Il compatto suv coreano torna alla ribalta grazie ad una rinnovata caratterizzazione estetica.
Il compatto suv coreano torna alla ribalta grazie ad una rinnovata caratterizzazione estetica.
Suv di taglia compatta, suv di origine coreana, per il SsangYong Korando è giunto il momento del restyling di turno. Un passaggio che prima o poi tocca a tutti, ma che nello specifico ha decisamente anticipato i tempi tecnici. Per questo, forse, è solo il ritocco estetico il principale protagonista di questo aggiornamento in corso d’opera. Un ammodernamento per stare al passo coi tempi, un rinnovamento alla ricerca di nuovi adepti, ossia nuovi papabili clienti. Sotto il cofano una triade di motorizzazioni che, stando alla nostra breve presa di contatto, non fanno della silenziosità di marcia il loro cavallo di battaglia. Originale e forse insolita la funzionalità del cambio automatico, che permette di regolare le marce in manuale con dei bottoni sul volante. Quanto ai prezzi, le bocche sono ancora cucite, ma la versione restyling di SsangYong Korano dovrebbe ripercorrere la storia del modello attuale.
SsangYong Korando: estetica di dettagli
Quel cambia è ovvio che si veda, ma il numero di elementi distintivi è piuttosto esiguo. Le forme, sono le stesse del modello presentato poco tempo fa. Non cambiano le proporzioni, non cambiano gli ingombri. Cambiano i particolari. Che nello specifico si espletano con un nuovo frontale. Un “muso”, quello elaborato da Giugiaro, che riallinea il ruolo della porzione anteriore, più decisa e rigorosa del passaggio precedente. Led e gruppi ottici valgono tanto davanti quanto dietro e sono gli attori principali di questo facelift. Anche la voce “cerchi in lega” (da 16 a 18 pollici) passa sotto il segno del restyling e la carrozzeria, oltre alle classiche tonalità nero, bianco e silver, si arricchisce di quattro nuovi colori: Sunrise Red, Cosmic Blue, Pearl White Lily e Carbonic Grey.
SsangYong Korando: novità a bordo
Il ruolo dei designer di casa SsangYong è stato sicuramente più attivo all’interno. Nuovi materiali e finiture fanno il loro ingresso in abitacolo. Una vita di bordo contrassegnata dalla disponibilità di spazio. Una condizione che riguarda sia chi siede davanti, sia chi siede dietro. La seconda fila è reclinabile fino a 17,5°. Le varianti più esclusive di Korando possono vantare una dotazione da vera ammiraglia. Tanto che la seduta posteriore è riscaldabile, mentre i sedili anteriori sono pure ventilati. Indiscutibile quindi la volontà premium SsangYong, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Indipendentemente dalle concept presentate in questi anni, che dovrebbero prefigurare il futuro del gruppo coreano, la mancanza di un vero sistema multimediale rende il Korando un gradino sotto la concorrenza più diretta.
SsangYong Korando: meccanica tradizionale
Poche ma buone le alternative offerte dal suv coreano. Tre motorizzazioni, due a gasolio e una benzina, disponibile anche con la doppia alimentazione a GPL. Ciò che serve per farsi valere sul mercato, ma nulla di altamente tecnologico tale da differenziarsi all’interno del proprio segmento. Tanto più che sotto il cofano troviamo gli stessi motori del modello attuale. Si parte dai due turbodiesel, un due litri con due differenti livelli di potenza. La più potente è l’unità e-XDi200 da 175 CV, seguita a ruota dalla versione e-XDi200 da 149 CV. Nonostante le dichiarate migliorie apportate in termini di vibrazioni e contenimento del rumore, i risultati in marcia sembrerebbero ancora incerti. Se invece siete dei fedelissimi dell’ottano, tuttalpiù dell’alternativo GPL, potete sempre optare per il propulsore e-Xgi200 capace anch’esso di una potenza di 149 CV. Le due motorizzazioni dotate della medesima cavalleria, sono dotate sia della sola trazione anteriore sia di quella integrale. Allo stesso modo sono equipaggiate con un cambio manuale a sei marce. Il più “vigoroso” dei tre motori è invece esclusivo delle quattro ruote motrici e dell’automatico a sei rapporti. Inusuali i comandi che governano la funzionalità manuale. Due tasti sul volante, che potrebbero essere confusi con i dispositivi di controllo della radio. Forse, più che originali, assolutamente inconsueti.
SsangYong Korando: la prova su strada
Pochi, anzi pochissimi i chilometri percorsi per questa prima presa di contatto con il Korando “ristilizzato”. Peso e baricentro alto non lo agevolano tra le curve di montagna, perché l’assetto votato al comfort favorisce la comodità in marcia. Il quattro cilindri turbodiesel da 175 CV spinge bene, ma rimane ruvido e rumoroso. Il cambio automatico dal canto suo ha un’impostazione un po’ sorpassata e non è rapidissimo nei passaggi di marcia. Se non altro è fluido. Lo sterzo, servoassistito elettricamente, se non eccelle in precisione almeno è leggero da manovrare negli spazi più stretti.
Trattandosi di un test in anteprima, la gamma di allestimenti e prezzi non è ancora stata definita. Sta di fatto che dovrebbe prendere forma sulla falsariga dell’attuale. Oggi si parte dai 19.490 euro del Korando 2WD a benzina. A fine 2014 è previsto l’ingresso in gamma di una motorizzazione diesel da 1,6 litri.