Disponibile a partire da 14.570, il piccolo turbobenzina garantisce ottime prestazioni non solo in città, ma anche per un viaggio più lungo.
Disponibile a partire da 14.570, il piccolo turbobenzina garantisce ottime prestazioni non solo in città, ma anche per un viaggio più lungo.
Presentata con lo slogan “Bentornata Classe A”, la nuova Smart Forfour ci lascia chiaramente intendere qual è l’auto la cui nicchia sta tornando a riempire: quella della prima generazione della Mercedes Classe A, nota agli esperti del marchio come serie W168. Presentata nel 1998 ha dimensioni esterne solo di poco diverse da quelle della nuova Forfour, che misura 3.49m di lunghezza, 1.66 di larghezza e 1.55 di altezza – e proprio come sulla sua erede spirituale, è passata alla storia come un’auto con uno spazio a bordo estremamente generoso rispetto alla sua compattezza.
Gli spazi suddivisi in modo così ottimale sono misurabili con il BSI, acronimo che sta per Body Space Index, che valuta il rapporto fra la lunghezza esterna e quella interna (misurata partendo dal pedale dell’acceleratore), ed in cui la forfour può vantare un valore record di 77%.
La novità della “grande” della casa delle piccole per antonomasia è il motore di punta; un 3 cilindri 898 cc da 90 CV a benzina, e 135 Nm di coppia già disponibili a 2500 giri/min grazie alla spinta del turbo e all’utilizzo di una wastegate controllata elettronicamente; questo sistema permette di mantenere bassi i consumi (dichiarati 4.2l/100 nel misto) ma di avere potenza e soprattutto coppia quando servono, ad esempio durante il classico sorpasso del camion da eseguire su una statale o partendo da un semaforo.
Oltre a un motore più prestante alla guida finalmente si può apprezzare la risoluzione del difetto principale delle Smart precedenti: il cambio sequenziale ruvido e con tempi di cambiata eterni è stato sostituito da un manuale dagli innesti corti e precisi, che soprattutto sulla Forfour sarà molto gradito e costerà 950 euro in meno rispetto all’automatico twinamic a doppia frizione, che sarà invece disponibile entro l’estate per coloro che al pedale della frizione continuano a voler rinunciare volentieri.
I contenuti da baby-Benz oltre che sotto al cofano si trovano anche nell’elenco di dotazioni. Iniziando da quelle di sicurezza, come l’assistente al vento laterale (di serie su tutte) o quelli che prevengono impatti: la funzione di avvertimento della distanza (di serie su Prime) ed il sistema antisbandamento (di serie su proxy e prime).
L’occupazione dei passeggeri è sempre una tematica molto discussa su auto dalle dimensioni e pesi così compatti come in un’utilitaria, ed è garantita dalla cellula di sicurezza tridion, che oltre a essere ormai un famoso elemento di design è capace di impedire deformazioni elevate. Per i sedili anteriori sono di serie Airbag lato guida e passeggero, kneebag lato guida e sidebag per testa e torace su entrambi i lati. Sono disponibili cinque allestimenti, con di serie per tutti accessori come radio Bluetooth, climatizzatore (automatico per le 90CV), servosterzo, , luci diurne a LED ed ESP.
Il modello entry-level, forfour 60CV youngster, parte da 12.640 euro, mentre per la versione da 70 ne occorrono 13.400. Di serie sulla youngster troviamo anche cerchi in lega e colori pensati per un pubblico più giovanile. Sulla sport edition #1 (15.780 euro) si aggiungono particolari come il tetto in cristallo, cerchi da 16″ Black, volante e leva del cambio in pelle. Il cuore della gamma è la passion (15.480 euro), particolarmente apprezzata dal pubblico femminile che costituisce la percentuale più ampia della clientela; oltre agli accessori della youngster troviamo sempre tetto in cristallo, il volante multifunzione in pelle con schermo multifunzione a colori, cerchi bicolore da 15″ e il tridion silver. La proxy (16.870 euro) invece prosegue con gli equipaggiamenti della sport edition #1 e li arricchisce con interni in pelle ec, tessuto bianco/blue marine e alla possibilità di integrare il proprio smartphone direttamente nella plancia. Il top di gamma invece è costituito dalla prime (16.870 euro), che partendo dalla prime aggiunge radar e telecamere per evitare collisioni, o aiutare in manovra coi sensori di parcheggio, migliorando anche il comfort con sedili in pelle riscaldabili elettricamente.
Rispetto alla più compatta Fortwo la Forfour ha ovviamente perso la possibilità di fare parcheggi impensabili per tutte le restanti auto, ma in compenso ha guadagnato la possibilità di trasportare oggetti ingombranti, qualche passeggero in più e di garantire sempre un’agilità strabiliante grazie al raggio di sterzata di soli 8.65 metri – e tutto ciò migliorando notevolmente come comfort e silenziosità di marcia.