BMW 125d M Sport 3 porte: la prova su strada

Valerio Verdone
17 Agosto 2018
109 Foto

Con la trazione posteriore ed un corpo vettura a tre porte questa BMW è davvero coinvolgente visto che può contare anche su 2 litri turbodiesel da ben 224 CV.

La BMW Serie 1 è come quelle specie in estinzione che bisogna difendere con le unghie e con i denti affinché non spariscano. Ed in effetti la dura legge del mercato ha già decretato per lei un futuro con la trazione anteriore, per adesso però è ancora in listino con la trazione posteriore e c’è la possibilità di averla anche nella variante a 3 porte. Ed è proprio così che l’abbiamo guidata, in un’affascinante livrea rossa e con la più potente motorizzazione a gasolio da 224 CV.

Esterno: effetti prospettici

La Serie 1 a 3 porte è un’auto particolare, con il frontale allungato che spicca in un corpo vettura compatto. La fiancata beneficia dell’unica porta che snellisce l’insieme, mentre al posteriore i gruppi ottici, retaggio del restyling, donano carattere. Il tutto è reso ancora più affascinante dai paraurti specifici e dai cerchi in lega che ospitano un impianto frenante sportivo dovuto all’allestimento M Sport. La livrea rossa non stona, anzi, aggiunge quel tocco esotico ad un’auto che è tutt’altro che convenzionale.

Interno: semplice e sportiva

Non è certo l’ultima arrivata sulla scena della compatte, eppure la BMW Serie 1 si difende alla grande dal trascorrere del tempo e mantiene quella giusta quantità di pulsanti che ne rende l’utilizzo semplice ed immediato. Niente fronzoli: un volante sportivo, una strumentazione chiara e quei tocchi M Sport sulla plancia che fanno la differenza. Belli anche i sedili sportivi dedicati, mentre il sistema multimediale da 8,8 pollici può contare anche sul pratico controller e non ha nulla da rimpiangere rispetto a quelli delle concorrenti più audaci visto che consente persino di leggere le news dell’ultima ora in tempo reale. Quello che si percepisce, dalla seduta bassa è che nella Serie 1 il guidatore è al centro della scena ed è messo nelle migliori condizioni possibili per guidare. Con la 3 porte salire dietro può sembrare più faticoso, ma in realtà l’accessibilità è meno problematica di quanto sembri. In quattro si viaggia comodi ed i 335 litri del bagagliaio rappresentano un giusto valore.

Al volante: una compatta tutta da guidare

Devo ammettere che ho sfruttato ogni occasione possibile per guidare questa BMW, perché non consuma molto (16-17 km/l), grazie ad un 2 litri turbodiesel da 224 CV sovralimentato a fasi variabili, ma è tremendamente scattante: va da 0 a 100 km/h in 6,3 secondi, e riprende con una fluidità ed una rapidità encomiabili. Merito del cambio automatico sequenziale ad 8 rapporti, che si può gestire anche con la leva in modalità manuale o con le palette dietro il volante e di una coppia di 450 Nm davvero generosa. Ogni volta che si preme l’acceleratore si avverte la spinta di questa BMW, ma non è un’erogazione aggressiva, bensì precisa e priva di buchi, tanto da ricordare quasi quella di un’auto elettrica nella sua efficacia. La prima volta che ho avuto modo di provare questo propulsore mi aspettavo il tipico calcio nella schiena e invece ho avuto una sorpresa gradevole, visto che la velocità aumenta ma non mette a repentaglio la stabilità dell’assale posteriore. Certo, la distribuzione dei pesi 50:50 aiuta, ma bisogna ammettere che in questo modo si sfruttano tutti i vantaggi della trazione posteriore visto che il volante è preciso rapido nell’esecuzione, molto di più di quando l’avevo guidata nella variante a 5 porte ma con gomme invernali. Il che mi ha portato a pennellare ogni curva che ho incontrato, e non importa la velocità di percorrenza, perché con questa Serie 1, dove tutto funziona al meglio, è sempre un piacere mettersi in viaggio, soprattutto sui tratti misti. Il bello è che nonostante un assetto capace di resistere alle sollecitazioni di una guida impegnata, l’assorbimento delle sospensioni è migliore di quanto potessi aspettarmi, e poi a velocità costante il silenzio è assoluto. Quindi, anche nei lunghi viaggi in autostrada non ho avuto la minima controindicazione, anzi, l’impianto frenante maggiorato mi ha regalato ancora più sicurezza. Chiaramente, con la strada bagnata bisogna fare attenzione, non essere troppo aggressivi sul gas, anche nella guida in città, perché basta una semplice rotatoria a ricordarvi dove viene erogata la potenza. Fortunatamente, i controlli elettronici sono efficaci, ma per chi proviene da una trazione anteriore, il consiglio è di non prendersi troppa confidenza quando le condizioni meteo diventano meno clementi. Meglio non dare troppo gas con il volante girato e essere fluidi nelle manovre, anche perché la coppia è subito disponibile ed è davvero tanta. Con questo motore e questa configurazione la Serie 1 è davvero intrigante, una sportiva vera, ma amichevole, adatta anche alla guida di tutti i giorni, ed è una vettura, nella sua categoria, unica nel suo genere.

Prezzo: 40.700 euro

Non sono pochi 40.700 euro per una BMW Serie 1, ma se si prendono come riferimento delle compatte sportive turbodiesel il delta di prezzo è giustificato da un motore formidabile e dal fascino unico di poter contare sulla trazione posteriore. In più c’è tutta la qualità della Casa dell’Elica ed un allestimento che rende felice l’appassionato. Oltre tutto, in futuro, sarà un’auto diversa dalle altre e non più acquistabile e questo la renderà ancora più desiderabile.

BMW 125d 3 porte: la prova su strada

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