La quarta generazione della “segmento D” boema porta in dote una nuova frizione a dischi multipli con elettronica di controllo integrata. Tutti i dettagli.
In piena corrispondenza con i programmi di espansione della propria lineup, che riguardano tutte le soluzioni di propulsione, Skoda punta i propri riflettori sulla novità di più recente esordio: la quarta generazione di Octavia, che alle versioni benzina, diesel, metano (1.5 G-TEC da 130 CV) ed elettrificate (mild-hybrid 1.0 e-TEC e 1.5 e-TEC; e hybrid plug-in, quest’ultima proposta nei modelli iV 205 CV ed RS da 245 CV) prepara il debutto in Italia della declinazione 2.0 TDI Evo 150 CV con cambio DSG sette rapporti con comando a doppia frizione e trazione integrale a controllo elettronico, provvista di un inedito sistema “new gen” a dischi multipli.
Le versioni in dettaglio
La nuova configurazione della “due litri” Turbodiesel, sviluppata sulla versione più aggiornata (“Evo”) dell’unità a gasolio (provvista, cioè, di sistema “Twin dosing” con doppio Scr e doppia iniezione di AdBlue, sviluppata dal Gruppo Volkswagen nel 2019 in ordine di offrire un significativo taglio alle emissioni degli ossidi di azoto), viene proposta, nella variante di carrozzeria Wagon, su tre allestimenti:
- Skoda Octavia Wagon 2.0 TDI Evo 150 CV Dsg 4×4 Executive
- Skoda Octavia Wagon 2.0 TDI Evo 150 CV Dsg 4×4 Style
- Skoda Octavia Wagon 2.0 TDI Evo 150 CV Dsg 4×4 Scout.
I prezzi per l’Italia partono da, rispettivamente, 35.000 euro e 37.650 euro (quest’ultimo importo è riferito alla versione Scout).
Le dotazioni sono, dunque, uguali a quelle che equipaggiano le versioni già in vendita. Ne riassumiamo le principali peculiarità. Ampia abitabilità per cinque persone, bagagliaio dalla notevole capacità (640 litri nel normale assetto di marcia, e fino a 1.700 litri con i sedili posteriori completamente abbattuti); modulo infotainment MIB 3 provvisto di schermo touch da 10” “glass-design” e barra “touch-slider” per la regolazione del volume audio e dello zoom mappe satellitari; connettività mediante una scheda eSIM integrata che permette l’accesso over-the-air agli aggiornamenti software ed alla cartografia di navigazione; servizi Care Connect, accessibilità da remoto, Functions-on-Demand ed infotainment online; un ampio assortimento di dispositivi ADAS di ausilio attivo alla guida (Front Assist con riconoscimento pedoni e ciclisti, Collision Avoid Assist, Lane Assistant, Cruise Control adattivo con radar, frenata autonoma d’emergenza, monitoraggio stanchezza conducente e Park Distance Control con frenata automatica).
A sua volta, la versione Scout, di impostazione crossover, porta in dote, fra gli altri:
- assetto rialzato
- protezioni e modanature estese per il sottoscocca
- modalità di guida “Off-road” selezionabile attraverso lo schermo centrale, e che determina la risposta dei principali elementi di propulsione (dal punto di cambiata del DSG all’erogazione del motore) oltre ad influire in maniera diretta sulla gestione elettronica della coppia motrice ripartita fra i due assali
- Hill-descent Control.
La scheda tecnica
- Motore: 4 cilindri turbodiesel 2.0 TDI Evo
- Cambio: automatico Dsg sette rapporti doppia frizione
- Trazione: 4×4 a controllo elettronico
- Potenza massima: 150 CV
- Coppia massima: 360 Nm fra 1.600 e 2.750 giri/min.
Valori prestazionali dichiarati
- Velocità massima: 218 km/h
- Tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h: 8”5
- Consumo a ciclo medio WLTP: 4,8-6 litri di gasolio per 100 km
- Emissioni di CO2 a ciclo medio WLTP: 126,2-156,4 g/km.
Come funziona la nuova trasmissione
Nel dettaglio, il sistema di trazione integrale a controllo elettronico che esordisce su Skoda Octavia turbodiesel Evo 150 CV Dsg si evolve, dal punto di vista tecnico, in funzione di un’ulteriore efficacia sul rendimento del veicolo. Lo sviluppo, indicano i tecnici del marchio boemo, si concretizza nel ricorso ad una frizione a dischi multipli “di sesta generazione”, collocata in corrispondenza del retrotreno.
Elettronica di gestione interna
Più leggera (pesa circa 800 g in meno rispetto alla serie precedente) e progettata in funzione dell’impiego di un lubrificante ad elevate doti di scorrevolezza (ad influire in maniera positiva, spiegano i progettisti di Mlada Boleslav, sull’ottimizzazione del rendimento della vettura in termini di consumi), la nuova frizione presenta una centralina elettronica, integrata nell’elemento anziché collocata in posizione esterna, proprio per migliorare ulteriormente i tempi di reazione.
Sistema ancora più rapido e preciso
Dati alla mano, evidenzia Skoda, l’elettronica di controllo elabora le istantanee condizioni di guida e le trasferisce sul sistema di trasmissione in poche frazioni di secondo, a tutto vantaggio del comportamento dinamico del veicolo e della sicurezza di marcia.
Come avviene la ripartizione della coppia motrice
In base alle condizioni di guida, la motricità può essere inviata fino al 100% sull’asse posteriore e fino all’85% su ognuna delle ruote. Se il software rileva che la trazione integrale non è necessaria, come ad esempio nelle fasi di marcia rettilinea in autostrada ed in condizioni favorevoli, può provvedere alla completa disattivazione del motore elettrico che aziona la pompa dell’olio, in maniera da contribuire al miglioramento dei consumi nonché alla diminuzione delle emissioni.