Vendite in Europa: il peggior febbraio dal 1991
Le immatricolazioni segnano un calo del 10,2% rispetto al 2012. Male la Fiat, la Gran Bretagna fa eccezione e guadagna un +7,9%.
L’andamento negativo che i mercati europei hanno registrato alla fine del 2012 (-8,2%) non risparmia le immatricolazioni dei primi mesi del 2013: lo scorso febbraio, nei 27 Paesi dell’Unione europea e nei quattro dell’Efta (Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Svizzera), le consegne avvenute sono state 829.359, -10,2% rispetto allo stesso mese del 2012, e nel bimestre gennaio-febbraio 1.748.071, il 9,3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2012.
L’Acea, l’Associazione dei costruttori europei di automobili, ha sottolineato come i dati attestino il peggior febbraio mai registrato dalla sua fondazione (1991) e, escludendo i mesi di agosto, il numero più basso di immatricolazioni dall’inizio dei rilevamenti dati nell’Unione europea dei 27, cioè dal 2003.
Le vendite Fiat a febbraio in Europa sono state poco meno di 56mila, con una flessione del 15,7% rispetto allo stesso mese del 2012. A pesare sulla media, ha fatto sapere con una nota il Lingotto, è stato soprattutto il risultato negativo del mercato italiano, che ha perso il 17,4% delle vendite in febbraio.
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Unica eccezione in un mercato in crisi la Gran Bretagna: le vendite, sostenute dalle offerte promozionali di case automobilistiche e concessionari, hanno registrato un nuovo aumento, il dodicesimo consecutivo, con +7,9% e 66.749 vetture immatricolate.
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