Valentino Rossi stupisce ancora una volta
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Il trentuno agosto scorso Valentino Rossi si infortunava gravemente alla gamba destra con la frattura della tibia e del perone, mentre si stava allenando in sella ad una moto enduro. Sembrava la fine della stagione per il Dottore, un grave infortunio a 38 anni mentre era sempre in lotta per il campionato. Quindi l’operazione eseguita in tempi brevi dal Professor Pascarella e il conseguente riposo. Rossi salta l’appuntamento di Misano Adriatico, anche se si presenta in veste di tifoso. I bollettini dicono che il pilota di Tavullia dovrebbe saltare anche le gare di Aragon e Motegi, con conseguente convocazione da parte della Yamaha di Michael Van Der Mark, talentuoso pilota olandese che corre in Superbike, sempre con la Yamaha. A questo punto succede l’impensabile, Rossi comincia a girare con una Yamaha R1 a Misano Adriatico, dichiara di annoiarsi a casa e prova un recupero record per poter gareggiare ad Aragon. Missione compiuta, con buona pace per Van Der Mark.
Il miracolo qualifica
Valentino Rossi si presenta ad Aragon con una gamba evidentemente ancora infortunata. Il venerdì fa fatica con la pioggia, ma il sabato stupisce tutti quanti, conquistando la prima fila, grazie al terzo tempo. Rossi è felice e ammette che davvero questo è un risultato straordinario, ma che in vista della gara dell’indomani le cose sarebbero potute cambiare. La tenuta atletica è messa a dura prova durante la corsa, ben più che in una sessione di qualifiche, e la gamba fa male nei cambi di direzione e nelle curve a destra. Ma Rossi è un animale da gara e potrebbe sfoggiare il suo lato migliore.
Un quinto posto che profuma di vittoria
Valentino Rossi stupisce ancora una volta, facendo una buona partenza una volta spenti i semafori, e si piazza subito al secondo posto alle spalle di Jorge Lorenzo. Riesce a tenere un buon ritmo, non si distanzia troppo dal primo e ferma i tentativi di attacco di Andrea Dovizioso e Marc Marquez che continuano ad incalzarlo. Il Dottore non si risparmia, scende giù in carena, fa staccate da urlo e vende veramente cara la palle. Dopo quindici giri corsi come un leone, Rossi comincia ad avere un calo fisico. Prima Marquez, poi Pedrosa e Vinales riescono ad infilarlo, ma sotto alla bandiera a scacchi conquista un quinto posto che sa di vittoria.
E’ festa grande per un pilota che non si stanca mai di stupire, questa è stata un’altra splendida impresa, differente dalle solite. Come per sua stessa ammissione, negli ultimi giri era evidente il calo fisico, ma anche la Yamaha lo ha tradito, andando in crisi con la gomma posteriore. La voglia di Rossi di tornare in sella è stata più forte del dolore, la sua passione per questo sport è da ammirare. L’ultimo grande infortunio del 2010 lo aveva tenuto lontano dalla pista per ben quattro gare, il pilota di Tavullia stavolta non ha voluto perdere tempo e ritmo, perché il sogno del decimo titolo non può interrompersi per un incidente di percorso. Adesso appuntamento a Motegi per stupire ancora.
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