Truffa contachilometri, un nuovo strumento aiuta a difendersi
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La truffa contachilometri rappresenta una delle minacce più insidiose per il mercato delle auto usate e per la sicurezza sulle strade. Ogni anno, milioni di automobilisti rischiano di acquistare veicoli il cui chilometraggio è stato fraudolentemente ridotto, alterando il valore reale dell’auto e mettendo a rischio la loro sicurezza.
Un aiuto contro le truffe
Un dispositivo emblematico di questa pratica è il “tellerblokker”, un congegno tecnologico capace di manipolare i dati registrati dal contachilometri. Questo strumento permette di interrompere la registrazione del chilometraggio effettivo, creando l’illusione di un’auto meno utilizzata. Il risultato? Veicoli apparentemente più giovani e con un valore di mercato ingiustificatamente alto. Questa manipolazione non solo inganna i consumatori, ma mina anche la fiducia generale nel mercato dell’usato.
Le conseguenze di un chilometraggio taroccato non si limitano all’aspetto economico. Quando un’auto sembra più “giovane” di quanto sia realmente, i programmi di manutenzione vengono ritardati. Questo può portare a un deterioramento di componenti fondamentali come i freni, la trasmissione e parti vitali del motore, aumentando il rischio di incidenti. Infatti, studi dimostrano che le auto con chilometraggio falsificato hanno un rischio di incidenti superiore del 15% rispetto alla media.
Una piaga sempre più diffusa
Per contrastare questa piaga, le autorità stanno intensificando i controlli. Tecnologie avanzate consentono di verificare i dati memorizzati nelle centraline elettroniche dei veicoli, identificando eventuali manipolazioni. Nei casi più gravi, le auto sospette possono essere sequestrate o addirittura demolite. Inoltre, chi altera il contachilometri rischia severe sanzioni legali, che includono multe salate e procedimenti penali per frode commerciale.
Il fenomeno ha anche un impatto devastante sul mercato. Gli acquirenti, ignari della manipolazione, pagano cifre sproporzionate per veicoli che in realtà hanno percorso molti più chilometri. Questo comporta non solo un immediato deprezzamento del valore dell’auto, ma anche costi di manutenzione imprevisti. Anche i venditori onesti subiscono danni, trovandosi a competere con truffatori che falsano il mercato e generano sfiducia nei consumatori.
Difendersi dalle pratiche fraudolente
Per difendersi da queste pratiche fraudolente, è fondamentale adottare alcune precauzioni. Tra queste, verificare con attenzione il libretto delle manutenzioni e consultare i registri delle revisioni. Richiedere una perizia tecnica indipendente è un ulteriore passo cruciale: un meccanico esperto può identificare incongruenze tra lo stato dei componenti e il chilometraggio dichiarato, smascherando eventuali manipolazioni.
Solo attraverso una collaborazione tra istituzioni, operatori del settore e consumatori sarà possibile arginare efficacemente questo fenomeno. La trasparenza e la sicurezza nel mercato delle auto usate non sono solo un obiettivo, ma una necessità per garantire la fiducia e la protezione di tutti gli attori coinvolti.
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