Si allarga la famiglia delle motorizzazioni a gasolio a basso consumo: dopo C30, S40 e V50, il 1.6 da 4,5 litri per 100 km equipaggia V70 e S80
Si allarga la famiglia delle motorizzazioni a gasolio a basso consumo: dopo C30, S40 e V50, il 1.6 da 4,5 litri per 100 km equipaggia V70 e S80
Millesettecentocinquanta chilometri di autonomia. Si perdoni l’utilizzo della forma estesa per indicare l’autonomia di 1.750 km garantiti dal motore 1.6 turbodiesel che debutta nella famiglia Volvo per le “alto di gamma” V70 e S80.
La Casa svedese ha, infatti, comunicato l’allargamento della sua famiglia di motori a bassi consumi ed emissioni già montati sulla C30, S40 e V50, sulle due vetture che costituiscono l’offerta più elevata per il marchio: la V70 e la S80.
Nel dettaglio, il propulsore viene accreditato di un consumo medio di 4,5 litri per 100 km, e di emissioni di CO2 di 119 g/km, sulla scia dei motori la cui produzione è iniziata nell’autunno 2008 e che possono fregiarsi della dicitura DRIVe riservata alle motorizzazioni più parsimoniose: quelle, per intenderci, che già equipaggiano la C30 (99 g/km), la S40 (104 g/km) e la V50 (104 g/km).[!BANNER]
L’aggiornamento tecnico sviluppato dalla Volvo riguarda un sistema di ricarica della batteria “intelligente” e una riduzione degli attriti. Nel primo caso, l’accumulatore viene ricaricato dall’alternatore solo in particolari condizioni di basso carico del motore (ad esempio durante la marcia in discesa). Il “minore attrito” cui la Volvo fa riferimento, invece, è riferito a una riduzione di questo alla cinghia che aziona l’alternatore e il compressore del climatizzatore.
Il risultato, come indica la Volvo, è un abbassamento dei consumi fino a 4,5 litri di gasolio per 100 km, e la possibilità di percorrere fino a 1.750 km in autostrada con un “pieno” di carburante. Un risultato eccellente, sulla carta.