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Troppi incidenti contromano in Italia

Di Redazione
Pubblicato il 25 gen 2010
Troppi incidenti contromano in Italia
Nel 2008 si sono contate più vittime e a causarli sono alcool e droga o segnaletica poco chiara. Come combattere questo drammatico fenomeno?

Nel 2008 si sono contate più vittime e a causarli sono alcool e droga o segnaletica poco chiara. Come combattere questo drammatico fenomeno?

Tutti gli incidenti stradali, gravi e non, sono drammatici. Fra questi, i più cruenti sono quelli che accadono a causa di manovrane contromano, perché le loro conseguenze sono mortali con una probabilità statistica ancor più elevata. In merito, l’Osservatorio Contromano il Centauro/Asaps ha chiuso i rilevamenti per il 2009, comunicando alcune cifre relative al territorio italiano: nell’anno appena chiusosi 190 sono stati gli eventi contromano, 98 dei quali, il 51,6%, bloccati tempestivamente dall’intervento delle Forze di Polizia che ne hanno scongiurato le conseguenze peggiori.

Un altro 4,7%, 9 accadimenti, sono quelli definiti fantasma, cioè non accaduti perché la manovra è stata corretta dal guidatore stesso per tempo, o semplicemente per fortuna, ma per i quali comunque era già scattato l’intervento delle Autorità. Quindi, quelli per cui né la mano santa delle Forze dell’ordine né quella del destino hanno agito, sono in tutto 83, dei quali 15 mortali (7,9%). In essi, 21 persone sono perite e 175 ferite, con una media di 1,4 decessi per ogni maledetta manovrano contromano.

Nel 2008 gli episodi totali sono stati 144 e le vittime accertate 24: meno incidenti ma più morti dunque, mentre, nel 2007, le vittime furono 34. Dei 190 eventi del 2009, 89 episodi si sono verificati nella grande viabilità, per una percentuale pari al 46,8%, registrando quindi un lieve miglioramento rispetto al passato. Dati in peggioramento invece per la viabilità ordinaria.[!BANNER]

Le condizioni del percorso stradale, a partire dalla segnaletica, giocano un ruolo fondamentale: considerando che nel 2007 i contromano in autostrada furono il 59,6% e nel 2008 il 54%, il decremento potrebbe essere imputabile al miglioramento dei cartelli e dei segnali sulla grande viabilità e anche ai più tempestivi bollettini dell’infotrafic. Quindi l’intervento sulle infrastrutture conta, eccome, e forse è mancato di più nelle strade statali o urbane. Dei 190 accadimenti del 2009, inoltre, il 30,5% (58 in tutto) sono stati causati dall’assunzione di droghe o di alcool.

La percentuale, per quanto consistente, incide di meno rispetto a quella degli anni precedenti perché, probabilmente, sta avvenendo una sorta di cambiamento “culturale” dei guidatori italiani: messi in allarme dall’intensificarsi dei controlli con l’etilometro e dell’inasprirsi delle pene conseguenti, prima di mettersi alla guida dove aver bevuto una birra in più ci pensano bene. Ciononostante, in Italia è tutt’altro che sconfitto il PAC, Problema correlato all’alcol, e ulteriori protocolli di intervento per sconfiggerlo sono invocati a gran voce.

Dall’indagine emerge poi uno spaccato umano interessante, sui cui riflettere: 49 guidatori in contromano su 190 sono cittadini stranieri, a differenza dei 34 del 2008 e dei 37 del 2007. Cosa dedurre? Che anche qui la segnaletica non ha sortito il suo effetto, andrebbe forze imposta una omologazione globale? Oppure è solo questione di caso? Inoltre, sempre sui 190 accadimenti dell’anno, il 20% (38 episodi) sono stati provocati da over 65 e over 70, i quali hanno avuto difficoltà a interpretare la segnaletica o non hanno gestito bene situazioni meteorologicamente avverse.

Urgono dunque anche qui protocolli più rigorosi sulla “patentabilità” delle persone di una certa età, benché non sia possibile generalizzare né mettere in atto campagne discriminatorie. Geograficamente parlando, infine, è la Lombardia il fanalino di coda, seguita da Sicilia, Emilia Romagna e Toscana. Il premio va invece a Molise e Basilicata, completamente immuni dal fenomeno.

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