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Volkswagen Golf GTI TCR: pronta a scendere in pista

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 9 mar 2016
Volkswagen Golf GTI TCR: pronta a scendere in pista
Sviluppata per la Tcr Series, la nuova Golf GTI TCR prevede uno specifico bodykit e regolazioni di sicurezza FIA. Sotto il cofano scalpitano 330 CV.

Sviluppata per la Tcr Series, la nuova Golf GTI TCR prevede uno specifico bodykit e regolazioni di sicurezza FIA. Sotto il cofano scalpitano 330 CV.

Per i quarant’anni dal lancio della sportiva – simbolo di Wolfsburg, Volkswagen prepara l’ingresso di due versioni di Golf Gti con una massiccia dose “racing” nel proprio DNA. Si tratta di Volkswagen Golf Gti Tcr e Gti Clubsport, rispettivamente il modello chiamato a sfidarsi sui circuiti della Tcr International Series, campionato Turismo internazionale partito ufficialmente nel 2015, e la Gti “stradale” più potente di sempre in virtù dei 265 CV sviluppati dal 2.0 Tfsi.

La Volkswagen Golf Gti Tcr, presentata in anteprima a luglio 2015, ha immediatamente catalizzato l’attenzione delle squadre impegnate nella Tcr Series, tanto che già a metà gennaio tutti gli esemplari sviluppati per la partecipazione al campionato erano stati acquistati. Le unità realizzate da Volkswagen Motorsport sono state 20: la consegna alle scuderie è fissata a partire da venerdì 11 marzo, in previsione del debutto per i test preliminari in programma a Valencia lunedì 14.

La caratterizzazione estetica di Volkswagen Golf Gti Tcr non fa mistero delle finalità corsaiole per le quali l’edizione racing di Golf Gti è stata concepita. Il corpo vettura mette in evidenza un nuovo splitter anteriore e un vistoso alettone posteriore per offrire ottimali penetrazione [glossario slug=”aerodinamica”] e tenuta di strada, il telaio (“base” di partenza è la conosciuta piattaforma modulare Mqb – Modularer Querbaukasten – che ha debuttato nella seconda metà del 2012 proprio a bordo di Volkswagen Golf 7) allargato di 40 cm rispetto alla gamma VW Golf 7 in listino per la presenza di ampi codolini passaruota necessari al montaggio di un set di cerchi da 10×18 predisposti ad essere equipaggiati con pneumatici Michelin racing da 27/65×18. Per poter scendere in pista, la vettura ha ricevuto le dotazioni di sicurezza conformi alle normative FIA: dal sedile anatomico con protezioni laterali per la testa al rollbar integrale al serbatoio carburante di sicurezza.

Sotto al cofano, la Volkswagen Golf Gti Tcr viene equipaggiata con il consueto 2.0 Tfsi a quattro cilindri in linea che fa parte della lineup di unità Gti. Per la partecipazione alla Tcr Series, il 2.0 turbo a iniezione diretta – derivato da quello di Golf R – sviluppa ora una potenza di 330 CV a 6.200 giri/min e 410 Nm a 2.500 giri/min. Il cambio è un sequenziale a sei rapporti, programmato e modificato per gli impieghi agonistici, e dotato di levette al volante. La trasmissione (trazione anteriore) si avvale di un differenziale a dischi multipli; l’innesto dei rapporti avviene mediante una frizione multidisco sinterizzata, specifica per l’uso sportivo.

L’assetto della Golf Gti Tcr con telaio ad altezza, passo e inclinazione regolabili e [glossario slug=”barra-antirollio”] regolabile su tre livelli comprende, all’anteriore, il classico schema MacPherson; al retrotreno, il consueto assale Multilink. L’impianto frenante prevede freni a disco da 362 mm all’anteriore (con pinze freno a sei pistoncini) e da 310 mm al posteriore (pinze freno a due pistoncini).

La Golf Gti Tcr, che denuncia un peso minimo (compreso il conducente) di 1.280 kg, viene dichiarata per una velocità massima di 230 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in circa 5,2 secondi.

La Tcr international Series, campionato Turismo propedeutico al Wtcc, scatterà nel weekend del 3 aprile, in Bahrain, in concomitanza con il GP di F1. La serie si articolerà, successivamente, su nove gare: Estoril (22 – 24 aprile), Spa – Francorchamps (6 – 8 maggio), Monza (20 – 22 maggio), Salisburgo (3 – 5 giugno), Oschersleben (17 – 19 giugno), Sochi (1 – 3 luglio), Buriram (26 – 28 agosto), Singapore (16 – 18 settembre, insieme al GP di F1), Sepang (30 settembre – 2 ottobre, contestualmente al weekend di F1) e Macao (18 – 20 novembre).

La versione “stradale”, annunciata lo scorso novembre e che viene presentata in questi giorni al Salone di Ginevra, è la Volkswagen Golf Gti Clubsport, edizione celebrativa per i 40 anni di Golf Gti e chiamata a sostenere il ruolo di Gti più potente mai prodotta. Sotto un corpo vettura caratterizzato da un kit estetico-aerodinamico che prevede un nuovo splitter anteriore, “minigonne” sottoporta, un [glossario slug=”alettone”] di nuovo dispegno sul tetto e uno specifico [glossario slug=”diffusore”] posteriore, la Golf Gti Clubsport sviluppa una potenza di 265 CV (35 CV in più rispetto alla Gti Performance, versione “top” della attuale Gti) che possono salire a 290, per pochi secondi, grazie alla funzione “Boost”. La velocità massima, autolimitata, è di 250 km/h, e lo scatto da 0 a 100 km/h richiede 6,3 secondi.

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