Il SUV BMW si rinnova completamente con una linea più morbida più spazio interno e tanta tecnologia ma con un piacere di guida tipicamente bavarese.
Il mondo dei SUV è variegato, complesso e colmo di proposte, ma una vettura più di altre rappresenta l’anello di congiunzione tra le auto a ruote alte e le vetture convenzionali, è la BMW X3, che è stata rinnovata completamente per essere ancora più comoda e tecnologica, ma senza rinunciare al tipico piacere di guida della Casa bavarese. L’abbiamo provata con due motorizzazioni diesel, il 2.0 da 190 CV ed il 3.0 da 265 CV, entrambe valide ma con caratteri diversi.
Esterni: meno spigoli e più muscoli
Le dimensioni sono più o meno speculari a quelle della X3 precedente, con appena 6 cm in più in lunghezza che poi si riflettono principalmente nel passo incrementato di 5 cm. Ma la nuova generazione del SUV bavarese ha un carattere differente, è più morbida, con meno spigoli, abbandonando completamente anche il minimo retaggio della prima arrivata sul mercato, mette l’accento sui particolari, come la calandra tridimensionale che rielabora il “doppio rene”, o il cofano anteriore con profonde nervature. Equilibrata la fiancata che si slancia con il terzo finestrino proteso verso l’alto, sportiva la vista posteriore con lo spoiler sul lunotto. In tutto ciò è evidente il family feeling con le altre proposte della Casa dell’Elica a ruote alte, ma è il segno dei tempi, dove il senso d’appartenenza ad un brand diventa vitale per ogni modello. Comunque, la X3 mantiene una certa personalità, magari meno urlata, ma sempre presente.
Interni: salotto buono per sportivi tecnologici
Unire la sportività con il comfort è un esercizio difficile per ogni costruttore, ma alla BMW sono riusciti perfettamente nell’intento, visto che la plancia orientata verso il guidatore, come sulle vetture bavaresi di un tempo, fa il pari con delle sedute ampie e con un divano posteriore capace di ospitare, realmente, tre persone. La strumentazione digitale, che riprende il disegno classico, è accattivante e ben leggibile, mentre il display del sistema d’infotainment non appesantisce la linea della plancia. C’è anche il condizionatore trizona, per gestire separatamente i flussi d’aria nella parte posteriore, ma sono i comandi vocali e gestuali a fare la differenza: si può chiedere all’auto persino se l’autonomia è sufficiente per raggiungere la destinazione impostata, o che tempo fa nella zona in cui ci si dirige. Inoltre, basta un gesto per alzare o abbassare il volume dell’impianto audio, o per chiudere una finestra sul display. E’ il progresso che avanza, e che consente di ridurre i tasti fisici rimanendo comunque concentrati sulla guida. Tanta cura per i dettagli stona con la finitura della parte bassa dei pannelli porta e con il vano portaoggetti sdoppiato: decisamente poco pratico. Ben rifinito e intelligente nell’organizzazione il vano bagagli da 550 litri con maniglie per ribaltare in maniera separata gli schienali del divano posteriore e con uno scomparto nascosto sotto il pianale di carico.
Al volante: baricentro alto e non sentirlo
Parlando della guidabilità della X3 mi viene da fare una considerazione, o meglio, un confronto con la generazione precedente, rispetto alla quale si percepisce dopo appena pochi chilometri il passo in avanti in termini di handling. L’auto è agile, reattiva, con un motore generoso e un cambio preciso che mettono in risalto il dna classico di una BMW, al punto che non sembra di essere al volante di una vettura dal baricentro alto. Già con il 2.0 diesel da 190 CV e 400 Nm il SUV della Casa dell’Elica si muove agile tra le curve, riprende bene, favorito dal cambio automatico a 8 marce (stessa trasmissione anche per la 3.0 diesel), ma è chiaro che il 3.0 diesel con 265 CV e soprattutto con 620 Nm spinge con più vigore, facendo segnare addirittura un tempo inferiore ai 6 secondi per il classico scatto da 0 a 100 km/h (la 2.0 diesel si ferma ad 8 secondi), comunque, per entrambe, a favorire la risposta immediata del feeling di guida è un volante sensibile ma sempre preciso che trasferisce con fedeltà tutto ciò che passa sotto le ruote. Se viaggiate sulle autostrade tedesche con una certa frequenza allora potrebbe esservi utile anche sapere che la 30d tocca i 240 km/h in luogo dei 213 km/h della 20d.
Mentre, a livello di consumi, la 20d ci ha consentito di percorrere 100 km con 6 litri di gasolio, contro i 7l/100 km della 30d, che però risulta molto più assetata quando si esplorano le sue super prestazioni. Pioggia, neve, strada sterrata e persino un guado, si avete capito bene, un guado, non sono un problema per la X3 visto che vanta un’altezza da terra di 204 mm e che può superare senza difficoltà anche un corso d’acqua alto 50 cm. Merito della trazione integrale xDrive che interviene prontamente per favorire sempre la massima aderenza possibile. Completano il quadro gli ausili alla guida che agiscono sul volante per mantenere l’auto in corsia, aiutano a tenere la corretta distanza di sicurezza dal veicolo che si sta seguendo e informano il guidatore anche dell’approssimarsi di un segnale di Stop qualora quest’ultimo proceda in maniera troppo spedita.
Prezzo: da 50.150 euro
La X3 20d parte dai 50.150 euro, 50.349 euro con le levette del cambio automatico dietro il volante, a cui bisogna aggiungere un extra che va da 2.900 euro a 9.200 euro in base all’allestimento prescelto: sono quattro e corrispondono ai nomi di Advantage, X Line, Luxury ed M Sport. La X3 30d invece ha un prezzo base di 57.050 euro, che diventano 57.250 euro con il cambio automatico sport. Come sulla 20d ci sono i medesimi allestimenti tra cui scegliere, con gli stessi aumenti di prezzo. Chiaramente, la fornitissima lista degli optional consente di personalizzare il SUV BMW in base ai gusti e alle tasche dell’acquirente.