La famiglia della Optima spazia dalla versatile Sportwagon alla parsimoniosa ibrida plug-in, senza dimenticare la sportività della versione GT.
La famiglia della Optima spazia dalla versatile Sportwagon alla parsimoniosa ibrida plug-in, senza dimenticare la sportività della versione GT.
La Casa coreana ha presentato in Italia la “famiglia” della nuova Kia Optima, suddivisa nelle varianti GT, ibrida Plug-in e Sportswagon (familiare). Parliamo dell’offerta relativa alla nuova Optima partendo dalla versione GT – declinata sia nella variante berlina che Sportswagon – quest’ultima prende spunto direttamente dalla concept “SPORTSPACE”, unendo le forme classiche e raffinate della berlina con la versatilità di una station wagon.
Kia Optima GT e Sportswagon
Le varianti GT sfoggiano numerosi dettagli sportiveggianti, come ad esempio i paraurti specifici, gli aggressivi cerchi da 19 pollici e il doppio scarico sportivo incastonato al Diffusore d’aria posteriore. La Optima Sportwagon vanta la medesima lunghezza della berlina (4.855 metri), in altezza misura 5 centimetri, mentre il grande bagagliaio offre uno spazio che varia da 552 a 1.686 litri se si abbatte lo schienale frazionato. La versatilità del vano bagagli viene sottolineata dalla presenza del portellone elettrico e del piano di carico a filo con la soglia. Non manca inoltre un soffietto con rete, ben realizzato e un sistema di ripartizione del carico con ganci, paratie e cinghie che possono scorrere grazie alla presenza di rotaie.
La plancia, ben fatta e razionale, sfoggia la consolle centrale dotata di schermi “touch” da 7 o 8 pollici dedicati all’impianto di intotainment con cui è possibile accedere alle funzioni della navigazione satellitare, del dispositivo di visione periferico e dell’impianto audio ad alta fedeltà Harman Kardon, senza dimenticare i sistemi di connettività per smartphone e il dispositivo di ricarica wireless. I più incontentabili possono richiedere come optional il clima posteriore e i sedili riscaldabili e ventilati.
Passando alla meccanica, il motore più gettonato in Italia sarà probabilmente il diesel 1.7 litri da 141 CV, abbinato al cambio doppia frizione a 7 rapporti (di serie sulla wagon e optional sulla berlina). Questa unità consente un’accelerazione dichiarata da 0 a 100 km/h effettuata in 11 secondi e una velocità di punta di 200 km/h, mentre consumi ed emissioni inquinanti risultano rispettivamente pari a 4,4 litri/100 km e 116 g/km di CO2.
Come è facile immaginare dal nome, la variante GT offre tutto un altro spirito ed energia, grazie all’uso di un potentissimo quattro cilindri a benzina 2.0 litri Turbo da 245 CV gestiti da un manuale a sei rapporti. Le performance di questa versione si riassumono nella velocità di punta di 232 km/h e in un’accelerazione da 0 a 100 km/h in appena 7,6 secondi.
Kia Optima Eco plug-in
Un discorso a parte merita la versione ibrida Plug-in della Optima denominata Eco plug-in. Osservando la vettura dall’esterno è possibile apprezzare i numerosi accorgimenti utilizzati per ottimizzare consumi ed emissioni inquinanti, a partire dalla mascherina “a naso di tigre” con alette attive, i paraurti sagomati, i cerchi in lega da 17 pollici a bassa resistenza, il tutto per ottenere un Cx di appena 0,25. Il powertrain Motore ibrido: caratteristiche, pro e contro della vettura utilizza un motore a benzina 2.0 litri abbinato ad una unità elettrica, per una potenza totale di da 205 CV e 375 Nm. La batteria da 9,8 kWh può essere ricaricata in appena 5 ore, ma riduce la capienza del bagagliaio da 510 a 307 litri.
La Optima Sportwagon parte da 30.500 euro e raggiunge i 45.000 euro nella sportiva GT, mentre l’ibrida viene offerta da 44.000 euro.