L’omaggio ai 60 anni delle Frecce Tricolori viene celebrato dalla “specialissima” Roadster emiliana che verrà prodotta in solamente tre esemplari: tutti i dettagli.
Due anniversari vengono celebrati da Pagani con la realizzazione di una serie ultralimitata di Huayra Roadster: i sessant’anni dalla creazione delle “Frecce Tricolori”, che ricorrerà nel 2021, e i dieci anni dal “reveal” di Zonda Tricolore, avvenuto nel 2010. Una doppia ricorrenza che la factory di San Cesario sul Panaro esalta attraverso lo sviluppo di una “ultra-special” che prende forma sul modello attualmente riconosciuto come il più potente e veloce mai realizzato dall’azienda emiliana. Un omaggio all’abbinamento fra tecnica automobilistica di altissimo livello e mondo dell’aeronautica, due settori che da sempre procedono su binari paralleli.
Il prezzo: tenetevi forte
Nel frattempo, il mondo degli enthusiast ha la possibilità di ammirare l’inedita “specialissima” Pagani Huayra Tricolore, che come la “hyper” che la precedette di dieci anni verrà prodotta in tre esemplari, e ciascuno dei quali ad un prezzo stratosferico: si parte da 5,5 milioni di euro, il che si traduce in un importo “chiavi in mano” di ben 6,6 milioni di euro. È possibile ipotizzare, tenuto conto del grandissimo appeal delle creazioni di Horacio Pagani, che tutte e tre le unità abbiano già trovato i rispettivi acquirenti.
840 CV bastano?
“Base di partenza” di Pagani Huayra Tricolore è Huayra BC Roadster (i cui piani di produzione indicano una tiratura di 40 esemplari), da cui “eredita” l’unità motrice 6.0 V12 sviluppata specificamente da Amg per Pagani, ed abbinata al cambio automatico Xtrac a sette rapporti. Con la differenza, in questo caso, che anziché 805 CV e 1.050 Nm, a terra viene scaricata una potenza di ben 840 CV e 1.100 Nm di coppia massima. Sarebbe interessante conoscerne i valori prestazionali, che è facile immaginare siano sugli stessi livelli (se non, addirittura, ancora più elevati) rispetto a quelli fatti registrare da BC Roadster che, all’inizio di settembre 2020, ha “spuntato” il nuovo record ufficiale sul giro a Spa-Francorchamps fra le vetture “stradali” omologate (2’23”81).
Ecco le finiture esclusive
“Fonte di ispirazione” è l’Aermacchi MB-339 P.A.N., ovvero il velivolo attualmente utilizzato dalla Pattuglia Acrobatica dell’Aeronautica nazionale. Al jet costruito negli anni 70 da Aermacchi (che nel 2012 venne ribattezzata Alenia Aermacchi), del resto, si è ispirata la filosofia concettuale che ha dato vita al progetto Huayra Tricolore. Lo evidenziano alcune soluzioni specifiche, rivolte ad un ancora più marcato affinamento aerodinamico ed all’ottimizzazione del rendimento del sistema di propulsione.
Di seguito il “capitolato” delle novità adottate da Horacio Pagani per la nuova serie speciale Huayra Tricolore, allestita sulla nuova scocca in materiali compositi leggeri.
- Splitter anteriore aumentato nelle dimensioni
- Presa d’aria più ampia
- Nuovo diffusore posteriore
- Nuovi estrattori laterali funzionali all’invio dell’aria verso gli intercooler
- Nuova ala posteriore integrata nel cofano, a formare un unico elemento in fibra di carbonio
- Airscoop prolungato verso la zona posteriore del veicolo
- Disegno dei supporti alari “a goccia” che riprende la pinna di coda dell’Aermacchi MB339.
Dettagli e livrea dedicati
L’omaggio estetico alla pattuglia aeronautica più famosa del mondo si riconosce nelle grafiche e nelle finiture ad hoc.
- Carrozzeria, in fibra di carbonio, verniciata in blu
- Finitura dei cerchi che si ispira alle palette delle turbine
- Cornici in alluminio anodizzato, ricavate dal pieno, per i gruppi ottici anteriori e le prese d’aria laterali
- Banda tricolore che sottolinea l’intero profilo della vettura.
Da segnalare, collocato al centro del cofano anteriore e collegato ad un anemometro che fa bella mostra di se al di sopra della consolle centrale, un tubo di Pitot, cioè lo strumento che permette al pilota di determinare la velocità macroscopica del velivolo e, da qui, attraverso il calcolo della risultante pressione dinamica, determinarne l’assetto aerodinamico: un “preziosismo” che la dice lunga sull’origine aeronautica del progetto ed all’omaggio ai Macchi delle Frecce Tricolori.
C’è anche la numerazione “di pattuglia”
Ogni esemplare viene contraddistinto da un numero, che rimanda all’”identità” del corrispondente aereo della pattuglia acrobatica.
- “0”: il Comandante, ovvero l’undicesimo elemento delle Frecce Tricolori, che dirige le evoluzioni da terra ed è incaricato di tutte le attività di pianificazione di ciascuna missione e dell’addestramento dei piloti
- “1”: il Capo Formazione, cioè il pilota che guida la pattuglia nelle evoluzioni aeree
- “10”: è il Solista, che nelle acrobazie più spettacolari si separa dal gruppo ed il cui compito consiste nel mostrare al pubblico le prestazioni dell’aereo, nel rispetto dei tempi di inserimento tra le figure della formazione.
Abitacolo: le novità
All’interno, Pagani Huayra Roadster Tricolore conferma l’allure aeronautico del corpo vettura. L’intervento, anche in questo caso improntato alla più alta artigianalità, ha previsto l’impiego di leghe di alluminio aerospaziali ricavate dal pieno ed anodizzate nella caratteristica colorazione in blu. Il pomello del cambio, anch’esso preziosissimo, è stato ricavato partendo da un blocco singolo in alluminio e fibra di carbonio, fresato con l’impiego di una sofisticata macchina a controllo numerico a cinque assi e lucidato con un trattamento trasparente dedicato. I rivestimenti sono in pelle bicolore bianco-blu, e riportano – sui ricamati poggiatesta ed incisi sulle fibbie delle cinture – i simboli delle Frecce Tricolori.