Il nuovo brand italiano rivisita il pick-up made in USA per donarle un fascino unico ed irresistibile grazie a finiture curate e a migliorie meccaniche.
I pick-up stanno imponendo la loro presenza anche sul mercato italiano, dove la richiesta di questo genere di veicoli è sempre maggiore per via della poliedricità d’utilizzo e del fascino americano che riescono ad emanare. Ma per chi vuole di più e desidera un vero prodotto USA dotato di un sapiente tocco italiano ecco che la risposta arriva da un nuovo marchio. Si tratta di Militem, che in latino rappresenta quel condottiero che si sente forte e a proprio agio in sella al suo cavallo. E chi non si sentirebbe forte a bordo di un Ram 1500 RX spinto da un V8 da 5,7 litri con 401 CV di potenza?
Ebbene, per provare le sensazioni che un mezzo del genere può regalare siamo andati in Brianza, dove ha sede la concessionaria Cavauto che da 30 anni si occupa di vetture made in USA e che adesso ha deciso di dar vita a questo brand unico nel suo genere con sede ad Erba (Co) e con cui propone delle varianti particolarmente curate del Dodge Ram e della Jeep Wrangler. Ma è allo studio anche una sportiva, per cui gli appassionati delle auto a stelle e strisce farebbero bene a tenerlo d’occhio.
Ma torniamo al Ram, nello specifico al modello provato, con una doppia colorazione bordeaux e nera, caratterizzato dalla griglia anteriore nera con finitura a nido d’ape, da aggressive prese d’aria sul cofano motore, da parafanghi maggiorati, pedane in nero opaco, scarico nero anodizzato e assetto rialzato di 4”. Ma non è tutto perché oltre alla livrea specifica che risponde al nome originario di Delmonico Red Pearl Coat, ci sono le sospensioni pneumatiche ad aria, e l’impianto GPL con serbatoio di 122 litri che assicura una percorrenza di circa 650 km.
Entriamo nell’abitacolo, anzi saliamo a bordo, perché bisogna appendersi all’apposita maniglia sul montante anteriore e utilizzare l’indispensabile pedana, ed ecco che ci troviamo in una ambiente unico. C’è la solidità di un pick-up americano unito alle finiture di stampo italiano. Il tunnel centrale è enorme, si domina tutto dall’alto, ma i sedili e gli inserti nelle portiere in Alcantara hanno un fascino particolare e si abbinano perfettamente alla colorazione esterna. Inoltre, il logo Militem è presente sia sui sedili che sul bracciolo ed anche sui tappeti. Completano il quadro le finiture carbon sulla consolle centrale e sui pannelli delle portiere.
D’accordo, il fascino è micidiale e la praticità è assicurata dalla copertura del cassone in alluminio e da una sorta di gabbia che consente di fissare il carico, ma è l’esperienza di guida che rende il Ram Militem irresistibile! Non capita tutti i giorni di salire su un gigante lungo 5,80 metri, alto come un cestista dell’NBA e forte come l’incredibile Hulk.
Per cui ripeto la procedura con estrema precisione, e con due pressioni sulla chiave lo accendo rimanendo fuori dall’auto: l’effetto wow è garantito ed i passanti rimangono increduli. Anche perché il V8 da 5,7 litri inizia a respirare con quel borbottio profondo che entra nelle orecchie e poi ti rapisce l’anima. Così, finalmente conquisto il posto di guida, ripeto l’accensione con il pulsante nell’abitacolo e con il piede sul freno e sono pronto a partire, sul serio.
Le ruote posteriori scalpitano perché una vagonata di coppia le smuove violentemente, 555 Nm che per il 60% agiscono sul retro della vettura non sono pochi neanche a fronte di una massa importante, ma il Ram non fa una piega e procede spedito verso la prima curva. L’accelerazione è rabbiosa, e il cambio ZF automatico ad 8 rapporti asseconda il V8 5.7 facendolo scattare da 0 a 100 km/h in 7,5 secondi, ma è l’insieme composto da sound, erogazione e dimensioni che rende l’esperienza unica nel suo genere.
Infatti, gestire un mezzo così grande su strade normali da una parte regala un senso di dominio mai provato, dall’altra impone una concentrazione massima per non invadere la corsia opposta. Dopo qualche chilometro però riesco a prendere le misure a questo gigante buono che perdona anche qualche azione irruenta e regala progressioni entusiasmanti condite da una colonna sonora che impone di spegnere la radio.
La trazione integrale è inseribile elettronicamente, e ci sono anche le ridotte, quindi con il Ram si va ovunque, e con la retrocamera si riesce a parcheggiare nonostante la taglia oversize. Ma anche muovendosi nel traffico con questo colosso a quattro ruote tutto acquista un’altra dimensione, e dal finestrino nonostante le code immagino deserto e cactus.
Nel caos del rientro, al termine di un viaggio breve ma intenso, nel Ram griffato Militem mi sento coccolato dalla selleria curata e dal quel made in Italy che si respira a bordo e inizio a fantasticare sull’assegno che dovrei staccare per portarmelo a casa suscitando l’invidia dei vicini. Così, scopro che per il genere di veicolo i costi sono tutt’altro che proibitivi: si parte dai 62.500 euro + Iva della versione a benzina e si arriva ai 65.500 euro + Iva di quella bifuel benzina/GPL. Chiaramente, non è necessario indossare gli stivali a punta ed il cappello da cowboy, perché dopo la cura Militem si può guidare il Ram anche in giacca e cravatta.