Estetica rivista e tante novità tecnologiche per l’ammiraglia del Tridente.
Estetica rivista e tante novità tecnologiche per l’ammiraglia del Tridente.
La Maserati Quattroporte si aggiorna, e lo fa con stile, guardando verso “Levante”, infatti, dal SUV presentato di recente attinge per alcune trovate aerodinamiche e per quanto riguarda alcune soluzioni tecniche per rendere la guida più sicura.
Ma non è tutto, con l’arrivo di due varianti definite – GranLusso e GranSport – rispetta le esigenze di una clientela che vuole un’auto più elegante e di una fascia di acquirenti che la predilige più sportiva. Infatti, la GranLusso, presenta un paraurti anteriore dove lo Spoiler è appena accennato, mentre i cerchi mostrano delle pinze eleganti color acciaio. All’interno spiccano i rivestimenti firmati Ermenegildo Zegna abbinati alla Radica che rendono l’ambiente estremamente raffinato. Il legno è presente anche nella parte centrale della corona del volante, un dettaglio che verrà apprezzato di sicuro da chi guarda con amore le Maserati del passato.
La GranSport invece, presenta uno Spoiler anteriore che, sempre in maniera discreta, fa bella mostra di sé, mentre al posteriore presenta l’immancabile estrattore. I cerchi da 21 pollici mettono in mostra le pinze dei freni rosse. Si tratta di dettagli, come quelli presenti nell’abitacolo, che la rendono più grintosa. Infatti, all’interno gli inserti neri si sposano perfettamente con rivestimenti di pelle di colore acceso, come quello rosso dell’esemplare testato sulle strade siciliane. Ovviamente, con i pacchetti specifici, si può attingere a piene mani alla fibra di Carbonio per quell’effetto racing tanto apprezzato dai clienti più sportivi.
A livello tecnologico troviamo la griglia anteriore attiva, per più tecnici, Air Shutter, che contribuisce, insieme al fondo piatto, a migliorare l’aerodinamica del 10%, per un Cx di 0,28. Elementi che si sposano alla perfezione con gli Ammortizzatori Skyhook, ovvero controllati tramite l’elettronica, e con motori accoppiati al cambio ZF ad 8 marce. Quest’ultimi vanno dal diesel, da 250 CV e 275 CV, fino ad arrivare al V8 3.8 biturbo da 530 CV della GTS, passando par il V6 3.0 biturbo da 410 CV. Con l’unità più potente si arriva fino a 310 km/h, mentre con il V6 benzina può essere abbinata anche la trazione integrale. Ottimi dati cronometrici anche per l’accelerazione, con la GTS che scatta da 0 a 100 km/h in soli 4,7 secondi e la SQ4 che la segue, poco distante a 4,9 secondi.
Curata l’assistenza alla guida, con una serie di dispositivi che rendono più facile la vita al guidatore, si va dal cruise control adattivo, al sistema che avvisa l’eventuale superamento involontario della carreggiata, fino Forward Collision Warning, passando per l‘Advanced Brake Assist ed Automated Emergency Braking. Ma non è tutto, c’è anche, volendo, la telecamera Surround View per tenere sotto controllo i contorni, preziosi, dell’auto.
Non potevano mancare aggiornamenti interni, come il nuovo sistema d’infotainment, che guadagna uno schermo da 8,4 pollici, più esteso, e che può essere controllato anche dalla manopola sul tunnel centrale. Inoltre, sul display c’è la possibilità di replicare le icone più importanti dei device con sistema operativo iOS o Android, grazie ad Apple CarPlay e ad Android Auto. Il prezzo parte dai 99.867 euro della Quattroporte diesel, e arriva ai 161.585 euro della Quattroporte GTS GranLusso o GranSport. I modelli con questi due allestimenti hanno lo stesso listino.
Detto questo, è il momento di provarla. Ebbene, senza indugi scelgo la GTS, con quella trazione posteriore e quel V8 biturbo realizzato a Maranello che la rende unica. Sulle strade che hanno caratterizzato la mitica Targa Florio, dove la Maserati ha vinto ininterrottamente dal 1937 al 1940, e dove colse la prima vittoria di classe nel 1926, l’auto appare agile nonostante le dimensioni, al punto che quasi ci si dimentica che ci sono dei posti comodi nella zona posteriore ed un grande bagagliaio, e non si percepisce nemmeno la sua lunghezza che supera i 5 metri. La spinta è sempre presente, vigorosa, e il retrotreno è vivo, ma ciò non pregiudica la stabilità che, specialmente sul veloce, conferisce una grande sensazione di sicurezza in chi è al volante. Il rombo profondo esalta l’esperienza, il sole della Sicilia e i suoi sfondi mozzafiato rendono giustizia al passaggio dell’ammiraglia italiana e, dopo pochi chilometri, si finisce per essere una cosa sola con lei, al punto che, avendo la disponibilità per acquistarla, difficilmente cederei il posto guida all’autista! Dunque, la Quattroporte è stata sottoposta ad una serie d’interventi che l’hanno resa più sicura, più hi-tech, e, in una parola sola, più moderna. Ma non ha perso le sue proverbiali caratteristiche che ne fanno un’auto dal fascino incredibile.