Un confronto doppio tra l’elettrica del momento Nissan Leaf e l’ibrida Toyota Prius Plug-in.
Un confronto doppio tra l’elettrica del momento Nissan Leaf e l’ibrida Toyota Prius Plug-in.
L’elettrica Leaf e la ibrida Prius plug-in a confronto
Abbiamo provato in città le proposte più interessanti di Nissan e di Toyota per una mobilità ecosostenibile, guidando uno dei primi esemplari prodotti della Leaf durante il suo esordio promozionale sul territorio italiano, ed una delle 600 vetture di preserie della Prius Plug-in costruite appositamente per la sperimentazione e la promozione su scala mondiale del prodotto, cercando di capire quanto siano realmente fruibili le vetture dotate di queste tecnologie e soprattutto se l’elettrico sia già pronto per sorpassare l’ibrido.[!BANNER]
Si tratta di due vetture sostanzialmente differenti, che si rivolgono alla stessa clientela proponendo il massimo della tecnologia ibrida con fruibilità migliorata e la possibilità di ricarica delle batterie mediante presa di corrente esterna per la Toyota Prius Plug-in, che fa da contraltare alla scelta della motorizzazione esclusivamente elettrica, anch’essa naturalmente dotata di presa per la ricarica esterna, per un concreto raggiungimento delle emissioni zero e con la possibilità di spostarsi sempre nel silenzio più assoluto della Nissan Leaf.
Design: condizionato dell’aerodinamica
Dal punto di vista del design entrambe le vetture appartengono alla categoria delle due volumi cinque porte, anche se la Nissan ne enfatizza maggiormente l’appartenenza grazie ad un frontale che sporge maggiormente rispetto al profilo continuo e molto meno ricercato della Toyota.
Nessun tipo di aggiornamento stilistico è stato attualmente previsto per la versione Plug-in della Prius, che risulta riconoscibile solo dal piccolo sportellino sul parafango anteriore sinistro che cela alla vista la vera novità di questo modello, la presa di corrente per la ricarica esterna delle sue nuove batterie agli ioni di litio.
Per contro anche la parte posteriore della Leaf risulta più gradevole e ricercata, grazie allo spoiler che sovrasta il portellone con la funzione supplementare di contenere il pannellino solare opzionale dedicato all’alimentazione delle utenze di bordo e ad un piccolo accenno di coda tra la base del lunotto e il paraurti posteriore capace di slanciare ulteriormente un profilo decisamente più gradevole.
Il disegno della Prius ci colpisce solo per una maggiore sensazione di solidità dell’insieme, che si mantiene tale anche salendo a bordo grazie ai massicci montanti del padiglione che non aiutano la visibilità anteriore e laterale ottenibile dalle ampie superfici vetrate, pur emergendo nei confronti della Leaf in quella posteriore, grazie al pratico lunotto sdoppiato del generoso portellone.
Tutto sommato la posizione di guida maggiormente rialzata della Nissan e la minore distanza tra il parabrezza e l’occhio del conducente ci fanno sembrare il mondo esterno più a portata di mano, con conseguente maggiore feeling nelle manovre di parcheggio e disimpegno nel traffico cittadino.[!BANNER]
La ricercatezza delle linee di queste vetture risulta comunque condizionata da studi volti ad individuare il profilo più efficace per ottimizzare il coefficiente di penetrazione aerodinamica, con l’estremo obiettivo di aumentare l’autonomia di viaggio in modalità elettrica riducendo i fruscii aerodinamici che in veicoli così silenziosi risulterebbero intollerabili.
Obiettivo raggiunto con una maggiore attenzione dal punto di vista dell’estetica da parte dei tecnici Nissan, che si palesa in una evidente ricercatezza delle forme dei singoli componenti, particolarmente enfatizzata nello studio dei gruppi ottici anteriori e posteriori a LED, capaci di caratterizzare non poco la linea del frontale e della coda.
Interni: spaziosi e hi-tech
Prius: tutto sul tunnel centrale
Anche all’interno le scelte delle Case costruttrici seguono due indirizzi differenti. La Prius privilegia il grande tunnel centrale a ponte con portaoggetti ricavato al suo interno, dove concentra la maggior parte dei comandi necessari a gestire la vettura e dove trova collocazione lo schermo che fornisce le informazioni del navigatore satellitare, della retrocamera (non presente sull’esemplare provato) e dell’andamento di consumi ed autonomia residua. Una sottile palpebra ricavata nella parte superiore centrale della plancia mostra le classiche funzioni di tachimetro e contagiri per il motore endotermico, nonché, mediante un piccolo display monocromatico le varie fasi di funzionamento del veicolo: elettrico, ibrido o recupero di energia in frenata.
Leaf: una piacevole sorpresa
A bordo della Leaf che segue una disposizione dei comandi sostanzialmente più tradizionale, siamo rimasti colpiti dalla finitura delle superfici, con la consolle centrale in un appagante nero lucido che fa da cornice ad un ampio display, dotato di serie, di una utilissima retrocamera con assistenza al parcheggio mediante indicazione della traiettoria, nonché delle classiche indicazioni per il navigatore e l’impianto di climatizzazione.
A bordo della vettura inoltre è presente un sistema telematico ed informatico denominato Carwings, in abbonamento gratuito per i primi cinque anni di vita dell’auto, che offre informazioni continue al guidatore, come il livello di carica della batteria, l’autonomia residua, la stazione di ricarica più vicina e l’aggiornamento delle indicazioni di navigazione in base alle condizioni del traffico.
Un’altra funzione all’avanguardia è quella che consente di utilizzare un computer o uno smartphone per impostare la carica e monitorare la capacità residua della batteria. È possibile attivare a distanza il climatizzatore della vettura durante la carica, in modo che sia pronta e confortevole al momento dell’uso. Il timer di bordo permette inoltre di pre-impostare la ricarica di Nissan Leaf in modo che abbia inizio di notte, per approfittare delle ridotte tariffe notturne dell’elettricità.
La plancia prosegue con un quadro strumenti dalla ottima leggibilità, felicemente posizionato davanti al guidatore, che presenta un ulteriore display ricavato in una seconda palpebra del cruscotto con le indicazioni di tachimetro ed orologio che ci ricorda inoltre quanto i nostri spostamenti quotidiani siano ad impatto zero, dando vita e facendo crescere con l’aumentare dei chilometri percorsi la raffigurazione di un alberello stilizzato.[!BANNER]
Spaziose entrambe
Le due vetture risultano decisamente comode e spaziose sia per gli occupanti dei posti anteriori che per quelli seduti sul divano posteriore. Nella Leaf si sta maggiormente a proprio agio, sia per la forma del cruscotto che ci porta ad avere tutti i comandi istintivamente a disposizione che per la maggiore cedevolezza e comodità dei sedili. Le uniche note negative per la Nissan riguardano il rivestimento del sottotetto con materiale troppo rigido dalla finitura superficiale migliorabile, nonché il vano bagagli dotato di un pozzetto in plastica al posto del tradizionale piano di appoggio, che non regge il confronto con quello più ampio, dalla forma regolare e completamente rivestito in moquette della Toyota Prius.
Meccanica tradizionale e soluzioni d’avanguardia
Comfort: vince la Leaf
Meccanicamente le due vetture presentano il medesimo schema per le sospensioni, con un classico McPherson all’anteriore ed un essenziale ponte torcente per il retrotreno, anche se il comportamento dinamico emerso nell’uso cittadino ha messo in evidenza le superiori doti di comfort e agilità riscontrate alla guida della Nissan Leaf. Le ragioni di tutto ciò vanno ricercate nella migliore distribuzione dei pesi del veicolo elettrico, ottenuta con l’alloggiamento delle batterie al centro della vettura direttamente sotto il pianale e dalla mancanza della massa del motore a scoppio sull’asse anteriore.
Piacere di guida e peso: la Prius si prende la rivincita
Contrariamente nella Toyota le nuove batterie agli ioni di litio trovano posto sotto il vano bagagli, contribuendo ad allontanare le masse dal baricentro e quindi ad influenzare l’handling della vettura nella guida sui percorsi maggiormente ricchi di curve.
Il peso di 1500 Kg per la Toyota e di ben 1965 Kg per la Nissan non si riflette minimamente nella funzionalità dei servocomandi elettrici dello sterzo e nell’efficacia degli impianti frenanti, nel caso della Leaf, la Casa costruttrice ha adottato dei dischi auto ventilanti anche al posteriore per contrastare efficacemente la considerevole massa della vettura. Tutte e due le vetture sono dotate del sistema di frenata rigenerativa che contribuisce a fornire una ricarica supplementare alle batterie durante la frenata o il semplice rilascio dell’acceleratore, facendo lavorare il motore elettrico come un generatore di corrente che contribuisce alla ricarica delle batterie.
Motore sincrono per la Leaf, elettrico più termico per la Prius
Le motorizzazioni risultano essere: esclusivamente elettrica per la Leaf con un motore sincrono in corrente alternata da 109 CV tra 2730 e 9800 g/min posizionato nella parte anteriore della vettura, alimentato da un pacco batterie costituito da 192 celle agli ioni di litio estremamente compatte di tipo laminato, contro l’ibrido della Prius Plug-in costituito da un motore elettrico da 82 Cv alimentato anch’esso da un pacco batterie agli ioni di litio in abbinamento ad un quattro cilindri benzina di 1798 cc e 99 Cv a 5200 g/min, per una potenza complessiva reale di 136 Cv.
I tempi di ricarica delle batterie sono di 7-8 ore con presa di corrente domestica per la Nissan Leaf, che ci permette di ottenere in soli 30 minuti una ricarica rapida all’80% del potenziale degli accumulatori utilizzando le apposite colonnine di ricarica previste per questa tipologia di vetture. Mentre per la Prius, che monta degli accumulatori più piccoli dall’autonomia inferiore, i tempi si riducono a 90 minuti per un ciclo di carica completo da una comune presa di corrente domestica.
I cambi di velocità che equipaggiano le due vetture seguono una similare filosofia di funzionamento pur essendo sostanzialmente differenti dal punto di vista costruttivo. La Toyota è equipaggiata con una sofisticata unità a variazione continua ECT-V controllata mediante la tecnologia shift-By-Wire che opera in due modalità: ECO per una guida rilassata e attenta al risparmio energetico e POWER per privilegiare il piacere di guida.[!BANNER]
Mentre la Leaf utilizza una meno sofisticata unità di tipo elettrico con frizione automatica. La semplicità del cambio è giustificata dal fatto che il motore non gira a vettura ferma, quindi la sua funzione si riduce a quella di un semplice commutatore di moto avanti-indietro abbinato ad un riduttore con unico rapporto finale. La trazione naturalmente è affidata alle sole ruote motrici anteriori controllate dal sistema anti slittamento.
Sicurezza dentro e fuori l’abitacolo
Dal punto di vista della sicurezza le due vetture adottano tutti i tipi di dispositivi normalmente usati sulle vetture “tradizionali”, quali airbag, Abs, Brake assist e controllo della stabilità.
La Nissan ha inoltre previsto l’installazione sul proprio veicolo del dispositivo Approaching Vehicle Sound for Pedestrians, che si occupa di avvertire i pedoni del suo arrivo emettendo una serie di suoni facilmente udibili dall’orecchio umano.
Questi segnali acustici sono attivi fino alla velocità di 30 km/h ma rientrano in una gamma di frequenze distanti da quelle del traffico cittadino, con l’obiettivo di salvaguardare i pedoni senza incrementare l’inquinamento acustico delle metropoli. [!BANNER]
Le prestazioni che condizionano la scelta
Il giudizio dipende dal percorso
Le prestazioni assolute delle vetture non sono direttamente paragonabili, in quanto la presenza del motore endotermico sulla Prius ribalta a suo favore quasi tutti i valori riscontrabili. Ma se consideriamo le vetture da un punto di vista di un uso prettamente cittadino ed eco-sostenibile le cose cambiano decisamente a favore della Leaf.
L’autonomia della Toyota in modalità elettrica è di soli 20 km ad una velocità massima di 100 Km/H contro i 160 Km della Nissan che si spinge fino a 144 Km/h con una accelerazione da 0 a 100 km/h di 11,9 secondi che sembrano molti meno quando ci si trova ad essere proiettati in avanti nel silenzio più assoluto.
Se il nostro percorso quotidiano però supera questi limiti chilometrici allora possiamo contare sull’intervento della motorizzazione tradizionale della Prius che rappresenta ancora lo stato dell’arte per la mobilità eco-sostenibile a medio e lungo raggio, permettendoci di spingere la vettura sino a 180 Km/h di velocità massima con uno scatto sullo 0-100 di 11,4 secondi arrivando a toccare anche i 2,6 L/100km di consumo combinato che rappresentano un buon 30% in meno rispetto alla odierna generazione di Prius.
Viceversa se pensiamo di rientrare nei limiti di percorrenza imposti dalla tecnologia attuale delle batterie di Leaf allora la scelta non può che cadere sull’elettrico Nissan, con la sua silenziosità assoluta, il ridottissimo costo di ricarica (circa 2 Euro per un pieno di energia) e la facoltà di lasciare inalterato l’ecosistema al suo passaggio rappresenta una scelta ghiotta da non farsi assolutamente scappare per essere sempre al passo con i tempi.
Prezzi: 35.000 euro la Leaf, 33.350 euro la Prius
Tutte queste considerazioni vanno confrontate con i prezzi di listino delle due automobili che, se non verranno varati sostanziosi incentivi riservati all’acquisto di autovetture elettriche depongono decisamente a favore del prodotto Toyota.[!BANNER]
I circa 35.000 euro della Leaf, infatti, ci sembrano ancora troppi confrontati con 33.350 euro della attuale Prius in allestimento Executive. Per contro però basta considerare che la nuova Prius Plug-in sarà disponibile sul mercato non prima del 2012 mentre la Nissan Leaf, già in produzione ed in imminente arrivo sul mercato europeo, non tarderà a solleticare le nostre bramosie di novità proponendosi entro l’estate 2011 anche sul mercato nazionale in allestimento unico full optional.