Vacanze in auto: la dieta più corretta per viaggiare sicuri
Sovraccarichereste mai la vostra auto? È un’operazione sbagliata per l’equilibrio dinamico del veicolo, per le conseguenze sugli organi meccanici e sull’intera scocca; ed anche rischiosa per la propria – e soprattutto altrui – sicurezza. Per di più, è vietato dal Codice della Strada in quanto la massa complessiva a pieno carico di qualsiasi veicolo deve rispettare le indicazioni del Costruttore, riportate nella carta di circolazione. Analogamente: vi mettereste in viaggio “troppo” caricati di alimenti? Si tratta di due condizioni analoghe, e del resto intuibili da chiunque veda nel corpo umano una “macchina”, e come tale da conservare… in perfetto ordine di marcia. Proprio come un autoveicolo.
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Prima di tutto una considerazione sugli orari del viaggio
Nell’affrontare la questione legata ad una corretta alimentazione nel caso di un viaggio che presupponga un certo impegno al fisico di conducenti e passeggeri, è opportuno tenere conto preventivamente delle ore nelle quali ci si accinge al tragitto. È bene, in questo senso, privilegiare le ore più fresche (o, in senso assoluto, meno calde) della giornata; vale a dire, prima dell’alba o dopo il tramonto. Anche se la vettura disponga del climatizzatore (il quale va anzi utilizzato con attenzione, proprio per evitare sbalzi di temperatura conseguenti ad un repentino passaggio fra una “condizione di fresco controllato” dell’abitacolo ed un’eccessiva calura esterna). Si deve, quindi, cercare di evitare le ore più calde; e non dirigere il getto del climatizzatore sulle persone.
Viaggiare come in poltrona
Il viaggio deve essere un momento di distensione, di serenità: non va affrontato come una sfida con se stessi, e neanche sottovalutato dal punto di vista dell’impegno psicofisico. Chi abbia provato, almeno una volta nella vita, a percorrere un lungo tragitto in uno stato di affaticamento, sa bene che la fatica è ben superiore in relazione al dispendio di energia che presuppone, in condizioni normali, un viaggio di durata medio-lunga. E il discorso cui si faceva cenno riguardo al sovraccarico interessa proprio questo: è essenziale che l’organismo “lavori” nelle condizioni ottimali.
Chi si metta al volante dopo un pasto abbondante, o se non abbia riposato in maniera adeguata, può incorrere in situazioni di ulteriore stress, può provare ancora più fatica, nervosismo; e può anche essere soggetto a colpi di sonno.
Ne consegue che un’alimentazione equilibrata, nelle ore che precedono la partenza, costituisce un’ottima preparazione, e contribuisce direttamente alla sicurezza di marcia.
Quali cibi sono da preferire
Meglio evitare il “classico” pasto completo, tanto prima quanto durante il viaggio (sarebbe bene anche subito dopo, in modo da riabituare l’organismo a riprendersi una volta terminato il viaggio). È opportuno, in questo senso, affidarsi ad alimenti semplici e facilmente assimilabili, “naturalmente” da assumere in modiche quantità e ad intervalli regolari (qualsiasi cibo, anche quello più “leggero”, se assunto smodatamente può risultare deleterio per l’apparato digerente).
- Pasta: i classici spaghetti vanno bene, specialmente se conditi con un po’ di pomodoro o “in bianco” (poco formaggio – comunque da evitare, come tutti i latticini, se si soffre di mal d’auto – e un filo di olio)
- Riso: anche il cereale-simbolo dell’alimentazione di molti Paesi del mondo (Italia compresa) è adatto ai viaggi; sempre, beninteso, che non sia preparato in maniera troppo elaborata; un riso in bianco o un’insalata di riso sono, ad esempio, adatti
- Insalate: piatto leggero per eccellenza, è indicato qualora ci si prepari ad un viaggio, o durante il tragitto. Vale quanto detto sopra: evitare di appesantirla con abbondanza di ingredienti. La “tradizionale” insalata con le mozzarelline o con il pomodoro, o con mais, ad esempio; magari accompagnata con una fettina di bresaola, o una piccola fetta di carne arrosto
- Carni bianche: una fetta di petto di pollo o petto di tacchino (anche arrosto) è l’ideale: sono alimenti leggeri e contengono molto potassio, così come ad esempio la sogliola
- Salumi: oltre alla bresaola cui si accennava, è preferibile il prosciutto cotto.
Alimentarsi con moderazione ma spesso
È in ogni caso essenziale avere cura di assumere alimenti in maniera parca ma costante: meglio, cioè, “sbocconcellare” qualcosa di “leggero” ad intervalli regolari durante il viaggio (e questo favorisce per di più le soste). Lo stesso vale per i più piccoli: l’alimentazione dei bambini è della massima importanza. Per i “baby-passeggeri” si consiglia della frutta fresca, che non contenga troppi liquidi (mele, albicocche, banane), cioè delle medesime varietà indicate per gli adulti; viceversa, “no” a patatine, “snack” e fritti in generale.
Come e quanto bere
I liquidi sono importanti in quanto consentono di riequilibrare quanto viene perduto con la sudorazione. È chiaro che è bene (anzi, “obbligatorio”) tenersi alla larga dagli alcolici, e non soltanto perché vietato dal legislatore oltre 0,5 g/l; ma anche perché può alterare le facoltà psicofisiche della persona e favorisce il mal d’auto. È tuttavia da considerare che qualsiasi bevanda deve essere assunta con attenzione: è quindi bene idratarsi “poco e spesso”, e senza cedere alle lusinghe delle bibite gassate o troppo fredde che rallentano il processo della digestione. Le bevande di tipo sportivo, cioè quelle ricche di vitamine e di sali minerali, possono rivelarsi delle buone alleate per automobilisti e passeggeri durante un viaggio.
Meglio tuttavia evitare di bere troppo, proprio per aiutare la digestione. Per questo, la frutta fresca risulta particolarmente utile, in quanto contiene vitamine e Sali minerali, e dispone di una certa quantità di liquido che non richiede di dovere necessariamente bere.
Per evitare l’insorgere del mal d’auto, è consigliabile tenersi alla larga da latte e frullati. La “cinetosi”, che si allevia con farmaci appositi, i “braccialetti” od i chewing-gum creati specificamente, può essere tenuta sotto controllo anch’essa con una corretta alimentazione, magari con alimenti leggeri e asciutti (qualche grissino o cracker, o fette biscottate) da assumere prima di partire.
Il caffè è salutare?
Uno spuntino ideale può essere effettuato tenendo in considerazione grissini, cracker, fette biscottate, frutta fresca; o anche biscotti ai cereali o barrette di muesli (questi ultimi adatti per il recupero della glicemia nel caso di affaticamento o stanchezza mentale). Tè e caffè sono particolarmente adatti nella guida, in quanto aiutano a migliorare la concentrazione. Chiaramente stando attenti a quanto se ne prende, per non incorrere nel rischio di ritrovarsi eccessivamente nervosi.
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