La Adam cede al fascino della connotazione crossover. Al debutto il nuovo tre cilindri turbo benzina e il relativo cambio manuale a sei rapporti.
La Adam cede al fascino della connotazione crossover. Al debutto il nuovo tre cilindri turbo benzina e il relativo cambio manuale a sei rapporti.
Questione di modelli. Può una compatta vettura destinata alla città, tramutarsi in un crossover? Certo che sì. Basta indossare l’abito giusto. Così si presenta la nuova Opel Adam Rocks. Che, pur conservando lo stile che l’ha resa celebre, si arricchisce di alcune specifiche inclini al mondo dei crossover. La sostanza non muta, l’apparenza invece sì. Tecnicamente il tutto si riduce ad un assetto che ha permesso di aumentare l’altezza da terra di 15 mm. Non solo, ma l’arrivo della variante Rocks mette sul piatto l’inedito turbo benzina da un litro di cilindrata. Unità a cui è accoppiata una nuova trasmissione, formata da un cambio manuale a sei rapporti. Si tratta di componenti realizzati ex novo, che equipaggeranno sin da subito pure la sorella Adam.
Opel Adam Rocks: sognando i suv
Lo stilista è sempre lo stesso, sono gli accessori a cambiare. Più dinamica, più decisa, la Rocks mostra muscoli e carattere. Decorazioni e ornamenti tesi a certificare il passaggio da utilitaria da città, a vero e proprio crossover. Una sorta di Adam “palestrata”, con il vantaggio di essere pure alta rispetto alla sorella da cui deriva. Solo 15 mm, ma sufficienti per concedersi il lusso della definizione di cui sopra. Il passaggio a Rocks porta con se il tetto in tela rettrattile Swing Top (a richiesta su Adam). Funziona in maniera elettrica e impiega 5 secondi per passare ad una guida “coperta” ad una a cielo aperto. Un’operazione, quella di aprire e chiudere, che si può eseguire sino a 140 km/h. E poi ci sono le nuove variante di colori e altri mille modi e forme per personalizzare la vettura.
Gli interni: infotainment firmato IntelliLink
Nasce Adam, e rimane tale e quale pure nel formato Rocks. Al di là dei colori e degli accostamenti cromatici, tutto è rimasto come la compatta di casa Opel ci aveva mostrato nella sua prima versione. Rigore tedesco, che cede al fascino delle forme. E una grafica che riprende i diktat della produzione di serie. Ma a differenza degli altri modelli Opel, il numero di tasti e bottoni si riduce rispetto alla media. Merito della presenza del display touch screen centrale, che altro non è che l’interfaccia per accedere alle funzionalità del sistema IntelliLink. Compatibile sia con i dispositivi Android che iOS, “trasferisce” sullo schermo della vettura le applicazioni presenti sullo smartphone. E se l’aspetto multimediale non latita, di contro i passeggeri posteriori non hanno grandi possibilità di movimento. Sarà forse per questo che il bagagliaio abbia un volume di appena 170 litri (con i sedili in posizione). Nulla di nuovo, perché sono le stesse problematiche che riguardano Adam, comuni su questo segmento di mercato.
Opel Adam Rocks: tre cilindri e turbo
Il fascino del motore da un litro sovralimentato ha contagiato pure Opel. Che sulla nuova Adam Rocks porta al debutto il 1.0 ECOTEC Turbo. Un’unità nata dal proverbiale foglio bianco, che non ha “parenti” all’interno della gamma. Gamma che si completa con i consueti “milledue” e “millequattro”, quest’ultimo anche nella versione a doppia alimentazione benzina GPL. Il piccolo tre cilindri sviluppa, a seconda della versione, 90 o 115 CV di potenza massima. Mentre la coppia è la stessa per entrambi: 170 Nm. Il collettore di scarico è stato integrato nella testata e il contralbero è installato nel Carter dell’olio. A livello di prestazioni, il nuovo 1.0 ECOTEC Turbo permette alla Adam Rocks di spuntare lo 0-100 km/h in 11,9 secondi nell’edizione da 90 CV. Sono invece 9,9 per quella da 115. I consumi si attestano a 4,5 l/100 km nel ciclo combinato per la variante meno potente e 5,1 per la più performante. E la CO2? Sono 105 i g/km per la prima, 119 per la seconda.
Opel Adam Rocks: la prova su strada
Pochi millimetri di altezza in più, non sono sufficienti a modificare una dinamica di guida assodata. Che sulla Rocks si presenta praticamente tale e quale alla Adam di sempre. Ciò che “perde” in altezza, lo guadagna grazie alla presenza dei cerchi in lega da 18″. Offerti come optional, quando di serie sono invece da 17″. Bene lo sterzo. Il comando è leggero quanto basta per destreggiarsi tra traffico e parcheggi, ma non perde mai dai vista cosa stia facendo l’asse anteriore. L’assetto è altresì morbido, con risposte “secche” dell’asse posteriore, ma è privo di fenomeni di “galleggiamento”. Tutto il resto è nelle mani del piccolo 1.0 ECOTEC Turbo che, nella variante da 115 CV, stupisce per brio e progressione. Tanto che la cubatura di un solo litro sembrerebbe essere solo sulla carta. L’accoppiata con il nuovo cambio manuale a sei rapporti risulta azzeccata. La frizione però stacca fin troppo in alto.
Opel Adam Rocks: prezzi
Sino alla fine dell’anno l’offerta di lancio per accedere al mondo Adam Rocks è fissa a quota 14.750 euro. L’allestimento del mini crossover tedesco, corrisponde alla variante Glam della sorella Adam. Stiamo quindi parlando del top di gamma, che offre una dotazione di serie pressoché completa. A fare la differenza sono le numerose possibilità di personalizzazione del modello Opel. Di fatto la fascia di prezzi della nuova Rocks oscilla tra i 16.750 euro della 1.2 da 70 cavalli, sino ad arrivare ai 19.550 della 1.0 ECOTEC Turbo da 115 CV.