L’utilitaria sportiva di Suzuki diventa turbo e guadagna potenza e coppia per essere ancora più brillante e incisiva nella guida.
La Suzuki rinnova una delle sue vetture più divertenti, la Swift Sport, che per l’occasione riduce la cilindrata da 1.6 a 1.4 ma guadagna la sovralimentazione per essere ancora più pronta in accelerazione e ripresa. L’abbiamo provata per scoprire se è una sportiva senza compromessi o se consente una piacevole convivenza anche nel traffico cittadino.
Esterno: con il giallo si distingue
La linea della Swift Sport si distingue da quella del modello convenzionale per via di alcuni particolari che le conferiscono più carattere senza renderla però eccessivamente aggressiva. Chiaramente, la livrea giallo racing la rende più appariscente, ma ad un occhio attento non sfuggiranno nemmeno la calandra rivisitata, così come gli alloggiamenti dei fendinebbia, le minigonne laterali, lo spoiler sul bagagliaio e i due scarichi posteriori con i terminali circolari cromati. Per il resto la vettura è compatta, con una lunghezza di 3,89 metri, ben al di sotto di quella delle utilitarie di ultima generazione che ormai raggiungono e superano di slancio i 4 metri. Bella la soluzione dei montanti anteriori verniciati di nero come la parte superiore di quelli posteriori che conferiscono al tetto un effetto sospeso. Completano il quadro i cerchi da 17 pollici, una misura giusta ma anche in questo caso non eccessiva.
Interno: particolari che fanno la differenza
La cura racing già vista all’esterno si manifesta anche all’interno per via degli accenti rossi che adornano la plancia, il tunnel centrale ed i pannelli porta. Pratici i sedili sportivi regolabili in altezza, bella e utile la pedaliera in metallo con tanto di gommini antiscivolo. Non manca lo schermo da 7 pollici dedicato all’infotainment, mentre lo spazio di carico non va oltre i 265 litri con il divano in posizione convenzionale. Nel complesso l’auto è spaziosa e accogliente quindi si possono affrontare viaggi in quattro persone in tutta tranquillità.
Al volante: è briosa ma risparmia la schiena
In un mondo dove la ricerca delle prestazioni a scapito del resto è diventata la regola, non a caso sono in molti a dichiarare di aver sviluppato le loro sportive al “Ring”, la Swift Sport si distingue per una sportività razionale, che consente al guidatore di divertirsi in sicurezza sfruttando un potenziale importante (lo 0-100 km/h è coperto in 8,1 secondi e la velocità massima è di 210 km/h), ma senza dover fare i conti con un assetto spacca schiena o con un motore troppo invadente nell’abitacolo. Anzi, ad onor del vero forse dalla Swift Sport ci saremmo aspettati un rombo meno sommesso, considerando anche gli scarichi appariscenti, che risulta fin troppo educato in confronto alle prestazioni di cui è capace. Precisa e divertente tra le curve, vanta uno sterzo consistente ma non fulmineo ed una tenuta di strada che però mostra il fianco ad un rollio evidente nella guida impegnata. Questo la rende adatta anche a chi si avvicina per la prima volta ad un’auto sportiva visto che è più semplice valutare, in pista, l’approssimarsi del limite di tenuta. Il motore è più piccolo a livello di cilindrata rispetto al modello precedente, passando da 1.6 a 1.4, ma guadagna la sovralimentazione che fornisce oltre ad un surplus di 4 CV, per un totale di 140 CV, anche una coppia nettamente superiore: 230 Nm VS 160 Nm. Quindi, in condizioni di guida normali si ricorre di meno al cambio manuale a 6 rapporti dalla corsa piacevolmente corta. Con queste caratteristiche dunque, la Swift Sport è adatta anche ad un uso quotidiano con consumi che si attestano intorno ai 14 km/l.
Prezzo: 21.190 euro
Considerata la dotazione piuttosto corposa, che vede la presenza dei fari Full LED, del climatizzatore automatico, del navigatore e della radio DAB, oltre alla compatibilità con gli smartphone e diversi aiuti alla guida, il prezzo della vettura in questione di 21.190 euro risulta competitivo, per cui si può scegliere a cuor leggero anche la livrea bicolore per 400 euro e metallizzata per altri 500 euro.