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Brabus G V12 S Biturbo

Di Redazione
Pubblicato il 20 feb 2009
Con un raffinato dodici cilindri dotato di doppio turbo da ben 690 cavalli Brabus festeggia i trent’anni della Classe G

Con un raffinato dodici cilindri dotato di doppio turbo da ben 690 cavalli Brabus festeggia i trent’anni della Classe G

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Sì, il numero è esatto: l’ultima creatura del preparatore tedesco dispone sotto al cofano della bellezza di 690 cavalli. E non stiamo parlando di una GT, ma della Classe G, la squadratissima fuoristrada di derivazione militare che in trent’anni è rimasta pressoché invariata.

La preparazione non poteva essere soltanto estetica: il 5.5 litri proveniente dalla S600 cresce di alesaggio e corsa, raggiungendo i 6.300 cc, un’inezia se paragonato all’installazione di turbine più generose, assi a camme più spinti e una completa rilavorazione dei condotti di aspirazione e scarico nella testata.

L’impianto scarico è stato progettato appositamente: come vuole la tradizione fuoristradistica, l’angolo di uscita deve essere il più pulito possibile. Il risultato sono quattro tubi di scappamento subito davanti alle ruote posteriori, in pieno stile “hot rod”.

La coppia sarebbe di 1.320 Nm ma, volante in mano, i preparatori l’hanno dovuta ridurre a 1.100 Nm, probabilmente per preservare la durata della trasmissione che, non va dimenticato, sulla Classe G passa da tre differenziali. La velocità massima, anche in questo caso, sarebbe di circa 260 Km/h, ma il buonsenso e la solita elettronica l’hanno limitata a 240, anche in virtù della scarsa aerodinamica offerta e tutti i problemi di manovrabilità che può comportare.

Le scarpe di questa insolita fuoristrada sono da stradista: i cerchi, selezionabili in diametri tra 20 e 22 pollici, montano pneumatici da 295mm di larghezza, con cerchi monoblocco o componibili disponibili in vari disegni.

Gli interni non sono da meno, con pellami pregiati e allestimenti in pieno stile Brabus: dai pedali, alla strumentazione, per arrivare al sofisticato sistema d’intrattenimento, dotato di ogni immaginabile ritrovato tecnologico.

In tempi di vacche magre non è esattamente il mezzo per combattere la crisi, certo è che, una volta trovati i 379.000 euro necessari per portarla a casa, serviranno anche rettilinei belli spaziosi per scaricare a terra tutta questa cavalleria!

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