Cherokee è spazioso e non potrebbe essere altrimenti considerando le dimensioni esterne; certo, il tunnel centrale e le prese d’aria posteriori limitano i movimenti delle gambe del passeggero posteriore che siede in posizione centrale, ma l’interno è all’americana, nel senso positivo del termine. Si capisce subito che è un’auto concreta, magari meno raffinata nei dettagli rispetto ad altre concorrenti teutoniche, e con qualche plastica dalla fattura migliorabile, ma decisamente ben assemblata, fatta per durare nel tempo. Non mancano tutti i sistemi di ultima generazione, compreso quello multimediale Uconnect con schermo da 8,4 pollici che ripropone delle icone in basso in modo da selezionare rapidamente la voce prescelta. E’ una soluzione che assomiglia molto a quella vista sulle Maserati di ultima generazione e che funziona molto bene. Apprezzabile anche la presenza di tasti fisici per la climatizzazione, gestibile anche dal display, mentre quelli sul volante sono persino troppi. Nel complesso è tutto ordinato e non manca un pratico vano con sportellino nella parte superiore della plancia per nascondere oggetti vari durante le soste, ma si avverta l’assenza di un alloggiamento per lo smartphone nei pressi della leva del cambio dove trovano spazio le vari prese, la manopola del sistema selec-terrain e la leva del freno di stazionamento elettrico. Inoltre, il pulsante per aprire lo sportellino del carburante, posizionato sul pannello porta del guidatore, in una zona poco visibile, impone qualche ricerca nella prima sosta dal benzinaio. Nel complesso, si sta seduti comodamente nei sedili rivestiti in pelle nappa, con tanto di logo Overland, regolabili elettricamente, riscaldati e refrigerati. La visuale è molto buona e consente di dominare letteralmente la strada, mentre il bagagliaio con apertura e chiusura elettronica è ampio, da un minimo di 591 litri fino a 1.267 litri, e consente di fissare gli oggetti in maniera pratica e sicura.
Al volante: un tappeto volante che sa mettere le ruote oltre l’asfalto
La Cherokee della nostra prova è la più potente tra quelle a gasolio, visto che è spinta dal 2.2 turbodiesel da ben 200 CV e 440 Nm di coppia massima. Numeri che si fanno sentire subito quando si affronta una strada in salita o si è alle prese con un sorpasso: la Jeep in questione scatta con determinazione e offre sempre una bella spinta nonostante una massa di circa 2.000 kg. Certo, l’agilità non è il suo forte, visto che lo sterzo non è molto pronto nella fase d’ingresso curva, ma una volta compreso che bisogna anticipare le manovre si riesce a guidare con una scioltezza di solito riservata alle auto compatte. Ecco, in questo gli uomini del Brand americano hanno fatto centro: sono riusciti a rendere ampiamente gestibile e anche discretamente dinamica un’auto piuttosto imponente. D’altra parte le prestazioni parlano chiaro: 204 km/h di velocità massima e, soprattutto, un’accelerazione da 0 a 100 km/h coperta in soli 8,5 secondi! Il tutto senza andare a discapito dei consumi, visto che medie nell’ordine degli 8,3l/100 km sono decisamente a portata di piede. Un unico appunto relativo al motore riguarda una certa ruvidità che viene sottolineata anche dalla voce che penetra nell’abitacolo a freddo e in accelerazione.
Ma la Cherokee Overland, per quanto imborghesita nelle finiture, è pur sempre una Jeep, per questo l’abbiamo portata anche dove finisce l’asfalto per capire come se la cava. Ebbene, devo ammettere che la capacità con cui è riuscita ad arrampicarsi sui pendii, la motricità dimostrata su un terreno accidentato, e la sua propensione ad avanzare senza affondare, mi hanno favorevolmente colpito. Con il selec-terrein si può adattare l’auto a diverse superfici come neve, fango e sabbia in un attimo, e la risposta della Cherokee lascia sempre soddisfatti. Certo, per affrontare ostacoli più duri bisogna rivolgersi ad una vettura più specialistica come la Wrangler, ma con questa Jeep si riesce già a fare tanto. Quindi un’auto completa, inaspettatamente piacevole anche sull’asfalto, nonostante il peso e le dimensioni, dove fa valere anche la fluidità del Cambio automatico a nove rapporti, e sicura in fuoristrada come vuole la tradizione. Inoltre, grazie alla presenza di sistemi di Sicurezza attiva di ultima generazione, la Cherokee in alcuni frangenti è intervenuta in maniera autonoma, frenando in anticipo quando un veicolo davanti a me ha rallentato in maniera improvvisa, e rimettendosi autonomamente in carreggiata, salvo poi richiamare la mia attenzione invitandomi a mettere le mani sul volante, quando ho simulato un comportamento figlio della distrazione.
Prezzo: da 54.750 euro
La Overland è praticamente la top di gamma della famiglia Cherokee, insieme alla specialistica Trailhawk spinta dal 3.2 V6 a benzina, per questo il prezzo di oltre 54.000 euro non lascia sorpresi. Oltretutto, per questa cifra si può contare su una serie di accessori decisamente importante: dai sedili in pelle regolabili elettricamente, refrigerati e riscaldati, ai cerchi da 18 pollici lucidati, passando per il sistema Uconnect e tutti gli ausili alla guida che consentono di riprendere l’auto anche quando si è vittima della distrazione.