Toyota Platform 3.0: al CES di Las Vegas una nuova frontiera di guida autonoma
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L’integrazione fra scocca e componenti di rivelamento oggetti e ostacoli all’esterno del veicolo rappresenta un inedito strumento “intermediario” per la nuova frontiera di guida autonoma in fase di sviluppo da parte di alcuni dei big player del comparto automotive. Fra questi c’è Toyota, che al CES di Las Vegas (la rassegna internazionale dell’elettronica di consumo aprirà i battenti al pubblico domani, per concludersi venerdì 12 gennaio) presenta “Platform 3.0”, veicolo-laboratorio di ricerca sulle tecnologie self-driving di nuova generazione, che si avvale di un sofisticato sistema di rilevamento Luminar LiDAR (“Light Detection and Ranging” o “Laser Imaging Detection and Ranging”) adeguatamente armonizzato nel corpo vettura di un inedito modello alto di gamma, realizzato sulla piattaforma di Lexus LS 600h L, e già vicino all’avvio di produzione.
Le prime immagini del test-vehicle Platform 3.0 vengono rese note, in queste ore, insieme ad una nota illustrativa sulle caratteristiche del nuovo sistema, che si articola su principi-chiave ben definiti, e destinati allo sviluppo delle tecnologie di guida autonoma finalizzate da un lato ad incrementare la percezione visiva dei veicoli “self-driving”, dall’altro a programmarne gli sviluppi hi-tech in modo da poterne integrare razionalmente la produzione di serie.
Nel dettaglio, il progetto Toyota Platform 3.0 – indica una nota diffusa in queste ore dai vertici del colosso giapponese, contestualmente all’annuncio che dal 1 gennaio 2018 la gamma passenger car (Aygo, C-HR, Yaris, Auris e RAV4) non contempla più, per l’Italia, le relative varianti a gasolio – porta in dote un innovativo approccio di immagine che abbina inedite funzionalità hi-tech ad un armonioso discorso di design.
L’impostazione del corpo vettura per Toyota Platform 3.0 attesa al CES di Las Vegas 2018 porta la firma dello studio CALTY Design (Ann Arbor, Michigan) e della Divisione Ricerca e Sviluppo TMNA-Toyota Motor North America, chiamati a definire il disegno del veicolo in modo da “Concentrare l’attenzione sul modo in cui progettare e applicare le tecnologie di guida autonoma per i guidatori e per i passeggeri”, rivela Scott Roller, senior lead designer del CALTY Design Research.
Sul corpo vettura di LS 600h L (il modello di alta gamma Lexus, equipaggiato con sistema di propulsione ibrido che abbina un’unità a benzina da 4.969 cc ad un motore elettrico, per una potenza complessiva di 445 CV), è stata impostata una nuova zona frontale, integrata con motivi cromati che attraversano le fiancate e si congiungono con la linea del tetto, ed è stata ridisegnata la parte posteriore. Da segnalare, ai fini del nuovo approccio hi-tech con le funzionalità di guida autonoma sostenute dai moduli Luminar LiDAR, l’alloggiamento di questi ultimi sui quattro lati del veicolo, all’interno di ciascuno dei pannelli carrozzeria relativi: il compito di questi sensori consiste nella rilevazione di qualsiasi oggetto, anche di piccole dimensioni, nell’ambiente circostante, a trecentosessanta gradi e su una superficie di 200 metri. Un nuovo pannello del tetto, resistente a qualsiasi condizione climatica, permette un razionale sfruttamento degli spazi abitacolo e l’ottimizzazione dell’altezza veicolo, proprio per eliminare componenti aggiuntivi e rimpiazzare i “tradizionali” sensori LiDAR per la guida autonoma.
L’esemplare esposto al CES di Las Vegas viene equipaggiato con un modulo di comandi singoli (applicazione “Chauffeur” che, per Toyota Research Institute, rappresenta la tecnologia di guida totalmente autonoma); una parte dei veicoli-test sarà invece dotata del layout a doppi comandi (applicazione “Guardian”) presentato dal TRI la scorsa estate, e che consente lo sviluppo dei sistemi “self-driving” attraverso un agevole trasferimento dei controlli veicolo fra conducente e sistema di guida autonoma, lasciando quindi una possibilità in più di controllo del veicolo in caso di necessità. Entrambe le tipologie di sistema “Guardian” e “Chauffeur” vengono equipaggiate con un medesimo layout di telecamere e sensori, nonché di software di elaborazione dati pressoché identici.
Una prima fase di delibera per Toyota Platform 3.0 sarà avviata, come accennato sulla base di Lexus LS 600h L, già nella prossima primavera: il lotto iniziale di unità verrà assemblato presso il Prototype Development Center del Toyota Motor North America Research & Development (York Twp-Michigan), Divisione specializzata nella produzione a volumi ridotti. Questa strategia, spiegano i vertici Toyota North America, è finalizzata a garantire la necessaria flessibilità ai progetti che presuppongono un elevato programma di aggiornamenti: in meno di un anno, indica Toyota, la nuova tecnologia Platform 3.0 è stata oggetto di tre upgrade di rilievo, compresa la realizzazione di due unità-laboratorio; e ulteriori aggiornamenti sono già programmati per i prossimi mesi.
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