Torna la Trabant, ma a pannelli solari
La gloriosa Trabant si prepara al ritorno in versione moderna: sarà elettrica e avrà i pannelli solari sul tetto
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La 63° edizione del Salone di Francoforte è alle porte e da parte di tutte le Case non si fa che parlare di elettrico… Si stanno impegnando gli americani, gli europei, e non sono da meno anche gli ex paesi dell’Est che nel loro piccolo hanno il coraggio di portare le loro novità.
E’ il caso della Trabant, prodotta tra il ’57 e il ’91, che è stata la vettura che ha motorizzato l’Europa dell’est prima dell’abbattimento del muro di Berlino. Alla stessa stregua della Fiat 500, della Citroen 2 cavalli, della Renault 4 e del Maggiolone della Volkswagen. Una piccola auto con motore da 500cc a due tempi due cilindri e un design spartano, fu l’auto simbolo della Germania dell’Est.
Herpa Miniaturmodelle GmbH ha acquisito i diritti del marchio e dal 1990 produce modellini in scala 1/87. Ma la Trabant ora sta per tornare sul mercato questa volta in versione elettrica e farà il debutto al salone di Francoforte in diretta concorrenza con la smart ED, con la Renault Kangoo be bop Z.E. e la Nissan Leaf.
Herpa ha sviluppato assieme alla Indycar una nuova Trabant elettrica e sta cercando finanziatori per il progetto. La vettura è dotata di pannelli solari sul tetto e pesa meno di 1000 kg. L’obiettivo è avere un’autonomia di 250 km. Lo sviluppo del propulsore è stato delegato alla IAV Automotive Engineering di Berlino.
Bisogna aspettare ancora qualche giorno ma per il ventesimo anniversario della caduta del Muro si potrà ammirare la tanto vituperata Trabant, stavolta, in versione elettrica. Nota per essere un vero “polmone”, la due tempi della VEB (Sachsenring Automobilwerke Zwickau) raggiungeva al massimo i 60 km/h, era molto spartana nella carrozzeria e nell’abitacolo e inquinava, tanto.
Per possederla i cittadini della Ddr erano costretti ad una lunga attesa, in media 12 anni. “E’ stata l’auto simbolo del lato peggiore del comunismo“, si diceva di lei. Ma, per il 9 Novembre 2009, la “Trabi” prepara un ritorno a sorpresa: sarà l’auto del futuro in Germania, verde ed elettrica.
“Sarà un’auto semplice, pratica, in linea con la tradizione. Ma dotata delle tecnologie più avanzate e completamente elettrica“, assicura Jurgen Schnell (in tedesco significa ‘svelto’), portavoce della Indycar. Attualmente nel registro automobilistico tedesco sono iscritti ancora 50mila esemplari che prendono parte annualmente al “Trabi Rally”. A Berlino vengono offerte a noleggio ai turisti nostalgici: ne esiste anche un club che tutti gli anni viene in Italia e fa tappa sul circuito di Imola.
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