Think City: il rilancio è ancora lontano
Non è ancora uscita dalla crisi la Think City, l’elettrica il cui debutto sul mercato è stato fermato dal fallimento della società proprietaria.
Sembrava che la vicenda della Think City potesse concludersi con la rinascita dell’ambizioso progetto, facendo arrivare sulle strade la citycar elettrica che parecchio aveva fatto parlare al momento del suo annuncio di qualche anno fa e che può essere apprezzata nelle immagini.
E invece, la strada per la risalita sembra non essere conclusa, tanto che dopo il fallimento della proprietà norvegese e nonostante l’arrivo dei fondi necessari alla ripartenza del progetto profusi dai nuovi proprietari, pare che il ripristino della produzione sia ancora ben lontano.
Secondo alcune informazioni che arrivano dagli USA, infatti, lo stabilimento di Elkhart destinato alla produzione della Think City, ha visto nei mesi scorsi diminuire il numero dei lavoratori addetti alla catena di montaggio della citycar elettrica, passando dal massimo di 25 operai registrati tempo fa ai solo 2 addetti attuali, il tutto pensando che la fabbrica dovrebbe ospitare, a regime, un numero di circa 400 lavoratori.
Si tratta insomma di una situazione molto complessa, che testimonia come il processo di riorganizzazione del progetto abbia ancora bisogno di essere completato e ci sia quindi molto lavoro da fare.
La società che ha preso le redini della Think City ha affermato comunque che la vicenda relativa al fallimento sarà superata entro il mese di marzo e si spera quindi che, a partire dai mesi a seguire, la produzione di questa vettura elettrica possa finalmente prendere il via definitivo.
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