Ecco la Mini per tutti i terreni. La Countryman ha tanti cavalli per prestazioni sportive, ma il comfort è da fuoristrada.
Ecco la Mini per tutti i terreni. La Countryman ha tanti cavalli per prestazioni sportive, ma il comfort è da fuoristrada.
Com’è difficile inventare continuamente qualcosa di nuovo. Non sono poche – per fortuna – le case automobilistiche che riescono nell’impresa di realizzare prodotti che trovino il consenso dei consumatori. Mini, brand del Gruppo Bmw, è tra queste. Sir Alec Issigonis – tecnico geniale “papà” della Mini originale nata nel 1959 – ne andrebbe fiero. Da quella piccola vettura a trazione anteriore e motore trasversale è nato un secondo mito. Il successo si è ripetuto e, dopo 11 anni di onorata carriera, Mini continua a reinventarsi cercando di mantenere il suo DNA.
La quinta versione (la Coupé) è in arrivo, mentre la quarta ha già superato le fasi iniziali di rodaggio, perché il suo lancio è avvenuto nell’autunno 2010. Si tratta della Mini Countryman, la versione del pokerissimo, visto che il numero 4 è il suo simbolo: quarta declinazione del modello, quattro porte (anche se sono cinque con il portellone), disponibilità delle quattro ruote motrici e lunghezza complessiva che per la prima volta ha superato i quattro metri.
Countryman: la Mini che mancava
Cos’è Mini Countryman? Una Sport Activity Vehicle, adatta quindi agli usi più disparati. Rispetto alla classica Mini “hatch” è più lunga, più alta e più larga e offre un abitacolo decisamente più spazioso, a scelta con 4 o 5 posti a sedere.
È difficile trovare una sua omologa nella gamma di altri costruttori, perché Mini Countryman propone un design esterno di rottura, un po’ contro gli schemi. È massiccia, il muso è alto e dotato di ampie prese d’aria per far respirare il motore. Le fiancate sono piatte e la linea di cintura è anch’essa alta. Il posteriore è racchiuso e propone poca superficie vetrata e tanta carrozzeria. Da qui spiccano i due grossi gruppi ottici a sviluppo verticale. Ha un po’ l’aria del giocattolone. Costoso come tutti i bei giochi.
Interni: finalmente per quattro
Se la parte anteriore dell’abitacolo non presenta particolari differenze dalle altre Mini, dietro le novità sono molte. Se si opta per la versione a quattro posti come quella del nostro servizio (una Cooper S ALL4) ci sono due sedili singoli (regolabili longitudinalmente e con schienali regolabili) divisi dal caratteristico Center Rail, vero e proprio binario sul quale si possono posizionare e fare scorrere a piacere diversi accessori come portaoggetti, posacenere, ecc… L’aspetto più importante, però, riguarda l’abitabilità: ora si sta comodi anche dietro, dove c’è spazio per le gambe e per la testa. Il vano bagagli, ampio e regolare, vanta una capacità che varia da 350 a 1170 litri. Il piano di carico è alto e comodo per stivare oggetti non eccessivamente pesanti.
Su strada e in fuoristrada
La Cooper S ALL4 che Motori.it ha provato rappresenta il top della gamma Countryman. Motore benzina sovralimentato (turbo Twinscroll) da 1,6 litri per la bellezza di 135 kW/184 CV a 5.500 giri al minuto e una coppia massima di 240 Nm già a 1.600 giri/minuto (che diventano 260 Nm con l’azione dell’overboost). Il cambio manuale a 6 rapporti non ha convinto nella manovrabilità: un po’ ruvido e impreciso. La trasmissione del movimento alle ruote avviene tramite frizione elettromagnetica e il peso delle quattro ruote motrici si fa sentire: per partenze decise bisogna dare al motore qualche giro in più del normale.
La trazione integrale è permanente: le ruote tirano sempre tutte e quattro, ma in situazioni limite si può arrivare anche al 100% della coppia motrice sull’assale posteriore. Sui fondi sterrati e con scarsa aderenza (fango, acqua o pietrisco) la Mini Countryman ALL4 trova sempre da mordere. Si scompone poco facendo lavorare a tutto spiano i vari DSC (controllo di stabilità), DTC (Dynamic Traction Control) ed EDLC (Electronic Differential Lock Control). Per contro, il diametro di sterzata non permette manovre in spazi ridotti e questo, nel fuoristrada più spinto, a volte è un limite.
La Mini Countryman si trova a suo agio anche sulle strade normali. In autostrada cresce la rumorosità – con un valore di CX pari a 0,36 il profilo aerodinamico non è dei migliori – ma l’auto si mantiene sempre stabile anche alle alte velocità. All’accelerazione poderosa (passa da 0 a 100 km/h in meno di 8 secondi) corrisponde il livello del carburante che cala altrettanto rapidamente. Ma è il prezzo da pagare oltre ai 29.050 euro per averla chiavi in mano.