E’ la prima volta che si affaccia sul mercato, ma ha doti interessanti e un coraggio da vera Seat! Ecco a voi il primo Suv del Marchio spagnolo.
E’ la prima volta che si affaccia sul mercato, ma ha doti interessanti e un coraggio da vera Seat! Ecco a voi il primo Suv del Marchio spagnolo.
Quante volte ci siamo accostati a un nuovo modello con scetticismo, perché magari alla sua prima esperienza in troppi ambiti…eppure con l’Ateca non è stato così, sin da subito. L’abbiamo aspettata con pazienza, sapendo che la sua famiglia sa “come educare” al successo un’automobile. Il DNA Seat è oggi una garanzia, soprattutto perché ha nel sangue molto del famoso Gruppo Volkswagen, che di fatto di errori negli ultimi anni ne ha fatti veramente pochi.
Siamo andati a conoscere l’Ateca a Barcellona, la terra che le ha dato i natali e non ci è voluto molto per capire che, oltre ad essere un Suv ben fatto, nasconde delle potenzialità enormi per il suo futuro. Esternamente è fortemente Seat, anche se tanta della sua personalità arriva da una linea grintosa, dominata da linee rette e spigoli che a volte si interrompono di netto, impreziosendo uno stile che può inizialmente apparire comune agli altri modelli Seat, ma che in realtà è lo sviluppo di una ricerca nel design iniziata anni fa. Tutto ciò è racchiuso in una lunghezza di 436 cm e in una larghezza di 184 cm, dimensioni che non mettono in difficoltà l’agilità dell’Ateca neppure negli spazi urbani trafficati.
A proposito di spazi…internamente l’abitacolo e il bagagliaio stesso sono molto comodi e capienti. Certo, appena si entra in questo Suv si ha la sensazione che qualcosa di più internamente poteva essere fatto, poichè in linea generale tutto riprende quello che già la Leon ha fatto vedere. Di fatto però la scelta di Seat è stata giustificata dalla consapevolezza di non voler esagerare ma di partire col piede giusto facendo affidamento su qualcosa di già estremamente collaudato. Tra plancia e cruscotto si estendono linee squadrate che circondano aree sportive (come ad esempio il cruscotto), mentre la consolle centrale è stata rivolta verso il guidatore. Buono l’assemblaggio e le finiture, con materiali in alcune zone un po’ meno all’altezza delle aspettative, ma ad ogni modo tutto risulta bel composto e ordinato. Centralmente spicca il display di 8″ dell’impianto multimediale (di serie), che include il navigatore e che dispone di un sensore di prossimità (avvicinando appena la mano, si possono comandare tutte le opzioni contenute). Sotto ancora e vicino la base del cambio si trova uno scomparto con base per la ricarica a induzione (senza fili) degli smartphone predisposti.
Passiamo alla posizione di guida che anticipa la messa in moto e la prova dell’Ateca: inutile perdere tempo, si sta bene come in una vera Suv e questa considerazione vale anche per gli altri passeggeri, intrattenuti su sedili comodi. A tal proposito, lo spazio è abbondante anche dietro, dove il divano può ospitare anche tre passeggeri, poiché il tunnel centrale (che piccolo non è), non disturba eccessivamente la seduta. Il bagagliaio vanta una capacità di 510 litri (che diventano 1604 a divano abbattuto), inoltre con 490 Euro in più si può avere il portellone ad apertura e chiusura motorizzate, in grado di essere aperto anche con un semplice movimento del piede sotto il paraurti. Nel bagagliaio l’unica pecca è rappresentata da un “gradino” in entrata che pone la superfice di carico più in basso, ad ogni modo con 140 Euro si risolve il problema, ottenendo un pianale ad altezza variabile che crea facilmente una superfice piana.
Passiamo alla sicurezza! Come le auto del Gruppo tedesco dimostrano da anni, in questo settore non si scherza. Perciò l’Ateca porta in dote sette airbag, la frenata d’emergenza automatica, sensori di distanza posteriori e la telecamera di retromarcia. In questa ottica, con il pacchetto Driving Assistance (che ha un costo di 730 Euro) si possono aggiungere i sensori dell’angolo cieco dei retrovisori e il sistema di mantenimento automatico nella corsia di marcia, ma non è tutto, perché nella lista figurano anche il cruise control adattativo e la visualizzazione dei segnali stradali nel cruscotto. Ci avviciniamo alla prova, ecco le caratteristiche meccaniche principali del Suv di Seat. È costruita sulla piattaforma modulare MQB e i motori turbo a iniezione diretta (TDI a Gasolio e TSI a benzina) sono quelli già visti su altri modelli della Casa, per cui godono di un’affidabilità di livello. Per quanto riguarda i motori benzina si parte con il piccolo 1.0 tre cilindri TSI da 115 CV, per passare al 1.4 TSI da 150 CV. Sul fronte dei diesel invece troviamo il 1.6 TDI da 115 CV e il 2.0 TDI offerto nelle varianti da 150 o 190 CV. Oltre al classico cambio manuale a sei marce si può avere l’automatico a doppia frizione Cambio DSG (a sei o sette rapporti a seconda della motorizzazione). La trazione rimane anteriore, ma si può avere a richiesta anche l’integrale 4Drive.
La Seat Ateca ci ha trasmesso ottime sensazioni di guida; aspettando di riprovarla in un lasso di tempo maggiore, percorrendo più chilometri, possiamo comunque dire di aver guidato un Suv ricco di bontà. Si guida come una berlinona, non rolla nelle situazioni critiche e lo sterzo accompagna sempre la volontà del guidatore. Insieme alla stabilità e alla tenuta, anche la frenata si è dimostrata efficace e pronta in tutte le occasioni provate. Non tradisce il cambio (nella due giorni di test abbiamo guidato solo il manuale), così come non hanno deluso le due motorizzazioni che abbiamo “spremuto” per cercare di carpirne le possibilità. Sia il 1.4 TSI da 150 CV che il 2.0 TDI da 190 CV hanno soddisfatto le nostre aspettative, come fluidità di utilizzo, prestazioni, confort di guida e consumi (dei quali aspettiamo una prova più lunga per riportarvi i valori).
L’Ateca arriverà in Italia a metà luglio, ma gli ordini sono già aperti. I prezzi partono dai 20.850 Euro della 1.0 TSI (tre cilindri a benzina da 115 CV) Reference con cambio manuale e trazione anteriore; l’equivalente 1.6 TDI (sempre da 115 CV) a Gasolio costa invece 23.350 Euro. Il prezzo più elevato è quello della 2.0 TDI nella versione da 190 CV, con cambio robotizzato Cambio DSG e trazione integrale, che prevede un impegno economico di 35.500 Euro.