Abbiamo provato la variante con il 2 litri a gasolio più potente da 224 CV abbinato alla trazione posteriore.
La BMW Serie 4 Gran Coupé ha una gamma completa, come da tradizione della Casa bavarese, per cui quando è arrivata in redazione la variante con il 2 litri turbodiesel più potente, spinta dalla sola trazione posteriore, l’abbiamo accolta con l’entusiasmo di chi sa quanto questa vettura può essere appagante da guidare. Il modello in questione inoltre, è equipaggiato con il cambio automatico ad 8 rapporti con tanto di paddles dietro il volante.
Esterni: sportiva ed elegante
La Serie 4 Gran Coupé attira gli sguardi per via di una linea molto più filante di quella della Serie 3, rispetto alla quale può contare su un baricentro più basso di 30 mm e su carreggiate più larghe di 14 mm all’avantreno e di 22 mm al retrotreno che le conferiscono un’immagine più muscolosa ed una tenuta di strada superiore. Se a tutto questo aggiungiamo “la cura M” dell’esemplare in questione, con tanto di paraurti dedicati, cerchi in lega e impianto frenante maggiorato con pinze specifiche, ecco che l’effetto wow è assicurato. Certo la livrea nera non aiuta a cogliere al meglio ogni particolare ma la rende comunque affascinante.
Interni: sportiva ma con classe
L’abitacolo della Serie 4 Gran Coupé è un ambiente sportivo, senza dubbio, con le sedute che presentano la cura M per affascinare lo sguardo e trattenere al meglio nelle curve, ma è anche elegante, con quella plancia ben rifinita dalla quale emerge lo schermo touch da 8,8 pollici del sistema multimediale. Comunque, il volante con il logo M è lì a ricordare che si tratta di una BMW speciale, pronta all’azione. Certo, non le manca niente, persino l’head-up display che aiuta a non distrarsi alla guida, e un infotainment ultramoderno capace di fornire indicazioni sul meteo, sulle ultime notizie dal mondo, e sulle località in cui si desidera arrivare. Ma tutto fa pensare che l’esperienza migliore è quella regala tra le curve, a patto di essere in 4 perché il passeggero centrale ha veramente poco spazio per le gambe. In compenso il bagagliaio è capiente, 480 litri, ed accessibile grazie al pratico portellone.
Al volante: l’essenza della guida
Sì d’accordo è bella, è elegante, ed è anche connessa, visto che può fungere anche da hot spot per gli smartphone, ma è alla guida che esprime il suo valore aggiunto rispetto alla già valida Serie 3. Il 2 litri turbodiesel da 224 CV è progressivo, potente e consente di gestire al meglio la vettura per via di un’erogazione priva di buchi e di ritardi, il cambio ad 8 rapporti automatico realizzato dalla ZF è preciso, rapido, e non fa rimpiangere il manuale, anche perché, volendo, può essere gestito con le palette solidali con il volante. Ecco, volendo essere pignoli, quest’ultime potrebbero essere di dimensioni maggiori per essere utilizzate al meglio, ma comunque ci si abitua presto. Per il resto, avere le ruote anteriori libere dalla trazione consente di impostare al meglio le traiettorie favorendo l’inserimento in curva, poi è tutta una questione di gas con il posteriore che aiuta a chiudere le svolte quando si utilizzano gran parte dei 450 Nm di coppia massima disponibili. Le prestazioni sono da sportiva vera con una velocità massima di 247 km/h ed un’accelerazione da 0 a 100 km/h coperta in 6,7 secondi, ma sono l’assetto e l’impianto frenante a permetterle di fare la differenza. Sul misto si esalta ma anche sul veloce è un’auto equilibrata, precisa ma nello stesso tempo esuberante. Potente la frenata che può contare anche su un pedale ben modulabile. Inoltre, quando si viaggia ad andatura tranquilla, l’auto è silenziosa e consente di macinare chilometri in souplesse. Non male i consumi, che si attestano sui 16 km/l di media, ma che, nel ciclo extraurbano, ad andatura convenzionale, consentono di ottenere percorrenze superiori.
Prezzo: 57.350 euro
Quando si è al cospetto di auto del genere non è possibile aspettarsi dei prezzi a buon mercato, oltre tutto, la variante MSport è la più ricca in listino, per cui i 57.350 euro necessari per entrare in possesso della Serie 4 Gran Coupé 425d in questione non stupiscono. Certo, la dotazione è consona al segmento, ma volendo si può integrare con una corposa lista d’accessori che ne eleva ulteriormente il costo finale.