Un motore benzina (1.5 i-VTEC) e due unità elettriche; 109 CV complessivi; trasmissione a rapporto fisso e tre modalità di guida. Ecco quanto costerà.
L’esordio sul mercato di Honda Jazz 2020 si fa via via più vicino: la monovolume compatta del “colosso” giapponese, pronta a debuttare nella nuova generazione che sostituisce l’attuale serie in produzione da cinque anni esatti (la presentazione in anteprima avvenne al Salone di Ginevra 2015) farà il proprio ingresso nelle concessionarie italiane a partire dal terzo trimestre di quest’anno. L’attenzione, dopo il “primo assaggio” avvenuto al Salone di Tokyo 2019 e le recenti anticipazioni sull’impostazione stilistica e sulla presentazione della inedita “crossoverina” Crosstar, si focalizza sui dettagli del nuovo modulo di alimentazione ibrido, che contrassegna l’impegno Honda verso l’ampliamento della tecnologia elettrificata (non soltanto ibrida, dunque, ma anche 100% elettrica come dimostrato dalla nuovissima citycar Honda e) a tutti i suoi principali modelli, entro il 2022. La gamma ibrida Honda di nuova generazione viene identificata dalla sistema che contrassegna la denominazione “e:HEV” a cura della Divisione “e:Technology”.
Honda Jazz: i prezzi di vendita
La nuova generazione di Honda Jazz (o, per essere più precisi: Honda Jazz e:HEV) verrà commercializzata in Italia nella prossima estate 2020. Gli importi di vendita, già definiti dalla filiale italiana, partono da 22.500 euro. Contestualmente avverrà la commercializzazione della “derivata” Crosstar, che si caratterizza per un’immagine vicina al mondo crossover – da cui il nome -, fascia di mercato pressoché irrinunciabile (allo stesso modo della “corsa all’elettrificazione”) nelle strategie di riposizionamento da parte dei big player: la simpatica declinazione “a ruote alte” di Honda Jazz viene proposta a partire da 26.900 euro. Più avanti si conosceranno, nel dettaglio, tutti i particolari di allestimento relativi ad Honda Jazz e:HEV 2020; in questa prima fase illustrativa, è tuttavia possibile analizzarne i contenuti “in linea generale”.
Corpo vettura e abitacolo: funzionalità “alla giapponese”
L’approfondimento delle caratteristiche complessive di Honda Jazz “new gen” punta i riflettori sugli atout di versatilità, modularità e spazio a bordo (per gli occupanti e per i bagagli) da sempre considerati “punti di forza” nella definizione del layout estetico della “familiare-compatta” giapponese. Pur conservando l’impostazione “monovolume” – elemento distintivo nello stile della “compattissima” di Honda -, i tecnici giapponesi hanno, in concerto con gli stilisti di Tokyo, provveduto ad aggiornare le superfici esterne, ora più “pulite” e lineari, ed alcuni particolari (la mascherina ed i gruppi ottici, il piccolo spoiler posteriore, il disegno dei cerchi compresi quelli in acciaio, la fanaleria posteriore). L’obiettivo consisteva nel creare un nuovo equilibrio visivo, che armonizzasse l’insieme delle linee in una positiva sensazione di continuità formale. Un approccio tecnico che si concretizza nel concetto “Yoo no bi”, metodo tutto giapponese che individua la bellezza degli oggetti nei loro continui perfezionamento e ricerca di precise esigenze di ergonomia, in ordine all’impiego quotidiano. Questa filosofia si incontra anche riguardo all’abitacolo, realizzato attraverso il ricorso a materiali resistenti, come il tessuto idrorepellente ed i rivestimenti della plancia più moderni; nella strumentazione e nella plancia (un “quadro” con schermo TFT da 7” a sviluppo orizzontale, per non limitare il campo visivo, e collocato intorno al conducente; e, al centro, un display touch da 9” è finalizzato alla visualizzazione ed al controllo delle funzionalità infotainment); nella sistemazione dei principali comandi in maniera che essi siano facili da raggiungere e da utilizzare; nella massimizzazione degli spazi interni, ottenuta, indica Honda, “Attraverso un’attenta progettazione dell’abitacolo e dei componenti della trasmissione ibrida, integrati all’interno del telaio e del vano motore”. Viene in effetti mantenuta la soluzione del layout “Magic Seats”, nella quale i sedili possono assumere le configurazioni “fold-flat” o “flip-up” (ossia sedili abbattuti o sollevati) a seconda dello spazio di carico necessario. Inoltre, tanto la batteria ausiliaria da 12V, collocata all’interno del vano motore, quanto ulteriori upgrade di progetto (sistema di aspirazione, gruppo trasmissione – propulsore e generatore compresi -, e unità PCU di controllo potenza) sono tutti elementi finalizzati alla funzionalità di nuova Honda Jazz. La capacità di carico varia fra 298 litri, nel normale assetto di marcia, e 1.203 litri (fino al tetto) a sedili posteriori completamente abbattuti.
Ed ecco la tecnologia di propulsione ibrida e:HEV
Un motore benzina, due unità elettriche
L’unità di motorizzazione scelta per la variante europea di Honda Jazz è esclusivamente ibrida, come d’altro canto chiaramente indicato dalla denominazione di gamma “e:HEV”. Nello specifico, il sistema ibrido della piccola monovolume di nuova generazione si avvale del motore a benzina i-VTEC da 1,5 litri con distribuzione DOHC (doppio albero a camme), abbinato a due motori elettrici, a loro volta alimentati da una batteria agli ioni di litio.
La nuova trasmissione a rapporto fisso
La trasmissione si avvale di un altrettanto nuovo elemento a rapporto fisso, la cui attivazione avviene mediante l’unità di controllo della potenza PCU. Il vantaggio derivante dall’adozione di questo tipo di trasmissione consiste nella interconnessione diretta delle parti in movimento: ne deriva una più fluida distribuzione della forza motrice, nonché – all’atto pratico ed in ossequio alle esigenze di massima versatilità di impiego – dimensioni più compatte rispetto al cambio di tipo e-CVT a variazione continua spesso utilizzato sulle vetture elettrificate.
Dati tecnici e prestazionali dichiarati
- Potenza massima: 109 CV
- Coppia massima e regime di rotazione motori elettrici: 253 Nm; 13.300 giri/min
- Velocità massima: 175 km/h
- Tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h: 9”4
- Consumi ed emissioni (ciclo WLTP): 4,5 litri per 100 km, 102 g/km di CO2 (Honda Jazz e:HEV “standard”); 4,8 litri per 100 km, 110 g/km di CO2 (Honda Jazz Crosstar).
Programmi di guida del sistema e:HEV
- Modalità EV Drive: in questa fase, la batteria agli ioni di litio si incarica di alimentare direttamente il powertrain elettrico
- Modalità Hybrid Drive: l’unità motrice a benzina alimenta il generatore elettrico, il quale a sua volta fornisce energia al propulsore “zero emission”
- Modalità Engine Drive: il motore 1.5 i-VTEC a benzina viene collegato direttamente alle ruote mediante una frizione “lock-up”.
Nelle condizioni di guida in ambito urbano, Honda Jazz ibrida passa – “In modo del tutto impercettibile per gli occupanti: i progettisti di Honda Jazz hanno profuso il massimo impegno nello studio della riduzione dei ritardi di ‘feedback’ nella maggior parte dei casi derivanti dalla transizione attraverso le diverse modalità di guida”, precisano i tecnici Honda – dalla modalità di guida EV Drive (che si attiva anche quando la vettura è in fase di decelerazione, provvedendo quindi all’accumulo dell’energia cinetica mediante il sistema di frenata rigenerativa e, di conseguenza, contribuire alla ricarica della batteria agli ioni di litio) a quella Hybrid Drive (qui, l’energia in eccesso prodotta dal motore a benzina può anche essere sfruttata per ricaricare le batterie attraverso il generatore) e viceversa. Durante la marcia in autostrada a velocità di crociera, Honda Jazz “new gen” funziona in modalità Engine Drive, che potrà ricevere una “spinta” ulteriore dalla funzione “Boost-on Demand” da parte dell’unità elettrica, in ordine di provvedere ad una maggiore accelerazione.